Occhi sul Niger…

Occhio al medio oriente e all’Africa, soprattutto al Colpo di Stato nel Niger.
La Giunta Militare che ha preso il comando ha vietato l’esportazione di Oro e di Uranio in Europa, di fatto è una chiarissima presa di posizione contro la Francia, e una chiara messa al bando della moneta nazista Franco CFA.
È una notizia di dimensioni colossali. Significa un colpo mortale alla Francia, che non potrà più alimentare le sue Centrali Nucleari.
In Francia la produzione nazionale di energie elettrica è garantita soprattutto da 18 centrali nucleari, molte delle quali dislocate sul confine Italiano per un totale di circa 58 reattori di vecchia generazione, che forniscono ben il 76% dell’energia elettrica nazionale (dati del 2016).
Ora, la mancanza del combustibile nucleare a basso costo dal Niger, significa per la Francia un colpo pressoché mortale. E Macron ha un solo modo per risolvere la questione: riprendere il controllo del Niger militarmente. È possibile che Macron cerchi in tutti i modi di coinvolgere ONU e NATO, ma sarà difficile vedere un loro diretto coinvolgimento militare in una impresa del genere…

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Vescovi africani: “Fermare l’emigrazione, aiutare gli africani a restare”

di Federico Cenci
La voce dei vescovi africani riecheggia ormai di frequente. L’appello dei presuli ai propri giovani è fin troppo chiaro: basta emigrazione, basta diventare carne da macello per trafficanti d’esseri umani e imprenditori senza scrupoli, che in Europa sfruttano la mano d’opera straniera per abbassare il costo del lavoro.
Al contrario, bisogna che le forze giovani restino in Africa, è l’unica opportunità per quelle terre di riscattarsi. Non basta, però, la buona volontà dei giovani. Serve l’impegno politico, dei Paesi africani certo, ma anche e soprattutto della comunità internazionale. In tal senso si colloca il Programma “Hungary Helps”, iniziativa del governo magiaro che prevede aiuti concreti in Africa e che finora ha dato sostegno a migliaia di persone…

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Ecco come sarà il mondo nel 2035, secondo l’intelligence americana

di Michele Crudelini
L’intelligence USA ha delineato come potrebbe essere il mondo nel 2035. Diciotto anni possono sembrare un lasso di tempo molto breve per poter osservare dei cambiamenti radicali. Eppure molti osservatori sono concordi nel ritenere i prossimi venti/trent’anni come i più rivoluzionari di tutta la storia del genere umano.

Inoltre basta guardarsi alle spalle e osservare i cambiamenti avvenuti nei vent’anni precedenti, per verificare come tale lasso di tempo sia più che sufficiente per dei mutamenti radicali. Diciotto anni fa il mondo doveva ancora assistere al crollo delle Torri Gemelle, alla conseguente guerra al Terrore, agli interventi militari in Afghanistan, Iraq e Libia, nonché alla crisi finanziaria del 2008. Insomma cambiamenti sconvolgenti.
Il

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