Sardegna “Ciabatta” Energetica

di Maria Antonietta Pirrigheddu (attivista del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica)
Stavolta il solito ritornello “ce lo chiede l’Europa” può andare a farsi benedire. L’Europa, infatti, ci chiede l’esatto contrario. Ma noi siamo italiani, facciamo a modo nostro e i ritornelli li usiamo quando ci conviene. Soprattutto se si tratta della Sardegna.
Già, la Sardegna, questa terra un tempo meravigliosa che nel giro di un paio d’anni probabilmente non esisterà più: l’intento è di trasformarla in un polo industriale, destinato a produrre energia elettrica da trasportare chissà dove.
Questi sono i programmi per noi, per il nostro sviluppo. E per salvare la terra dal cambiamento climatico. Eh sì, perché a quanto pare per salvare la terra è necessario smettere di coltivarla, togliercela e consegnarla alle multinazionali. Così il pianeta sarà salvo.
Per capire cosa sta accadendo dobbiamo partire dall’inizio, dalla cosiddetta Transizione Energetica

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Ministro della Difesa Austriaco: ”Blackout totale imminente in Europa, rischio reale!”

di Chris Barlati
Il governo austriaco ha previsto la possibilità di un grande blackout elettrico che colpirà l’intera Europa e si sta già attivando con una campagna nazionale per avvertire la sua popolazione di prepararsi all’imminente evento.
Ad annunciare il generale blackout europeo è stato il ministro della Difesa austriaco, Klaudia Tanner, che ha parlato esplicitamente di un “rischio reale” riguardo la possibilità di un grave blackout che lascerebbe per settimane gran parte del continente europeo senza elettricità. Il Ministro specifica che non sarà questione di ”se avverrà”, ma di “quando” avverrà l’interruzione elettrica.
Le campagne di sensibilizzazione, per scongiurare l’imminente pericolo, si sono già avviate a suon di annunci giornalistici e manifesti pubblicitari distribuiti nelle principali città. Lo stesso ministro della Difesa ha annunciato sui propri social network l’organizzazione di un evento atto a sensibilizzare la popolazione sulla necessità di prepararsi a blackout di due settimane:…

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La Nuova Zelanda proclama lo Stato di Emergenza Climatica

Il Parlamento della Nuova Zelanda ha proclamato lo stato di emergenza climatica, pur con i voti contrari dell’opposizione conservatrice.
La Nuova Zelanda ha proclamato lo stato di emergenza climatica. L’annuncio è arrivato direttamente dal primo ministro Jacinda Ardern, che ha preso la parola di fronte al Parlamento della propria nazione, sottolineando la necessità di agire in modo rapido ed efficace, nell’interesse nelle future generazioni.
“Dobbiamo stare dalla parte giusta della Storia”
“Siamo di fronte ad una minaccia per la vita”, ha affermato la dirigente. Aggiungendo che “se non reagiremo ai cambiamenti climatici, continueremo a dover fronteggiare situazioni di emergenza sulle nostre coste”. Per questo, prima del voto, Jacinda Ardern ha esortato i deputati a “stare dalla parte giusta della storia. Per far parte della soluzione che occorre trovare collettivamente”

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In Italia l’inquinamento atmosferico causa 84.300 morti l’anno, nessuno fa peggio in Europa

di Luca Aterini
Circa il 95% degli europei sottoposti a sforamenti contemporanei nelle emissioni di PM10, NO2 e O3, vive nel nord del nostro Paese.
Un terzo dei decessi che ogni anno avvengono nel mondo per ictus, cancro ai polmoni e malattie cardiache è dovuto all’inquinamento atmosferico. In altre parole, è come se fossimo costantemente intrappolati in una sala fumatori: questi impatti sulla salute sono infatti pressoché equivalenti a quelli causati dal fumo di sigaretta, e molto più alti – ad esempio – di quelli legati a un’alimentazione troppo ricca di sale.
Eppure, nonostante le conseguenze catastrofiche, siamo ancora molto lontani da lottare adeguatamente conto l’inquinamento atmosferico:…

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Così la batteria domestica di Tesla Energy potrebbe cambiarci la vita

Tesla powerwall

Appesa al muro di casa, Powerwall raccoglie energia solare e la conserva per erogarla quando ne abbiamo bisogno. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione energetica.
Una batteria da tenere in casa che accumula energia solare convertendola in elettricità, per alimentare tutti i nostri gadget, auto elettrica compresa. Si chiama Powerwall e la produce Tesla Energy che afferma che “renderà inutili le reti elettriche tradizionali”.
Sarà vero? Forse sì, se pensiamo ai luoghi remoti della Terra non ancora raggiunti dall’elettricità. Per le nostre case il discorso è diverso, ma di sicuro Powerwall potrebbe cambiare un po’ le cose. L’ambizione più alta di Tesla Energy e del suo leader è di…

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