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È un’Influenza…

Testo estrapolato dal video in fondo all’articolo
Si suppone che il Covid sia diffuso ovunque nel mondo, ma come mai nessuno, in nessun laboratorio al mondo, ha mai isolato e purificato questo virus nella sua interezza?
“Ho un dottorato in virologia e immunologia. Sono uno scienziato di laboratorio clinico e ho testato 1500 campioni ‘presunti’ positivi di Covid 19 raccolti qui nella California del Sud.
Quando il mio team di laboratorio e io abbiamo eseguito i test attraverso i ‘postulati di Koch’ e l’osservazione al SEM (microscopio elettronico a scansione), non abbiamo trovato alcun Covid in nessuno dei 1500 campioni. Quello che abbiamo scoperto è che tutti i 1500 campioni erano principalmente influenza A e alcuni erano influenza B, ma non un singolo caso di Covid e non abbiamo utilizzato il Test PCR.
Abbiamo quindi inviato il resto dei campioni a Stanford, Cornell e ad alcuni laboratori dell’Università della California e anche loro hanno trovato gli stessi risultati che abbiamo trovato noi: niente COVID! Hanno trovato l’influenza A e B. Tutti noi abbiamo quindi parlato con il CDC e chiesto campioni vitali di COVID, che il CDC ha detto di non poter fornire in quanto non avevano campioni….

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Cibo, Netflix e Pornografia… così si riassume la Vita attuale di molte Persone

di Clara Carluccio
Ormai non è più una questione di virus. La partita si sta giocando tra i disperati e i “paraculo”.
La nostra classe politica è composta da esseri immondi e malefici, senza il minimo scrupolo a portare la gente alla disperazione. L’altro giorno, dopo aver saputo che la mia regione, la Lombardia, stava per essere messa ancora in zona rossa, ho visto lo sconforto e l’angoscia negli occhi delle mie amiche. Una di loro, che tira avanti a Xanax, dice che la sua attività è prossima alla morte. E io sospetto che anche lei lo sia. Il suo pensiero va sempre a tutti quelli che si sono suicidati durante e oltre il grande lockdown, e di cui non si è nemmeno parlato. “Io li capisco”, mi dice. Mi saluta con le lacrime agli occhi. Un mese di lavoro, tra l’altro scarso, ed è già bloccata, chissà per quanto. Un’altra ha iniziato a soffrire di attacchi di panico. Un’altra ancora non sa più come far passare il tempo ai bambini perennemente chiusi in casa. Ci stanno facendo vivere nel terrore, ci hanno tolto la libertà, la compagnia, lo svago, il lavoro…

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No-Masks… No-Covid!

di Celeste McGovern
Calano i casi Covid e i decessi in Texas e Mississippi dopo la revoca dell’obbligo di indossare le mascherine.
Biden, nel frattempo, “esorta i governatori a ripristinare l’obbligo”, visto l’aumento dei casi e dei morti negli stati con una rigida imposizione della mascherina.
Rochelle Walensky, direttrice del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), sembrava trattenere le lacrime durante la conferenza stampa di lunedì 29 marzo, quando ha avvertito gli americani circa la “sensazione ricorrente di imminente catastrofe”, dopo che il numero dei casi Covid su base settimanale era aumentato in 30 stati. Allo stesso tempo, il governatore del Texas, Greg Abbott, stava festeggiando il calo dei contagi Covid nel suo Stato, da quando le imprese avevano riaperto e la gente aveva abbandonato le mascherine tre settimane prima…

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Per paura di Morire… abbiamo smesso di Vivere!

di Davide Gionco
Non siamo dei vegetali che devono sopravvivere, ma delle persone che desiderano vivere, riempire la propria esistenza di esperienze piacevoli che rendano la vita degna di essere vissuta.
La perdurante campagna di terrorismo mediatico intorno alla pandemia del covid-19 (perché se fosse informazione corretta, sarebbe un’altra cosa) fa leva sul nostro istinto di sopravvivenza: se so che una certa azione comporta dei rischi per la mia incolumità, la evito.
Si tratta di un atteggiamento che funziona bene nel caso di un pericolo immediato, come il rischio di un incidente stradale, ma che non sempre porta dei vantaggi nel caso di situazioni che perdurano nel tempo. Un esempio classico è quello del fumo: tutti sanno che fumare fa male e che riduce la speranza di vita, tuttavia molti fumano (per la cronaca: non sono un fumatore), perché ritengono che fumare sia un “piacere della vita”, che la rende più piacevole, anche se forse più breve…

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Le 5 domande da fare ad un Amico che vuole farsi vaccinare contro il Covid

di Kit Knightly
Molti di noi hanno amici o familiari che hanno intenzione di farsi vaccinare. Forse credono veramente di essere in pericolo. Forse pensano che sia meglio prevenire che curare. Forse vogliono solo essere in grado di andare di nuovo al bar…
Se conoscete qualcuno che ha intenzione di farsi vaccinare contro il Covid19, fategli queste cinque domande. Assicuratevi poi che capisca esattamente il loro significato.
1. Sapevi che non hanno MAI vaccinato con successo contro nessun coronavirus?
Non è mai stato sviluppato nessun vaccino di successo contro un coronavirus. Gli scienziati hanno cercato per anni di sviluppare un vaccino contro la SARS e la MERS, senza ottenere risultati. Infatti, alcuni dei falliti vaccini contro la SARS avevano effettivamente causato ipersensibilità al virus della SARS. Ciò significa che i topi vaccinati potevano contrarre la malattia in modo più grave dei topi non vaccinati…

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Roma: Treno “sanitario” per “deportare” Malati Covid in altre zone d’Italia o all’estero!

