Il “Politicamente Corretto” al servizio delle Élites
di Saint Simon
Sommerso dalla lotta alle fake news e dai pruriti censori delle élites, il dibattito sul politicamente corretto sembra sprofondato negli abissi dell’irragionevolezza.
La radice di questi fenomeni sta nella volontà dell’élite di mantenere lo status quo, da un lato depotenziando ogni critica tramite l’adozione di parole d’ordine progressiste, politicamente corrette, e dall’altro cercando di mantenere il monopolio della narrazione mediatica con la censura (cioè la lotta alle fake news).
Ce lo ricorda questo articolo di Charles Hugh Smith su Zero Hedge, che lega l’ascesa del politicamente corretto a quella della finanziarizzazione dell’economia. E così mentre i redditi e i diritti delle classi lavoratrici si comprimono, i cosiddetti progressisti si prestano meccanicamente a manifestare la propria virtù sui social media, in un’orgia di conformismo a buon mercato. Naturalmente qui si parla di Stati Uniti, ma da noi, in Europa, che subiamo supinamente questa globalizzazione, valgono le medesime logiche e metodiche.
Ecco l’articolo di Charles Hugh Smith:…