Lockdown a Shanghai: l’Incubo Distopico della Città Cinese

di Miriam Gualandi
Le poche e frammentarie notizie che arrivano da Shanghai, in Cina, sembrano tratte direttamente dalle pagine di un libro futuristico e distopico.
Milioni di persone chiuse in casa, droni che sorvolano le città intimando alle persone di “contenere il proprio desiderio di libertà”. Animali domestici positivi al Covid destinati all’abbattimento, pazienti “infetti” prelevati e condotti in ospedali da campo in zone limitrofe, a volte anche a centinaia di chilometri di distanza dalle proprie abitazioni.
Siamo di fronte, a quanto sembra, al totale fallimento dell’approccio “zero covid”, politica che avrebbe dovuto portare la Cina fuori dall’emergenza coronavirus grazie ad un dispiegamento di test di massa e rigidi lockdown a cadenza regolare. La propaganda cinese ne aveva fatto una strategia vincente, che garantiva meno morti e una crescita economica migliore rispetto ad altri paesi. Controllo sociale e crescita economica al massimo non sono novità per il Paese, che ad oggi però tiene in ostaggio milioni e milioni di cittadini con le stesse fallimentari misure…

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