Contratti collettivi scaduti: un brutto Colpo per 14 milioni di Lavoratori
di Salvatore Recupero
Mai come in questi mesi la percentuale dei contratti collettivi scaduti è stata così elevata. Un fenomeno che, secondo i sindacati, nei primi otto mesi dell’anno ha coinvolto quasi l’80% dei lavoratori dipendenti.
L’esecutivo deve intervenire, dato che le parti sociali da sole non hanno saputo trovare la quadra. Partiamo dalle cifre. Secondo l’undicesimo Report periodico dei contratti collettivi del Cnel “il 61,6% dei contratti collettivi nazionali di lavoro risulta scaduto alla data del 30 giugno 2020. Gli accordi in attesa di rinnovo sono 576 su 935″. Le cifre si avvicinano a quelle denunciate dai sindacati se consideriamo che “in attesa del rinnovo contrattuale ci sono oltre 10 milioni di lavoratori privati (il 79,2%) che salgono a più di 13 milioni se si aggiungono i circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici. I settori interessati riguardano l’agricoltura, il florovivaismo e fioricoltura, i chimici, i metalmeccanici (l’unico di cui è in corso la trattativa), il tessile e la moda, commercio e agenti di commercio, i lavoratori dello spettacolo, la Rai, trasporto e logistica, i marittimi, i bancari, quelli della sanità” . I salari si ritrovano stretti tra l’incudine della cassa integrazione e il martello del mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali…