L’Europa “matrigna” che favorisce chi specula sulla Grecia in fiamme
di Ruggiero Capone
Il dito accusatorio dell’intero pianeta è puntato contro il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, reo secondo più fonti, di fare gli interessi delle banche del centro Europa. In nome di queste ultime, avrebbe favorito le speculazioni a danno dei paesi più poveri dell’Ue.
A remare contro l’Unione europea anche il gelo verso l’ultima “tragedia greca”: 48 focolai simultanei che, in cinque diversi fronti, hanno assediato Atene con le fiamme. Il governo greco ha chiesto aiuto agli Usa di Trump dopo le poche attenzioni dello staff di Juncker.
Proprio i droni Uav, messi a disposizione dagli Usa per le attività di monitoraggio e coordinamento dei soccorsi, hanno evidenziato come tutti i focolai d’incendio fossero dolosi, provocati da unica regia che avrebbe gestito più di cinquanta sabotatori esperti in incendi. Quindi non opera di piromani occasionali, ma di uomini al soldo di speculatori internazionali.
Il premier greco Alexis Tsipras ha parlato di “minaccia asimmetrica” che si starebbe abbattendo sul Paese. C’è un tentativo d’ulteriore destabilizzazione della Grecia, ad opera di holding immobiliari collegate a banche d’affari lussemburghesi, belghe, olandesi e tedesche…