Da Draghi a Soros, perché l’Italia premia sempre i propri carnefici?

di Ludovico Polastri
A Bologna laurea “honoris causa” a Mario Draghi, prossimo alla sua scadenza di mandato alla BCE.
Qualche giorno fa a Bologna è stata conferita la laurea honoris causa, alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna a Mario Draghi, prossimo alla sua scadenza di mandato alla BCE. Risulta sempre sconcertante come l’Italia premi le persone a lei nemiche; poco tempo fa, a gennaio del 2018 sempre l’università di Bologna aveva conferito un’altra laurea honoris causa a Soros, Presidente del Soros Fund e dell’Open Society Foundations, personaggio che finanzia l’immigrazione clandestina in Italia e che nel 1992 vendette allo scoperto 10 miliardi di dollari in sterline, in un’operazione pronti contro termine.
Questa mossa, che costrinse il Regno Unito ad abbandonare il Sistema monetario europeo e che valse a Soros il soprannome di “L’uomo che sbancò la banca d’Inghilterra”, gli fruttò oltre 1 miliardo di dollari. Quel giorno, che passò alla storia con il nome di “mercoledì nero”, costò al tesoro britannico 3,4 miliardi di sterline…

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L’ex ministro Visco: il massacro del popolo greco fu un Olocausto gratuito

di Enzo Pennetta
In un video esclusivo di CS l’ex ministro Vincenzo Visco afferma che la Grecia fu sottoposta ad un “waterboarding continuo” per dare una lezione esemplare: non si fanno le cose con le quali la Germania non è d’accordo!
E si conferma che fu anche il modo per salvare le banche tedesche e francesi. Pochi episodi come quello della crisi greca, sono così rivelatori del fallimento di quel progetto chiamato Unione Europea, che nei desideri di molti avrebbe dovuto portare crescita e prosperità alle nazioni europee, ma che in realtà si è concretizzato come un sistema di dominio della Germania sull’intero continente.
Ma anche parlare di dominio della Germania sarebbe improprio, il popolo tedesco non è il vero riferimento dei suoi governi ma così come avviene per tutti i paesi in cui l’ordoliberismo si è affermato, il vero referente, e quindi il vero soggetto rappresentato dalla politica, sono i mercati o meglio la “finanza”.
E infatti l’azione della UE contro la Grecia, come appare nelle parole dell’ex ministro Visco, fu un massacro finalizzato ad affermare la ferrea inviolabilità del primato delle banche:…

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Via la Troika, la Grecia non esiste più: le hanno rubato tutto, anche la voglia di vivere…

Tsipras e Junker ridono… dopo aver illuso il popolo greco di opporsi alla UE con un referendum contrario alla svendita delle istanze della Grecia, il mefitico, pusillanime Tsipras, ha lasciato sventrare la sua nazione, come un animale sacrificale sull’altare di Moloch-UE.
Ed ora, dopo averla ridotta in completa rovina, continua senza alcuna nonchalance sulla via della perdizione UE,  lasciando il popolo greco umiliato, reso inerme e senza più alcuna via d’uscita.
Finalmente la Troika lascia la Grecia. Spremuta fino all’osso e dissanguata. Una guerra avrebbe fatto meno danni. Era arrivata perché la Grecia non aveva fatto i “compiti a casa” e aveva un debito troppo elevato. La Grecia è entrata nel 2010 nel “programma di aiuti” Ue, col rapporto debito/Pil al 146%… e tutti a dire “Grecia sprecona”, oggi, però, questo rapporto è salito al 180%. Ecco gli imperscrutabili successi della Troika!…

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