di Claudio Martinotti Doria
Prima di addentrarmi in quello che voglio comunicare, devo fare alcune premesse. Quanto ho scritto nei miei pochi articoli precedenti, si è rivelato preciso e centrato come previsioni almeno al 90%, il 10% di margine di errore è attribuibile a una mia ancora latente vena di ottimismo, che mi fa deviare dall’analisi necessariamente critica e cinica della realtà.
Non avevo alcuna intenzione di scrivere altri articoli, ma la gravità della situazione mi ha indotto a rompere gli indugi e la proverbiale pigrizia. Non fosse altro che per contrastare le menzogne mediatiche di regime che continuano a descrivere una realtà che esiste solo nella narrativa propagandistica, che ha raggiunto livelli parossistici e ridicoli che solo gli imbecilli possono ancora ritenere attendibili.
Dovrò necessariamente essere telegrafico e riduttivo, perché gli argomenti sono moltissimi e potrò solo sfiorarli. Mi limiterò soltanto a fornire un quadro a grandi linee della situazione e della sua pericolosità. Fatte queste premesse, esaminiamo subito dati importanti che non sono certo stati forniti nei media mainstream.
Le Forze Armate ucraine finora hanno avuto oltre 380 mila perdite, e intendo proprio morti, poi aggiungeteci i feriti, che di solito sono più dei morti. Le perdite ucraine sono all’incirca 15 volte superiori alle perdite subite dai russi. Ma la sorpresa che mi ha spiazzato è stata rilevare l’aggiornamento sulle perdite tra i soldati della NATO, perché si tratta di una guerra tra la NATO e la Russia, l’Ucraina è solo il campo di battaglia e gli ucraini sono solo gli utili idioti sacrificabili, sfruttati a questo scopo, così come avverrà per tutti gli altri popoli che si presteranno…
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