Onu: “Lockdown e chiusura delle scuole uccidono più bambini del Covid-19”

I funzionari delle Nazioni Unite citano uno studio in cui si è scoperto che i lockdown e la chiusura delle scuole uccidono più bambini del Covid-19.
I funzionari delle Nazioni Unite hanno citato uno studio che rivela che i lockdown e le chiusure delle scuole stanno causando più danni ai bambini rispetto al coronavirus stesso (che tra i bambini non ha causato propio niente!), con molte più morti derivanti dalla reazione alla pandemia, piuttosto che per la stessa.
In una presentazione tenutasi per una raccolta di fondi extra per il coronavirus, la direttrice dell’UNICEF, Henrietta H. Fore, ha dichiarato lunedì: “Le ripercussioni della pandemia stanno causando più danni ai bambini rispetto alla malattia stessa”.
Victor Aguayo, capo del programma nutrizionale dell’UNICEF, ha osservato che il danno maggiore viene fatto “chiudendo le scuole, interrompendo i servizi di assistenza sanitaria di base, avendo programmi nutrizionali disfunzionali”

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L’Oms non investigherà sul Laboratorio di Wuhan

L’Organizzazione della Sanità Mondiale ha già scartato le teorie su una (probabile) fuoriuscita del virus dal laboratorio di Wuhan, ancora prima di mettere piede in Cina.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che non visiterà l’Istituto di Virologia di Wuhan durante le sue indagini sulle origini del coronavirus, nonostante il fatto che il laboratorio contenesse campioni di coronavirus che erano quasi esattamente gli stessi di quelli che hanno causato la pandemia globale.
L’OMS ha dichiarato che la sua “missione” cercherà solo di “chiarire da quali animali è transizionato il Covid-19 e accertare come la malattia sia saltata tra animali e umani”.
Come osserva The Independent, l’annuncio suggerisce che la teoria del virus che afferma che il virus è  stato modificato o che fuoriesce dal laboratorio di Wuhan, è già stata completamente scartata dall’OMS, che inoltre ha rifiutato di fornire qualsiasi dettaglio delle località che visiterà durante le sue indagini in Cina…

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Dentro i carrelli vuoti dell’Esselunga

Che nella pandemia Covid 19 non fossimo tutti sulla stessa barca era chiaro dall’inizio.
Ma che dopo tre mesi di lockdown gli unici a guadagnare fossero le catene della grande distribuzione organizzata, di fronte a milioni di persone improvvisamente ritrovatesi a fare i conti con gli stenti dalla mancanza di cassa integrazione o a stipendio ridotto, rappresenta un vero e proprio pugno nello stomaco.
Il governo Conte a marzo vara un decreto con il quale consegna 400 milioni di euro per buoni spesa e pacchi alimentari, che non riescono a sfamare neanche la metà dei richiedenti, ma in compenso quelle risorse pubbliche finiscono in tasca ai supermercati, che beneficiano della quarantena forzata anche aumentando vertiginosamente i prezzi delle merci che “tirano”: frutta e verdura, ma anche prodotti dell’igiene intima e per la pulizia domestica (vedi alcol).
Gli incassi salgono del 20 per cento a livello nazionale. E il “popolo” che fa? Aspetta che l’Inps dia un segno di vita, si stressa telefonando centinaia di volte agli uffici pubblici per fare domande per i bonus, fruga gli ultimi risparmi, si indebita con amici e parenti. Ma soprattutto “rinuncia”…

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Giulio Tarro: “Sul Coronavirus, giornali e tv danno i numeri. I Dati veri sono altri”

di Pierluigi Pietricola
I nuovi focolai di Sars CoV2 che si formano in zone diverse possono causare nuove ondate epidemiche? Sarà utile il vaccino che il ministro Speranza ha promesso distribuirà, a spese dello Stato, già alla fine del 2020? Quali sono le cifre autentiche sui decessi per e con Sars CoV2?
Di questo e altro abbiamo parlato con il Prof. Giulio Tarro, prestigioso scienziato e virologo a livello mondiale.
Prof. Tarro cosa pensa di questi focolai che si stanno creando?
“Purtroppo quando ci si trova in condizioni di pandemie come quella da cui siamo appena usciti, è normale si creino dei focolai di infezione dovuti allo stesso agente patogeno. Tuttavia, è bene dire che si tratta di focolai semplicemente infettivi; che, cioè, non causano epidemie come quelle cui abbiamo assistito, nostro malgrado, tra Marzo e Aprile scorsi”…

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Proteste mondiali sotto l’egida del Caos

di Salvatore Barbagallo
Beh, non è che ci voglia tanto a capire che c’è qualcuno (uno, centomila?) che sta alimentando un odio “ingiustificato” verso tutto e tutti, con tanto di soldoni “investiti” nell’organizzazione di proteste “globali”.
È una storia già vista in passato, ma la memoria cancellata scientificamente porta giovani e meno giovani a scendere in piazza e a compiere atti che “razionalmente” non possono spiegare (probabilmente) neanche a se stessi. Provocare confusione e caos: questo è l’obbiettivo primario di quel “qualcuno” (uno, centomila?) che, alla fine, ne trarrà beneficio. Quale “beneficio” si potrà scoprire solo a conclusione di questo travagliato periodo.
Quel “qualcuno” prima ci ha provato tentando di imporre il “fenomeno Greta”, dietro il paravento della necessità di salvare il pianeta dal disastro climatico, poi è spuntato chissà da dove il Coronavirus che ha mietuto e miete vittime facendo crollare le economie dei Paesi più deboli, ora c’è in ballo la “questione razzismo” come se fosse un pericolo “nuovo”…

