Dall’invasione turca agli F-35, il Governo italiano complice di tutte le porcate NATO

di Giorgio Cremaschi
Trump ha appaltato ad Erdogan la guerra in Siria. Il presidente USA non si è ritirato da uno scenario di guerra promuovendo la pace. No Trump ha detto agli alleati NATO ed in particolare agli europei: fate la vostra parte nelle nostre guerre, noi spendiamo troppo per esse.
È in continuità con la richiesta di aumentare i contributi alla NATO fino al 2%, che per l’Italia vorrebbe dire 10 miliardi di spesa militare in più ogni anno. E Gentiloni a suo tempo disse sì a questa pretesa.
La delocalizzazione ed il subappalto delle guerre, è una componente fondamentale della strategia imperialista degli Stati Uniti, e a volte sostituisce l’intervento diretto, soprattutto quando, come in Afghanistan e in Medio Oriente, è già costato migliaia di vite umane e anche migliaia di miliardi di dollari.
Così Trump si è rivolto all’amico-nemico Erdogan e gli ha concesso di far fuori i curdi, che invece prima ha usato per combattere l’Isis. Naturalmente il capo turco ha colto al volo l’occasione, così invaderà il territorio siriano…

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Il silenzio del Papa sull’attacco di Erdogan ai curdi, all’Angelus nessuna parola di condanna

di Franca Giansoldati
Città del Vaticano: Papa Francesco davanti alla grave decisione del presidente turco Erdogan di invadere la Siria e attaccare i curdi, ha evitato di condannare apertamente la decisione della Turchia. Allo stesso modo non ha menzionato le vittime, i curdi, che da cinque giorni sono oggetto della pesante azione dei militari di Ankara.
Un atteggiamento di sostanziale ambiguità diplomatica quello del pontefice, che è stato manifestato all’Angelus in piazza San Pietro, dopo la canonizzazione dei nuovi santi e che non è sfuggito a tanti osservatori.
“Il mio pensiero va ancora una volta al Medio Oriente”, ha detto, “e all’amata e martoriata Siria da dove giungono nuovamente notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni del nord-est del Paese, costrette ad abbandonare le proprie case a causa delle azioni militari: tra queste popolazioni vi sono anche molte famiglie cristiane”.
Il Papa ha poi proseguito: “A tutti gli attori coinvolti e alla Comunità Internazionale, per favore, rinnovo l’appello ad impegnarsi con sincerità, con onestà e trasparenza, sulla strada del dialogo per cercare soluzioni efficaci”

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Sull’Europa potrebbe abbattersi una nuova e incontrollata Ondata di Migranti

di G. Didonna – R. Brunelli
Gli allarmi si moltiplicano: sull’Europa potrebbe abbattersi in tempi brevi una nuova, incontrollata, ondata di flussi migratori. Ma non dalla Libia: l’attenzione degli analisti è rivolto alla Turchia, al Mar Egeo, alla Siria.
Ad essere a rischio è infatti la tenuta dell’accordo tra Ankara e l’Unione europea del 2016, dopo che l’anno prima la Germania aveva accolto oltre un milione di profughi. La Turchia nei giorni scorsi ha ripetutamente minacciato di far saltare l’intesa riaprendo le frontiere ai profughi e ora si fa concreto il rischio che gli accordi naufraghino definitivamente. A creare preoccupazione è il combinato disposto tra la situazione esplosiva nei centri d’accoglienza sulle isole greche e la pressione dei profughi siriani sulla Turchia…

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Le Guerre contro l’Umanità degli Stati Uniti

di Sharif al-Qatib
Gli Stati Uniti hanno combattuto guerre contro nazioni e popoli con la scusa di diffondere “democrazia”, “combattere il terrorismo”, “difendere i diritti dei popoli” e per “ragioni umanitarie”, ma i fatti dimostrano esattamente il contrario.
La “democrazia” e la difesa del popolo e dell’umanità non sono affatto preoccupazioni degli Stati Uniti, sono piuttosto puri pretesti per portare avanti le loro sporche guerre, per imporre la propria egemonia, saccheggiare risorse e ricchezza altrui, versare sangue, distruggere completamente Stati ed infrastrutture.
Come può una persona sana di mente pensare che le guerre americane siano fatte per “democrazia, popoli e scopi umanitari?” Libri di storia e documenti sono pieni di prove che smentiscono le assurde pretese e bugie degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti, sin dalla loro fondazione, si basano sui cadaveri di centinaia di migliaia di indiani d’America. Gli Stati Uniti non solo uccisero persone ma sterminarono interi popoli, diffusero orrore, disordine e sofferenza ovunque…

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La Siria scopre missili anti-carro costruiti negli Stati Uniti nei covi terroristi

Le autorità siriane hanno trovato armi e munizioni, compresi i missili anti-carro di fabbricazione americana, mentre cercavano gli ex nascondigli terroristici nel sud del paese arabo.
L’agenzia di stampa siriana araba ufficiale (SANA) ha riferito che la scoperta è stata fatta giovedì 21 marzo e che le armi includevano missili TOW (Tube-launch, Optically-tracked, Wire-guidati), ma non ha fornito la posizione esatta in cui è stata fatta la scoperta. Non è la prima volta che il paese si impadronisce di armi fornite da paesi  stranieri, ritrovate nelle tane dei miliziani e terroristi.
All’inizio di gennaio, le forze governative hanno scoperto armi e munizioni israeliane e statunitensi dalle precedenti posizioni dei miliziani Takfiri, nella provincia sud-occidentale di Dara’a. SANA ha anche riferito di scoperte consecutive lo scorso dicembre, di armi americane e medicinali di fabbricazione israeliana a Dara’a e Quneitra, un’altra provincia meridionale…

