Covid-19: Pubblicate le Indicazioni Operative per le Scuole

di WI
Le avete lette le indicazioni dell’iss per settembre? Tutto si basa sull’andamento della “curva epidemiologica”. Come abbiamo sempre detto, hanno normalizzato l’ “emergenza”.
La rieducazione delle nuove generazioni a suon di distanziamenti e nascondimenti dei volti prosegue. Ma voi ve le ricordate le assurdità inferte ai vostri figli nelle scuole?
Il metro di distanza tra le “rime buccali” (!), la quarantena dei fogli protocollo, i plexiglass e la segnaletica per circolare nei corridoi, il divieto assoluto di scambiarsi una gomma o una matita, la pezza fetente da togliersi al banco e poi da tenersi sempre, le misurazioni ossessive della temperatura, il gel idroalcolico obbligatorio, l’ “addetto Covid”, la camera sterile, gli ingressi scaglionati, le quarantene per tutta la classe in presenza di uno starnuto, le insegnanti psicolabili e schizopatiche assurte al ruolo di secondini, le bidelle sadiche, i dirigenti inzuppati di ossequienza burocratica, l’incubo della didattica a distanza, e così via?…

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Istruzione Parentale, fuori dalla “Guantanamo” scolastica. C’è tempo fino al 28 gennaio

di Debora Billi
Le scuole italiane sono ormai diventate campi di battaglia ideologici. Oltre a DAD a singhiozzo, quarantene, chiusure, supplenze a rotazione che impediscono la normale didattica, si verificano continue vessazioni e soprusi ai danni dei ragazzi.
Qualcuno è più fortunato, ma in gran parte i bambini subiscono continue costrizioni e rimproveri relativi a mascherina, gel lavamani, distanziamento, da parte di insegnanti ormai completamente terrorizzate dal martellamento televisivo. Lezioni a gennaio con le finestre aperte (e poi ci si meraviglia che abbiano la febbre), continui predicozzi ed intimidazioni sul “rispettare le regole” stanno trasformando i nostri figli in spaventati robottini che vivono nella paura di sgarrare.
La “caccia alle streghe”, ormai sdoganata, contro i novax, ha dato poi il colpo di grazia alla situazione nelle scuole. I bambini divergenti vengono additati, inseriti in “liste”, messi pubblicamente tra i “cattivi”, discriminati e umiliati da insegnanti e compagni in una sorta di Guantanamo per disobbedienti…

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10 motivi per non andare a scuola

Fare scuola a casa ha infiniti vantaggi e aiuta a crescere figli più autonomi, creativi e consapevoli.
Si chiama “educazione parentale” ovvero un metodo di apprendimento naturale che aiuta i figli a crescere in libertà, dando loro la possibilità di imparare in maniera gioiosa, esplorativa e appassionata, nel rispetto dei propri ritmi.
A portare avanti questa rivoluzione in Italia è Erika Di Martino, mamma di 5 figli, nessuno dei quali è mai andato a scuola. Fondatrice del network “Educazione Parentale”, Erika si dedica alla diffusione dello stile di genitorialità ad alto contatto, tramite il suo lavoro di consulente personale, organizzatrice di convegni e attraverso il sito controscuola.it.
Dalla sua parte ha oltre dieci anni di esperienza nell’ambiente scolastico e la convinzione che la società possa cambiare in meglio solo attraverso il rafforzamento dei legami umani. Vediamo quali sono i vantaggi di non andare a scuola, secondo la sua esperienza di mamma ed educatrice…

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Homeschooling: istruire i figli a casa senza mandarli a scuola

Homeschooling

L’educazione parentale è l’istruzione dei genitori o di altre persone scelte dalla famiglia per i propri figli. Si può coinvolgere nell’educazione chiunque abbia il desiderio e la capacità di trasmettere conoscenza e abilità, andando a sfruttare tutte le fonti di conoscenza e competenza rese disponibili nell’ambiente intorno alla famiglia.
Alcune famiglie preferiscono seguire degli orari giornalieri, utilizzando i testi e i classici programmi scolastici, altre invece desiderano affidarsi ad un apprendimento più naturale e spontaneo dove si assecondano i bisogni, gli interessi e le capacità dei figli, e dove l’istruttore o i genitori restano in veste di semplici aiutanti e guide. Chi sceglie di istruire i propri figli a casa, è sottoposto solo alla Legislazione Statale: non è quindi soggetto a norme regionali e provinciali; uno studente può perciò seguire tutto il proprio percorso di studi (fino all’università) senza mai entrare in un’aula…

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