Boom di Dimissioni dal Lavoro: 1,6 milioni in 9 Mesi!

di Cesare Sacchetti
Boom di dimissioni registrate nei primi nove mesi del 2022.
“Negli Stati Uniti è ormai noto come “Great resignation”, le grandi dimissioni. In Italia non è della stessa portata ma di certo, dopo la pandemia, il fenomeno delle dimissioni dal lavoro si fa sempre più spazio. Continua così ad aumentare il numero di coloro che decidono di lasciare il posto. Per scelta o per necessità, per guardare avanti rispetto alla propria occupazione e carriera o per far meglio conciliare le esigenze della famiglia. I motivi possono essere vari, ma di fatto la tendenza osservata a partire da due anni a questa parte si conferma con numeri in salita

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Lavorare da casa: i rischi di una nuova “catena”

di Claudio Bellotti
Dire “Smartworking” suona bene e indubbiamente il lavoro da casa è stato in larga misura visto positivamente da chi ha avuto in passato l’opportunità di accedervi. Tuttavia con la pandemia la situazione è stata stravolta.
La nicchia ristretta dello smartworking vero e proprio (lavoro in autonomia di tempi e luoghi, autogestito dal lavoratore) viene sommersa da una marea stimata in 8 milioni di lavoratori costretti semplicemente a lavorare fissi da casa (telelavoro).
Nel pieno dell’emergenza sanitaria nella valutazione diffusa hanno prevalso i lati positivi: continuità e integrità del reddito rispetto alla Cassa integrazione o alla fruizione forzata di ferie e permessi; abbattimento del rischio di contagio; “quadratura del cerchio” per milioni di famiglie che dovevano accudire figli lasciati a casa da scuola, oppure anziani che non potevano più usufruire di servizi assistenziali chiusi per effetto dei decreti…

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Italia: costretto a urinarsi addosso per paura di perdere il lavoro

Restrooms

di Daniele Reale
Credevo di averle sentite tutte ormai, tra donne incinte licenziate, commessi costretti a lavorare 6 giorni su 7, chi si suicida a causa del troppo lavoro, chi perché non lo trova, e poi i braccianti che raccolgono pomodori a 2 euro l’ora… ma poi ho letto la notizia dell’anno: “Costretto a urinarsi addosso”.
Succede alla Sevel, stabilimento del gruppo FCA, ex Fiat di Atessa, dove un operaio dopo ripetute richieste di urgenza per recarsi in bagno, al quale è stata negata la richiesta, alla fine se l’è fatta addosso…

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