Fesso Chi Legge
di Bruno Marro
Capisco che molti di voi si sentiranno insultati. Ma vi comunico che non ho intenzione di ritrattare. Se mi lasciate il tempo per spiegare, vi accorgerete che nessuno di voi si deve sentire offeso, ma anzi scoprirà che di tale “epiteto”, deve rallegrarsi.
Come diceva sempre la mia mamma: “La vita da sé, fa sempre qualche cos, che tu lo voglia o no”. Insomma era per dire che la vita scorre comunque, in ogni caso. Che il tempo (purtroppo) vola, e gli anni che tu lo voglia o no passano. Così siamo tutti quanti o quasi, ancora qui a raccontarci le stesse cose. A farci notare le stesse distonie di un mondo che si sgretola, a ricordare come nel passato le cose fossero diverse, a sentenziare che “avevamo meno cose, ma ci divertivamo con poco”. Intanto la vita va avanti.
Oggi tutto si è complicato, tutto si è avvolto di una nebbia difficilmente penetrabile, tutto è diventato ordinario, superato nel momento della nascita, dozzinale, senza emozioni. Lo sappiamo, lo constatiamo ogni giorno, ma la cosa secondo me sulla quale dovremmo soffermarci, è che ci raccontiamo da qualche anno le stesse cose, lo stesso degrado, la stessa follia, sempre e solo tra di noi. Cioè ci raccontiamo cose che sappiamo, che abbiamo capito a discapito di una massa che invece non ha percepito niente…