Il “Treno sanitario” è dotato di personale medico ed è equipaggiato con specifiche attrezzature mediche e potrà essere messo a disposizione per la gestione di emergenze.
Nell’hub ferroviario di Roma Termini, ora abbiamo anche il “Treno sanitario”, equipaggiato per la cura e il trasporto dei pazienti durante emergenze o calamità, e il polo per le vaccinazioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Due progetti con cui il Gruppo Fs Italiane, in collaborazione con Dipartimento della Protezione civile, Regione Lazio, Croce rossa italiana e Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu), vuole contribuire alla “ripartenza” (per andare dove?…) del Paese…

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La Pazienza è finita!

di Claudio Romiti
Con tutta probabilità passeremo un’altra Pasqua infernale, all’insegna delle restrizioni e dei divieti, continuando ad indossare le mascherine all’aria aperta in segno di obbedienza ad un Regime sanitario che, soprattutto in Italia, ha oramai assunto i caratteri di una dittatura.
Francamente mi piacerebbe scrivere d’altro, tornando ad occuparmi dei temi che approfondisco da una vita. Tuttavia, dal momento che la questione delle libertà conculcate è in questo momento il problema dominante, continuerò a battermi senza tregua, anche sulle pagine dell’Opinione, contro le sistematiche violazioni dei nostri diritti civili. Violazioni perpetrate da oltre un anno nell’insensato e vano tentativo di bloccare la circolazione di un virus caratterizzato da una relativa bassa letalità…

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Il Dottore che non mette la mascherina: “Non mi vaccino, il Covid si può curare”

di Luca Manservisi
Luca Graziani è anche medico iperbarico: “Il miglior antivirale è l’ossigeno, fatecelo respirare. Ho avuto almeno trenta positivi sintomatici, sono tutti guariti con aspirine, cortisone e idrossiclorochina. I dati dei morti non sono chiari, senza autopsie”.
“Non sono né un ‘no vax’ né un negazionista. Sono solo uno che ha dei dubbi, che si fa delle domande. Di fronte invece alle certezze granitiche di chi ci sta governando e ci guida nella sanità. Un certo Francoise Marie Arouet, che non era altro che Voltaire, diceva che ‘il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola’ e che ‘solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono’ “.
A parlarci, senza mascherina, è il dottor Luca Graziani, nel suo ambulatorio di via Carso, a Ravenna. Così come le usano i cittadini, le mascherine sono solo una fonte d’infezione. E in generale sono servite soprattutto ad arricchire qualcuno. L’organismo cerca di eliminare ciò che non vuole, con la mascherina invece reintegriamo in parte ciò che con l’espirazione scartiamo, cioè l’anidride carbonica, alterando il microbiota e creando il terreno idoneo alla proliferazione di virus e batteri”

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Il Virus “Mutante israeliano”

di Gilad Atzmon
In Israele, i casi di Covid-19, in rapporto alla popolazione, hanno avuto un’impennata ed erano tra i più alti al mondo (se non i più alti) durante il primo mese della “vittoriosa” campagna di vaccinazione di massa. In due mesi di inoculazioni a tappeto con il vaccino di Pfizer, Israele è riuscito a raddoppiare il numero di morti che aveva accumulato nei precedenti dieci mesi di pandemia.
Al momento di scrivere questo articolo, il 75,4% dei nuovi casi di Covid-19 in Israele ha meno di 39 anni. Solo il 5,5% ha più di 60 anni. Solo il 59,9% dei pazienti critici ha più di 60 anni. Il 40% sono più giovani di 60 anni. Il Paese ha anche rilevato un forte aumento dei casi di Covid-19 tra le donne incinte. Molte sono in ospedale, otto di loro sono attualmente in condizioni critiche. In Israele, i casi di Covid-19 nei neonati hanno avuto un picco significativo del 1300% (da 400 casi nei bambini sotto i due anni il 20 novembre a 5.800 nel febbraio 2021).
In Israele, i casi di Covid-19, in rapporto alla popolazione, hanno avuto un’impennata ed erano tra i più alti al mondo (se non i più alti) durante il primo mese della “vittoriosa” campagna di vaccinazione di massa. In due mesi di inoculazioni a tappeto con il vaccino di Pfizer, Israele è riuscito a raddoppiare il numero di morti che aveva accumulato nei precedenti dieci mesi di pandemia…

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C’è l’accordo sul “Passaporto Vaccinale”: cos’è e quando arriverà…

di Fabrizio Fasanella
Evviva non aspettavamo altro… ecco la ciliegina sulla torta al covid!
Il “passaporto vaccinale” sarà realtà, almeno in Europa. Dopo mesi di indiscrezioni e ipotesi, giovedì scorso per la prima volta le istituzioni europee hanno dato il via libera a questo particolare documento, che consentirà ai vaccinati contro il Covid di viaggiare “liberamente” in Unione Europea.
Nel corso dell’ultimo vertice UE, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha fatto sapere che è stato trovato un accordo di massima sul passaporto vaccinale. L’obiettivo è quello di introdurlo entro l’estate: “Ci servono almeno tre mesi per lo sviluppo tecnico di un sistema inter-operabile europeo”

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