Gravi Nubi si addensano sul Tempo Presente

di Giovanni Ranella
Presto saranno considerati come malati psichici quanti dimostreranno di non accondiscendere al Pensiero Unico dominante.
Passibili di una disumana rieducazione quanti sconfesseranno la verità ufficiale di ogni futura emergenza sanitaria. La repressione, nell’immediato futuro, sarà adottata come una sorta di necessario “vaccino psichico” preventivo. Si comprende perché le giovani generazioni, fin dalla primissima età, dovranno essere educate nell’ottica della repressione cautelativa e assimilarne le obbligazioni impietose.
La dimensione economicista e industriale ha completamente sovvertito la percezione dell’esistenza. A livello cosiddetto accademico, già da oltre cinquant’anni, hanno distrutto un certo modo d’intendere la vita e la poesia. Ciò è stato necessario per frollare le coscienze, a tal punto da renderle quasi completamente insensibili alla nuova aberrazione emergenziale…

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Censure folli sui Social Network: quando l’incitamento all’odio è l’arma segreta del Pensiero Unico

di Nello Simonelli
Abbiamo ormai la sensazione di vivere in una distopia: urlatori di piazza, vandalismo diffuso, decapitazione di statue, negozi svaligiati, esponenti della sinistra genuflessi alla logica globalista che vuole l’uomo bianco colpevole perché bianco, film ritirati dal commercio perché ritenuti razzisti (vedi “Via col vento”).
Manca solo il rogo dei libri, per essere catapultati in pieno nelle atmosfere cupe di Bradbury, Huxley e Orwell. Nel bel mezzo di questa follia collettiva, il “pensiero unico” può contare anche sui social network, i quali – sulla base di algoritmi incomprensibili – provvedono a silenziare chiunque sia portatore di un messaggio differente da quello che BISOGNA raccontare: non parliamo di pericolosi sovversivi, ma anche e soprattutto di innocui e doverosi ricordi.
Ed è così che anche il nostro giornale, nel giorno dell’anniversario della morte del mai abbastanza compianto Giorgio Almirante, ha subito la censura arbitraria su Facebook a causa di un video postato. Motivazione: incitamento all’odio. E’ ironico che non vi sia alcuna traccia di incitamento nella registrazione in questione…

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