Con la Riforma degli art. 9 e 41 l’ “Ecologicamente corretto” entra in Costituzione

di Maurizio Milano
L’ideologia verde, che nulla ha a che spartire con la sana ‘ecologia umana’, entra al livello più alto della legislazione italiana, iscrivendo un’ipoteca pericolosa per il nostro futuro.
L’8 febbraio 2022, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva – praticamente all’unanimità, nell’indifferenza generale – il disegno di legge di riforma costituzionale che introduce importanti modifiche agli art. 9 e 41 Cost. L’ideologia verde, che nulla ha a che spartire con la sana ‘ecologia umana’, entra così al livello più alto della legislazione italiana, iscrivendo un’ipoteca pericolosa per il nostro futuro.
Il legislatore ordinario e qualche corrente giurisprudenziale se ne potrebbero servire per imporre limitazioni indebite della proprietà privata e restrizioni discrezionali alla libertà di persone e imprese, alterando la concorrenza e piegandola a interessi di parte o a visioni utopistiche…

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Dalla Pandemia al Clima… fine Emergenza mai!

di Riccardo Cascioli
Da Draghi al Vaticano la nuova parola d’ordine è “l’emergenza climatica è come la pandemia”. In realtà le due cose sono strettamente legate, perché una dopo l’altra, servono a mantenere uno stato d’emergenza che porta alla fine della democrazia e dei diritti personali.
“È vero che stiamo ancora lottando contro la pandemia, ma questa è un’emergenza di uguale entità e non dobbiamo assolutamente ridurre la nostra determinazione ad affrontare i cambiamenti climatici”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto l’altro giorno al vertice sul Clima che ha inaugurato l’Assemblea generale dell’ONU. E, non sorprendentemente, l’Osservatore Romano, nell’edizione del 21 settembre, si è fatto megafono dell’allarmismo, facendo proprio il messaggio con un titolo a caratteri cubitali in prima pagina: L’emergenza climatica è come la pandemia

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Il Salto Tecnologico e il Neo-Feudalesimo…

di Sergio Giraldo
Dal punto di vista economico, oggi sono in atto due tendenze principali: il Salto tecnologico e il Neo-feudalesimo.
La prima e più notevole tendenza è quella del salto tecnologico indotto dalle politiche “Green”, che nasce storicamente dal fatto che il modello di sviluppo della seconda metà del novecento è giunto al termine. Esso era basato su sviluppo edilizio, infrastrutture (in gran parte finanziate dagli Stati) e automobile a combustibile fossile. Dunque, acciaio, cemento, mattoni, motori, petrolio. Un intero sistema complesso e intrecciato che si è sviluppato per sessant’anni e più.
Nei paesi avanzati tutto ciò, però, non regge più: le infrastrutture grosso modo ormai ci sono, più di tanto non si possono costruire nuove case e ormai abbiamo due automobili per famiglia. Il mercato è più che saturo e la crescita asfittica. Dunque, è necessario un salto tecnologico per creare mercati nuovi…

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