A Roma a settembre c’è posto in classe solo per uno studente su 5

In tutto ci sono 23.496 classi e gli studenti totali superano le 500 mila unità. In vista di settembre però il posto in classe, se si troveranno soluzioni valide, sarà garantito a uno studente su cinque.
Quando riapriranno le scuole a Roma, a settembre, ci sarà spazio in classe solo per uno studente su cinque. E quindi il ritorno sui banchi dovrà necessariamente essere scaglionato e alcuni dovranno seguire le lezioni a distanza. Spiega oggi Il Messaggero: Dalla Città Metropolitana la vicesindaca Maria Teresa Zotta con delega all’edilizia scolastica è chiara, quasi perentoria: “In vista di settembre con l’obbligo di rispettare le distanze di sicurezza e le misure anti-contagio per l’emergenza Covid-19, le scuole superiori della Capitale e della provincia non potranno accogliere tutti gli studenti”. “Gli spazi attuali non sono sufficienti a garantire la didattica in presenza e al contempo assicurare il distanziamento sociale”. E non sipuò far ricorso, ad esempio, neanche a scuole chiuse: “Perché tutti i plessi sono pieni”

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Atomizzazione e Polarizzazione: Distanziamento sanitario e Mobilitazioni di massa

di Guido Salerno Aletta
Il processo di Manipolazione continua…
Dopo aver imposto il ferreo distanziamento sociale, giustificato dalla necessità di evitare il contagio del Covid-19, il sistema di potere deve incanalare subito lo stato di generale inquietudine e la paura per il futuro economico che si sta radicando nell’animo di milioni di persone in Occidente, evitando a tutti i costi che si trasformi in rabbia contro i governi stessi che non agiscono tempestivamente.
È tutto inutile, perché le rassicurazioni non bastano, le promesse tardano a concretizzarsi, ed anche le fideistiche prospettive del Recovery Fund e della Next Generation UE si afflosciano: serviranno mesi perché questi piani si attivino.
Nel frattempo, dopo aver chiamato a raccolta le Task Force di esperti, ora si convocano per consultazioni addirittura gli “Stati Generali”, che richiamano un ben triste precedente, visto che ne conseguì la Rivoluzione Francese…

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Lo Studio scientifico che ribalta tutto: “gli Asintomatici non contagiano nessuno”

di Cesare Sacchetti
Uno studio scientifico fondamentale che cambia l’intera narrazione sugli asintomatici Covid è stato recentemente pubblicato da Elsevier, la casa editrice più importante al mondo nel campo medico e scientifico.
La ricerca è stata realizzata da otto scienziati cinesi che hanno esaminato il caso di una 22enne donna risultata asintomatica positiva all’ospedale di Guangdong. I medici per ricostruire tutte le persone che sono entrate in contatto con la donna hanno condotto la classica indagine epidemiologica. Ad avere contatti con la asintomatica in questione, sono state ben 455 persone tra personale ospedaliero, membri famigliari e pazienti ospedalieri.
I risultati della ricerca sono clamorosi. Nessuno di loro ha contratto l’infezione da Covid-19 e pertanto le conclusioni di questa indagine di fatto confermerebbero la completa inutilità delle misure precauzionali adoperate dal governo Conte e dalle regioni in merito al distanziamento sociale e all’uso delle mascherine…

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Autocontagio e “Museruola”: i rischi dell’uso della Mascherina

di Paolo Gulisano
Perfino l’OMS segnala alcuni rischi potenziali relativi all’uso della mascherina, come il rischio di autocontaminazione. C’è quindi il rischio concreto che, da presidio di sicurezza, si trasformi in pericoloso veicolo di contagio.
Insistentemente imposta a grandi e piccoli ha un valore anche fortemente simbolico: è un oggetto-totemico del “Nuovo Ordine Pandemico”. E anche un bavaglio, che ci chiude la bocca, per renderci tutti omologati. Una mascherina che ricorda molto una museruola.
Tra i provvedimenti di cui si parla in questi giorni per la “Fase 3”, quella che prenderà il via a settembre, ce n’è uno che sta facendo molto discutere e sta suscitando forti preoccupazioni tra le famiglie: l’obbligo delle mascherine per i bambini e per tutti gli alunni delle scuole. Mascherine che andrebbero dunque portate per diverse ore al giorno. La scelta è sostenuta anche dalla FIMP, la Federazione italiana dei medici pediatri…