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Gli scienziati scrivono al Governo: ”Clima terroristico, mettete fine all’Emergenza sanitaria”

di Cesare Sacchetti
Una lettera dettagliata nella quale si chiedono punto per punto chiarimenti precisi sull’intera gestione della crisi da Covid.
È l’iniziativa presa da scienziati e medici che hanno deciso di scrivere al presidente del Consiglio, al ministro della Salute e ai governatori delle Regioni per chiedere chiarimenti su molti punti controversi di questa situazione.
Nel gruppo dei firmatari ci sono il professor Pasquale Bacco, la dottoressa Antonietta Gatti, il dottor Mariano Amici, la professoressa Carmela Rescigno, il dottor Fabio Milani e la dottoressa Maria Grazia Dondini.
Nella missiva, si parte subito da un primo presupposto fondamentale. Il Covid-19 non è il mostro che è stato descritto all’opinione pubblica. Gli scienziati, a questo proposito, tendono subito ad evidenziare che questo agente patogeno non si è rivelato affatto più mortale dei precedenti virus influenzali…

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Libertà limitata da App, A.I. e caccia ai dati personali

di Gian Luca Barbero
Ora che gli italiani possono tornare a muoversi tra regioni, può valer la pena riflettere sulla libertà parecchio limitata nelle ultime settimane.
Si sente spesso dire “niente sarà più come prima”, oppure “non torneremo mai più come prima”: frasi così inflazionate da risultare fastidiose. Francamente, non saprei cosa ci riserva il futuro, benché, a mio avviso, in forte antitesi con il “prima” ci sia una realtà ormai compromessa: l’economia è in ginocchio e la gente è psicologicamente provata, pressoché assente, almeno all’apparenza; ciò è sufficiente a distanziare il “prima”, confinandolo in una specie di passato remoto. Credo ci sia un fattore, però, rimasto in chiaroscuro nei discorsi e nelle riflessioni di tanti: la Libertà…

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735 medici alzano la voce: “No a Vaccini obbligatori e App Immuni”

di Alba Kan 
Vaccini obbligatori: medici e infermieri protestano contro la possibile sperimentazione del nuovo vaccino, contro l’obbligo vaccinale in Lazio e sulle misure restrittive in atto.
Non ci stanno a sottoporsi a vaccini obbligatori neppure medici e infermieri e lo sottoscrivono a chiare lettere nei comunicati pubblicati dalle loro associazioni.
Dopo il Sindacato dei Militari e quello della Polizia (SAP), anche l’AADI (Associazione Avvocatura degli Infermieri) e l’AMPAS (Associazione Medici per un’Alimentazione di Segnale) intervengono sulla questione. L’AADI ha pubblicato il 20 aprile un comunicato indirizzato ai Ministri della Salute e della Difesa, avente per oggetto “contestazione sperimentazione vaccini su infermieri militari“…

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Il Business di “Moderna Incorporated” dietro il Vaccino anti-Covid

di Leo Essen
Dieci anni fa, un Professore di chimica biologica e farmacologia molecolare ad Harvard, un tale Timothy Springer, decise di investire una parte del suo patrimonio in “Moderna Incorporated”, una Start Up di biotecnologia fondata a Cambridge, nel Massachusetts.
Quando pensiamo alla biotecnologia ci vengono in mente Blade Runner e Star Wars, ci vengono in mente l’occhio protesico di Roy Batty, coltivato come cipolle, o il braccio di Skywalker, composto da cip e metallo, e innestato su carne viva.
La biotecnologia di cui si occupa Moderna è molto più sfuggente. La missione aziendale è creare medicine a partire dall’mRNA. Questo acronimo (mRNA) sta per RNA messaggero, e in biologia indica l’acido ribonucleico messaggero. L’obiettivo di Moderna è sintetizzare un mRNA a partire dalle informazioni genetiche ricavate dal COVID, e realizzare un vaccino capace di scatenare nel corpo in cui è iniettato una reazione immunitaria, addestrando così il sistema immunitario sano a produrre anticorpi per combattere l’infezione da Covid…

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Ormai c’è un clima da “Caccia alle Streghe”

 di Francesco Giubilei
Con il passare delle settimane si alza sempre di più l’asticella delle misure adottate dal governo più di sinistra della storia repubblicana per limitare le libertà individuali (sancite dalla Costituzione) dei cittadini italiani.
Anche se ci stiamo lasciando alle spalle l’emergenza sanitaria, il modus operandi utilizzato durante i giorni più difficili per l’Italia, non sembra venir meno ma, al contrario, misure giustificate con il momento straordinario, entrano nell’ordinario.
D’altro canto, il rischio che si creasse un pericoloso precedente, era più che evidente dato che per mesi si è governato attraverso l’utilizzo di decreti legge senza passare dal Parlamento. Ma non sono solo le scelte del governo a preoccupare, quanto le conseguenze di un clima di “caccia alle streghe” che si è diffuso nel paese…

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