Enrico Ruggeri: Gli hanno dato del “negazionista” ma lui non si è fatto mettere il bavaglio
di Dejanira Bada
Gli hanno dato del “negazionista” ma lui non si è fatto mettere il bavaglio. Enrico Ruggeri ci parla della situazione di un settore gravemente in crisi, quello musicale e culturale.
Come stai vivendo questo periodo?
“In questa fase vengo nel mio studio, scrivo e faccio arrangiamenti con la band. Invece il lockdown mi è servito per finire il mio romanzo. Pensavo che lo avrei finito in due anni, invece lavorandoci sei ore al giorno l’ho terminato prima e uscirà a breve. Non sono stato uno di quelli che ha ceduto al concerto in pantofole in streaming”.
Ti hanno dato del “negazionista” per aver posto delle domande riguardo i pazienti Covid. Come ti ha fatto sentire?
“È un malcostume che c’è da anni quello di delegittimare quello che dice l’altro insultandolo. Peraltro “nagazionista” è una parola seria. Nessuno nega che ci sia un problema e nessuno ha mai detto che il virus non esiste, si tratta solo di dare il giusto peso alla questione e alle priorità, su cui ognuno può avere un proprio parere”…