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Amo questo Virus…

di Anna Dossena
Amo questo Virus per una serie di motivazioni che voglio elencarvi…
Questo Virus riesce a non farti annoiare mai, infatti muta nella stessa città o paese, a secondo di dove si trovi:

  • In palestra a 2 metri non fa nulla;
  • In casa non esiste;
  • In coda al supermercato a 1 metro non fa nulla;
  • Al mare a 4 metri nessun problema, prima è mortale;
  • In città mentre cammini è pericolosissimo;
  • In autobus a 1 metro puoi stare, non succede nulla (…si vede che non prende l’autobus);
  • Se corri non riesce a prenderti, ma appena ti fermi… occhio metti subito la mascherina, se no ti prende;
  • Se hai meno di 6 anni no problem, ma appena compi i 7, occhio!

Amo questo Virus ancora di più perché ha debellato tutte le malattie che esistevano, nessuno muore più di nulla, quindi abbiamo sconfitto infarti, tumori, influenze, ictus, ecc…

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La Gente inizia a manifestare serie infiammazioni scrotali…

di Marcello Pamio
Centinaia di milioni di persone chiuse dentro casa da settimane per impedire una epidemia, che stando ai numeri sta facendo molti meno morti di tantissime altre epidemie e/o malattie.
Stiamo parlando di persone sane che sono state segregate dentro le mura domestiche per impedire la pandemia. Non era mai era successo prima: la quarantena infatti riguardava i malati e tutt’al più i parenti dei malati. Non certo un intero paese!
Ovviamente lo sanno anche i bambini che se tiri troppo la coperta da una parte, l’altra si scopre, e la gente infatti ha iniziato a mangiare la foglia… Le persone iniziano a capire che sotto-sotto ci sono altre motivazioni che hanno spinto alla chiusura totale di un paese come l’Italia, facendolo precipitare nelle fauci di una dittatura spaventosa. Motivazioni che poco ci azzeccano con un piccolissimo esponente della famiglia dei coronavirus.
Ma grazie a questo “agente” e soprattutto grazie alla paura del contagio e quindi al panico della morte, infatti stanno cercando di cambiare la mente, il cervello e lo stile di vita dell’uomo. Desiderano un cambio antropologico e spirituale. Sta a noi accettare o meno questa narrazione da film di fantascienza…

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L’Italia è ancora un Paese per bambini?

di Enrico Galoppini
Non so se qualcuno di voi ha fatto che caso che in tutti questi bei discorsi sulla “fase 2″ sono assenti completamente i bambini. Scuola: manco a parlarne.
Non sono sicuri nemmeno di farla ripartire a settembre. Il che vuol dire una cosa sola: c’è un progetto per modificarla. Come, non si sa, ma se tanto mi dà tanto (si pensi all’ideologia del M5S, coniata da Casaleggio, secondo la quale il futuro sta nell'”internet delle cose”) penso che la scuola che hanno in mente sarà sempre più “digitale”. Cioè sempre più computer e sempre meno contatto fisico.
Ora, non sono certo io a difendere questo modello di scuola con enormi difetti, che non tiene nel minimo conto le esigenze del bambino, costretto per troppe ore fermo e al chiuso, per non parlare dei contenuti dell’insegnamento, dai quali sono praticamente escluse la “sapienza degli antichi” e le abilità manuali, che tanta parte hanno nello sviluppo centrato dell’essere umano…

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Il peso dell’Isolamento sulla nostra Salute fisica e mentale

di Laura Tonon
Chiudere le scuole e gli spazi pubblici, passare allo smart working, imporre ai cittadini di evitare gli spostamenti non indispensabili e gli assembramenti, invitare tutti a rimanere il più possibile isolati, chiusi in casa. Sono le misure del cosiddetto “distanziamento sociale” adottati in Italia e in molti altri paesi per rallentare la diffusione del nuovo coronavirus pandemico.
Lo scopo è quello di distribuire le infezioni su un arco temporale più lungo, per riuscire a curare le persone, evitare il collasso del sistema sanitario e per guadagnare tempo in attesa di un vaccino (ma non è un virus che appartiene alla stessa categoria del raffreddore? Un virus che muta continuamente e quindi… non può esserci vaccino) o di terapie di dimostrata efficacia. Le misure di distanziamento sociale, necessarie vista l’emergenza, possono però avere conseguenze psicologiche negative sulle persone.
“La diffusione del coronavirus in tutto il mondo ci obbliga a reprimere il nostro bisogno di relazione, un impulso profondamente umano radicato nell’evoluzione: vedere gli amici, aggregarsi in gruppi, stare l’uno vicino all’altro”

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