Roma come Pechino: la Dittatura sanitaria pronta a sferrare un altro duro colpo al cuore dell’Italia
di Ruggiero Capone
I romani si preparano alla “vita alla cinese”: Lockdown, Riconoscimenti facciali e “Città proibita”.
Ormai ci hanno abituati allo Stato di Polizia e alla repressione, ora sono pronti a nuovi e pericolosi attacchi. Roma, cuore d’Italia e faro del mondo, è il prossimo obiettivo della dittatura sanitaria globale. Con la complicità dello Stato italiano (Che di italiano ha solo il nome ormai).
I vertici dello Stato stanno accarezzando l’idea, e non tanto velatamente, di bloccare Roma. Perché vorrebbero scongiurare le proteste della gente e che passino sotto i riflettori i veri problemi della Capitale.
Così un “lockdown romano” concentrerebbe i media sul virus, omettendo di parlare di trasporti pubblici non a norma, dell’impossibilità di risarcire chi ha subito danni in autobus e metro, del cattivo uso che fa l’amministrazione dei milioni che incassa con Imu, Tasi, Tari, Cosap…