La fonte infetta dell’Ideologia Europea

 di Barbara Tampieri (Lameduck)
Le istituzioni comunitarie europee sono afflitte da ostilità verso il concetto di ‘sovranità’ e da ‘economismo’, ovvero dalla tendenza a vedere la governance unicamente come amministrazione e gestione tecnicistica dell’economia. I famigerati “governi tecnici” che ci chiede la Troika, insomma.
Ho finalmente letto “The Tainted Source. The Undemocratic Origins of the European Idea” (“La fonte infetta. Le origini antidemocratiche dell’idea europea”), dello storico inglese John Laughland, ma non cercatelo in italiano, perché non è purtroppo mai stato tradotto nella nostra lingua.
Quando uscì nel 1997, quest’opera assai rigorosa e documentata – quasi una indagine forense alla ricerca delle prove della matrice inequivocabilmente totalitaria e di ispirazione nazista dell’Europa Unita – suscitò molta discussione, nonostante allora non fossimo ancora stati intrappolati dalla moneta unica e non vivessimo le sciagure e l’incubo europeo ad occhi aperti di questi ultimi tempi. Una prosa appassionatamente libertaria, quella di Laughland, su una possibile deriva autoritaria dell’istituzione europea, proprio a causa della imminente introduzione della moneta unica…

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Il nuovo “Trattato franco-tedesco” sarà firmato il 22 gennaio e sancirà l’asservimento dell’Italia

di Maurizio Blondet
Apparentemente sembra un progetto perdente: la UE cade a pezzi, la Brexit, la Francia in insurrezione, il gruppo di Visegrad, gli economisti di Berlino che parlano di una uscita dall’euro…
Ma non è affatto detto che non basti (e avanzi) per inserire l’Italia come terra subalterna e paese di spoliazione nel Progetto di metamorfosi dell’UE, che rapidissimamente stanno concludendo Macron e Angela Merkel, e che firmeranno già il 22 gennaio:  il “Trattato Franco-Tedesco” di Aix-La-Chapelle.
Questo trattato è, né più né meno, la ‘fusione’ dei due paesi e prime economie della UE, in un blocco unito. Sancisce la convergenza di Francia e Germania in politica estera, difesa, sicurezza interna ed estera, diplomazia, giustizia, polizia, politica energetica, ricerca, persino esportazione di armamenti.
Il testo del Trattato è stato pubblicato da La Tribune. Consta di 28 articoli. Vi delinea la creazione di un ‘Consiglio dei ministri franco-tedeschi’, “di un ‘Consiglio franco-tedesco di difesa e sicurezza’, di un ‘Consiglio franco-tedesco di esperti economici’ che concordano “una unità comune in vista di operazioni in paesi terzi”. “Un membro del governo di uno dei due stati, prende parte, almeno una volta a trimestre e in alternanza, ai consigli dei ministri dell’altro stato”

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“Oligarchia per popoli superflui”: così vorrebbero sterminarci

di Marco Della Luna
Nel sistema tecnologico globalizzato e finanziarizzato del XXI secolo, la rivoluzione consiste nel fatto che i popoli diventano sempre più intercambiabili e superflui, per i nuovi processi di acquisizione di ricchezza e mantenimento del potere.
Questa è la causa non detta della continua perdita di diritti sociali, civili, politici, del lavoro, oltre che di reddito, per la popolazione generale, a vantaggio delle ristrette élites che prendono le decisioni, esautorando o ricattando governi e parlamenti.
È da questo che viene anche il crescente controllo manipolatorio e il tentativo di risolvere il problema ecologico applicando la biotecnologia alle masse. Nella crisi economico-monetaria e nella sua conduzione, al posto della democrazia trasparente e responsabile della narrazione ufficiale, è apparsa come potere politico effettivo e decidente, un’oligarchia bancaria irresponsabile, dinastico-familiare…

