La nostra cattiva salute è molto “salutare” per l’industria farmaceutica
di Anita Botwin
“Buona salute? Cattiva salute? Tutto dipende dal punto di vista. Dal punto di vista della grande industria farmaceutica, la cattiva salute è molto salutare”. (Eduardo Galeano)
Qualche tempo fa ho visto un documentario realizzato dall’ONG “Salud Por Derecho” che parlava dei fallimenti dell’attuale sistema di ricerca, sviluppo e innovazione dei farmaci. Quando, invece, sono uscita dalla sala di proiezione di “Houston abbiamo un problema”, il documentario che non vogliono che tu veda, un misto di rabbia e tristezza mi ha invaso. Sapevo allora che la mia malattia autoimmune, come quella di molte altre persone, sarebbe stata cronica per il resto della mia vita. Non ci sarebbe stata una cura e se ce ne fosse stata una, non sarebbe stata redditizia per il mostro farmaceutico. Curare le malattie non è redditizio per l’industria farmaceutica e i pazienti non sono altro che dollari nelle tasche dei lupi di Wall Street.
Il mercato farmaceutico supera i profitti delle vendite di armi o delle telecomunicazioni: per ogni dollaro investito nella produzione di un farmaco, se ne ottengono mille di profitti…