Nunzia Alessandra Schilirò, Vice Questore di Roma “No Green pass”, rischia il licenziamento

Nunzia Alessandra Schilirò, dopo l’intervento in piazza San Giovanni, è sotto procedimento disciplinare e rischia il licenziamento. Il suo intervento è avvenuto durante una manifestazione No Green Pass, a Roma.
Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore, è salita sul palco durante una manifestazione No Green Pass che si è tenuta a Roma. Grazie alla divisa della Polizia di Stato, ha ottenuto davvero un grande successo tra le persone che sono contro il certificato verde. A causa di quell’intervento però è stato aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti e rischia il licenziamento.
Secondo Il Messaggero le si può contestare la violazione dell’articolo 5 del Dpr 25 ottobre 1981, che regola le sanzioni disciplinari per il personale della Pubblica Sicurezza, ovvero la “deplorazione”. Questa comporta “il ritardo di un anno nell’aumento periodico dello stipendio o nell’attribuzione della classe di stipendio superiore, a decorrere dal giorno in cui verrebbe a maturare il primo beneficio successivo alla data nella quale la mancanza è stata rilevata“. Il rischio di licenziamento in questo momento è molto alto…

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Gravi Nubi si addensano sul Tempo Presente

di Giovanni Ranella
Presto saranno considerati come malati psichici quanti dimostreranno di non accondiscendere al Pensiero Unico dominante.
Passibili di una disumana rieducazione quanti sconfesseranno la verità ufficiale di ogni futura emergenza sanitaria. La repressione, nell’immediato futuro, sarà adottata come una sorta di necessario “vaccino psichico” preventivo. Si comprende perché le giovani generazioni, fin dalla primissima età, dovranno essere educate nell’ottica della repressione cautelativa e assimilarne le obbligazioni impietose.
La dimensione economicista e industriale ha completamente sovvertito la percezione dell’esistenza. A livello cosiddetto accademico, già da oltre cinquant’anni, hanno distrutto un certo modo d’intendere la vita e la poesia. Ciò è stato necessario per frollare le coscienze, a tal punto da renderle quasi completamente insensibili alla nuova aberrazione emergenziale…

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Il regime mondialista e i suoi “tragicomici cagnolini da guardia”

Servi del politically correct

di Paolo Sizzi
State certi che più uno si dirà aperto, tollerante e democratico più questo sarà fazioso, arrogante e liberticida, poiché ricolmo di quella classica prepotenza da vigliacchi che promana dalla sicumera degli antifascisti (rigorosamente in assenza di fascismo).
Costoro, a parole, sembrerebbero i tizi più pacati, moderati e disponibili al dialogo del pianeta, salvo poi rivelarsi per quello che sono: pupazzi, utili idioti manovrati dall’alto e usati per spargere come untori i veleni della plutocrazia mondialista, camuffata da progressismo illuminato. Diffidate, dunque, di questi personaggi perché più si atteggeranno da paladini della giustizia e della libertà, più puzzeranno di agenda da dittatoriale pensiero unico…

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Fratello mio, oggi è la guerra

Essere guerrieri di luce

Alla fine ce l’hai fatta, bravo! Tu fratello mio, cittadino dell’impero, sazio di ogni merce, hai lasciato uccidere la bellezza.
Ti avevo avvertito della realtà nuova e strana che incombeva su di noi, delle sinistre imposizioni dispotiche, che svolazzavano come avvoltoi attorno a questo Uomo ormai sfinito. Sei riuscito a farti assorbire, e adesso non hai più niente… ma hai tutto!
È una paradossale esistenza la tua, lo so, ma credimi… è tutto vero! Ti hanno svuotato, e adesso sai solo riempirti delle loro parole di plastica, nutrirti dei loro veleni. Oggi tu sei fatto di loro, sei sfatto dentro, non hai più la ragione, non senti più l’anima, non hai più il cielo…

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