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Documenti dal Golpe

di Paolo Borgognone
Ciò che ci si attendeva, è stato. Mattarella rifiuta Savona come ministro dell’Economia per ragioni di opinione e riafferma il principio oligarchico secondo cui la sovranità appartiene ai “mercati”, cioè agli speculatori internazionali, e non al popolo.
Il giochino dello Spread che saliva è stato innescato da Draghi per preparare il terreno mediatico al golpe, cercando di far credere ai pensionati che i loro risparmi sarebbero stati “a rischio”, qualora Savona fosse diventato ministro dell’Economia in un governo M5S-Lega. L’inganno dello spread come apripista per agevolare e legittimare il golpe. La Costituzione cambia de facto, l’articolo 1 non ha più alcun significato. Siamo nell’era del compiuto disincanto… Il governo “tecnico” che si prospetta è la dittatura dei mercati legalizzata. Il momento è drammatico nel vero senso della parola.
La storia della “democrazia italiana”, anche formalmente, finisce qui, il 27 maggio 2018…

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Cacciata la Politica… regna la Burocrazia

Quello che sta accadendo ha qualcosa di epocale. Abbiamo ceduto quote abbondanti di sovranità nazionale e popolare non a uno Stato sovranazionale ma a boiardi, burocrati, funzionari, banchieri, fondi d’investimento, multinazionali.
Abbiamo archiviato la politica in nome della tecnocrazia. Creando un dilemma non di poco conto: di chi era espressione la nostra classe politica lo si sapeva, mentre non si sa di chi sia espressione la tecnocrazia al potere. “Non sono da temere i militari al potere – diceva T. W. Adorno – ma i governi dei filosofi e dei tecnici”. Perché dei primi ci si può liberare facilmente, in quanto conosciuti, dei secondi molto meno, essendo in certo modo “invisibili”. Ed è uno che se ne intendeva, Mazzarino, nel suo famoso “Breviario dei politici”, a ricordarci la natura vera del potere reale: l’invisibilità…

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Grecia: all’asta sul web tutto ciò che si può vendere… anche le case private

di Maurizio Pagliassotti 
La Grecia di Tsipras affronta l’ultima parte della svendita totale del suo patrimonio e della sua civiltà. Sul mercato finisce la stessa democrazia.
Grecia di Alexis Tsipras è entrata nella «fase laboratorio»: vedere cosa succede ad un paese lasciato nelle mani dei creditori. Disse Milton Friedman: «Lo shock serve a far diventare politicamente inevitabile quello che socialmente è inaccettabile»: lo shock della Grecia risale all’estate del 2015 quando con la giacca gettata sul tavolo al grido di «prendetevi anche questa» il primo ministro Alexis Tsipras firmò la resa senza condizioni della sua nazione sconfitta.
Umiliato di fronte al proprio paese e al mondo da Angela Merkel, volutamente. Sul tavolo, quella notte, non finì solo la Grecia, ma la stessa democrazia, che l’occidente ha vissuto in quelli che il grande storico Hobsbawm ha definito «i gloriosi trent’anni». Il voto greco, consapevole, che rifiutava il commissariamento della Trojka ad ogni costo, veniva tradito in cambio di un piano “lacrime e sangue”, ancor più punitivo, perché doveva sanzionare l’ardire di un popolo intero che osava ribellarsi alla volontà suprema dell’Europa finanziaria. Che solo in quel caso e per pochi giorni gettò la maschera della finta solidarietà, dei traditi valori di Ventotene, e si manifestò nella pura essenza del terrorismo finanziario…

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Di fronte alle ingiustizie gli italiani dimostrano di non essere un popolo unito: subiscono e si sottomettono

di Magdi Cristiano Allam
Come mai gli italiani non si ribellano alle ingiustizie come fanno altri popoli? È una domanda che molti di noi si pongono.
Se gli stranieri sui mezzi di trasporto pubblici si rifiutano di pagare il biglietto e peggio ancora aggrediscono fisicamente il controllore, tutti noi denunciamo totalmente indignati, ma poi concretamente li si lascia fare e alla fine siamo solo noi italiani ad essere tenuti a pagare il biglietto.