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Raqqa (Siria): la lotta dei bambini per tornare a scuola

La lotta dei bambini per tornare a scuola nel mezzo della devastazione provocata dall’ISIS e dai bombardamenti USA
Poco più di un anno dopo l’espulsione dell’ISIS da Raqqa, questa città settentrionale della Siria conserva ancora l’aspetto di un campo di battaglia, pieno di macerie e resti di automobili carbonizzate. Tuttavia, gli studenti locali affrontano l’inverno e vestiti con cappelli, sciarpe e cappotti, frequentano scuole prive di porte e vetri alle finestre. Cercano di recuperare il tempo perso durante gli anni di conflitto che hanno devastato il paese.
Non interessa più ai media mainstream il destino di Raqqa, la città siriana devastata dal conflitto e nominata dall’ISIS, capitale del suo califfato. In questa città, sotto le macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti della coalizione guidata dagli USA per “liberarla”, sono sotterrati molti cadaveri…

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Nuovo sequestro dell’esercito siriano di armi israeliane e statunitensi nel sud della Siria

di Geraldina Colotti
L’esercito siriano ha confiscato armi, munizioni e missili americani e israeliani nel campagna di Daraa, che appartenevano ai terroristi.
Le autorità siriane affermano che tra le armi scoperte figuravano avanzati sistemi di missili anti-carro “TOW”, fabbricati negli Stati Uniti e missili “LAW” di fabbricazione israeliana. Ci sono anche mitragliatrici “PKC “per uso generico, un cannone “B-10,” una mitragliatrice pesante “Dushka”, proiettili “RPG”, un fucile da cecchino e telecamere. Il rapporto specifica inoltre che ci sono armi medie e leggere e diversi tipi di munizioni e mortai di 23 mm e 14,5 mm.
La scoperta è arrivata durante un’operazione di ricognizione nella città strategica di Al-Yadodeh e nei suoi dintorni nel campagna occidentale di Daraa, nel sud-ovest della Siria. Il funzionario dell’esercito siriano ha dichiarato all’agenzia SANA che “le operazioni di ricognizione continuano a liberare l’area da ordigni esplosivi improvvisati, proiettili e mine lasciate dai terroristi”

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Ecco come si viveva in Siria fino al 2010: adesso questo Paese è irriconoscibile

Ecco come si viveva in Siria dal 2000 al 2010. Bashal al-Assad è salito al potere nel luglio del 2000. Le prime fasulle “primavere arabe” sono iniziate nel febbraio 2011. Dunque, com’era la Siria in quegli 11 anni?
In primo luogo, durante quel periodo non ci furono grandi proteste, ribellioni, rivoluzioni o guerre civili in Siria. La Siria sotto di lui era pacifica, secolare e abbastanza prospera. Sunniti, sciiti, ebrei, cristiani e altre confessioni coesistevano armoniosamente. Il popolo aveva sanità e istruzione gratuita, inclusa l’università.
Sotto Assad, il PIL siriano dal 2000 al 2010 è triplicato; allo stesso tempo ha ridotto il rapporto debito-PIL dal 150% al 30%. Risultati incredibili.
Infatti, la Siria era così stabile che era diventata la prima destinazione dei rifugiati iracheni, fuggiti dopo l’invasione statunitense. Nel 2010, in Siria vivevano oltre un milione di rifugiati iracheni…

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Le guerre della NATO vanno ripudiate come il terrorismo

di Giorgio Cremaschi
L’orrore e l’angoscia che suscitano i missili e le bombe, il ribrezzo che sale quando quegli strumenti di morte vengono definiti “intelligenti”, non deve far passare in secondo piano l’aspetto più grave dei bombardamenti in Siria di Trump, May e Macron. Essi sono una sfacciata, totale e violenta rottura della legalità internazionale.
Naturalmente sono solo l’ultimo atto di una storia iniziata 26 anni fa, con la prima guerra contro l’Iraq. Da allora, un gruppo di paesi guidati dagli Stati Uniti e impegnati reciprocamente dai vincoli della NATO, si sono autonominati “polizia militare mondiale”. Con lo spirito dei giustizieri e dei linciaggi del Far West, hanno deciso di ignorare il principio guida della legalità internazionale: uno stato non può fare guerra ad un altro stato sovrano, se non per difendersi da esso…

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Armi chimiche “ad orologeria”

di Sebastiano Caputo
Presunte armi chimiche, ancora.
Il governo siriano è di nuovo sotto inchiesta da parte del potere mediatico internazionale per aver colpito la città di Duma, dove è in corso una battaglia contro Jaish al Islam, con gas tossici.

In poche ore, i video dal campo diffusi sono diventati virali e senza alcuna verifica, tutti i mezzi d’informazione occidentale lihanno rilanciati sui loro siti web e ritrattati in forma cartacea sulle prime pagine.

È evidente però che siamo di fronte ad un’evidente operazione di “spin” giornalistico, vale a dire di una notizia che è stata fabbricata, confezionata o per lo meno riadattata, per poi essere gettata in mondovisione in un contesto geopolitico, militare e diplomatico molto preciso.

In Siria c’è la…

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