Benvenuti su “Mamazon”, dove i figli si comprano (e non si fanno)

di Marcello Veneziani
Nel cuore dell’Europa, a due passi dall’Europarlamento, a Bruxelles, si svolge la fiera più bestiale e assurda che io conosca. Si vendono bambini…
Si vendono bambini per coppie omosessuali. La fiera si chiama inequivocabilmente “Men having baby”, è alla quarta edizione e si svolge in un hotel Hilton. I pupi virtuali sono in mostra, li puoi scegliere sul catalogo, li puoi ordinare tramite una specie di “Mamazon”.
Un tempo per indicare un cinico disposto a tutto, si diceva che si venderebbe la madre pur di conseguire il suo vantaggio. Quel cinico virtuale è stato superato da centinaia di cinici reali, che si venderebbero i figli insieme alla loro madre: c’è un’industria per il peggioramento della specie, che prostituisce uteri e vende i figli a coppie dello stesso sesso.
E questa sarebbe civiltà, e questa sarebbe l’unione europea, e questa sarebbe modernità?…

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Problemi emotivi più che doppi per i bambini cresciuti con “genitori” dello stesso sesso

Famiglia gay

UCCR, portale di accurata informazione in campo bioetico, oltre che scientifico e filosofico-religioso, ci ricorda i dati di una interessante ricerca pubblicata sul “British Journal of Education, Società & Behavioral Science”, e oggetto di discussione da parte dell’opinione pubblica americana. Si intitola “Emotional Problems among Children with Same-Sex Parents: Difference by Definition”(ovvero “Problemi emotivi tra i bambini cresciuti con genitori dello stesso sesso: differenze per definizione”).
Si tratta di uno studio peer-review (che ha dunque soddisfatto il livello di attendibilità e scientificità, così come attestato da revisori esterni e specialisti nel settore in seguito a controlli incrociati e senza conoscere l’autore), realizzato dal sociologo americano Paul Sullins…

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