Se nelle nostre città talune vie, parchi, piazze o quartieri diventano pericolosi per la presenza di delinquenti comuni, spacciatori di droga, sfaccendati che molestano donne e bambini aspirando a violentarli sessualmente, noi denunciamo massimamente preoccupati, ma poi concretamente finiamo per non frequentare più quegli spazi pubblici…

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I “salotti buoni” con lo sporco sotto il tappeto

di Roberto Musacchio e Riccardo Petrella
Sembra proprio che per certa sinistra tutto ciò che è successo e succede nel Mondo e nell’Europa, dominati dalla finanza globalizzata, non esista o non abbia insegnato niente.
La realtà è che il sistema bancario nel suo complesso e quello delle Banche Centrali nello specifico, hanno assunto un ruolo di primo piano nei disastri causati dalla finanziarizzazione. Disastri economici, sociali e democratici.
Le banche hanno acquisito un predominio totalizzante in un processo di privatizzazione dell’economia e dello stesso strumento monetario e di messa in mora delle sedi di decisione democratica. E le Banche centrali non sono più, se mai lo sono state, garanti di valori istituzionali. Al contrario, assumono la funzione di imposizione dei rapporti di forza dominanti e degli interessi sempre più incontrollati e incontrollabili della finanza globale…

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Il CETA: il silenzio assordante sul trattato internazionale che cambierà per sempre le nostre vite

Globalizzazione protesta - TTIP - CETA

di Giorgio Cremaschi
“Tutti dicono di voler cambiare i trattati dopo, ma pochi cercano di fermarli prima”.
Il degrado della nostra democrazia è ben rappresentato dal fatto che uno scontro megagalattico sta accompagnando la discussione su una legge all’acqua di rose sullo ius soli, mentre il senato si prepara ad approvare nel silenzio generale il famigerato trattato CETA.
Il trattato è quello stipulato tra Unione Europea e Canada e serve a far passare liberamente la globalizzazione più selvaggia e distruttiva, travolgendo le poche regole rimaste a difesa dei lavoratori, dei consumatori, dei cittadini. Il succo del trattato è il via libera ai prodotti, ai servizi e alle attività delle grandi multinazionali, secondo le regole loro e del paese più disponibile verso di esse. E se qualche Stato dovesse decidere di opporsi in nome delle proprie leggi su lavoro, salute e ambiente, le multinazionali potrebbero citarlo in giudizio in un arbitrato, gestito a condizioni, per esse, di favore. La extragiudizialità dei grandi fruitori di profitti rispetto agli Stati diventa legge, lo stesso privilegio di fronte alla giustizia comune, di cui nel Medio Evo godevano prìncipi e baroni…

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La dittatura ha calato la maschera

Dittatura globale

di Marcello Pamio
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che in Italia stiamo vivendo sotto la cappa di una dittatura di stampo fascistoide, è bene che se li tolga dalla testa quanto prima.
Non passa giorno senza che ingiurie, censure, attacchi, segnalazioni e radiazioni dagli ordini avvengano. E’ palese che nel nostro paese a governare la politica sia la finanza internazionale e a governare la scienza e la medicina e a dettarne le linee guida, siano le potentissime industrie del farmaco. I media in tutto questo sono il megafono ufficiale. Tutti fagocitati, indottrinati e indirizzati verso il mono-pensiero di regime.
L’italiota medio, quello che si informa grazie alla tv, è a dir poco annichilito cerebralmente, ha smesso da molti anni di pensare con la propria testa e ripete come un disco incantato il medesimo mantra. Siamo arrivati al punto folle di assistere a litigi negli asili tra le mamme per via dei bambini non vaccinati, i quali sarebbero secondo loro dei piccoli untori pericolosi per i loro figli vaccinati (Paradosso dei paradossi!)…

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