Se la Verità è la Prima Vittima della Guerra, la Libertà è la Seconda
di Enrico Tomaselli
Sulla questione Durov/Telegram, il punto focale non è la liberta d’informazione, ma la riservatezza delle comunicazioni. Telegram, infatti, sia pure in misura molto diversa rispetto ad altre piattaforme come meta, applica censura sui contenuti, bloccando ad esempio alcuni canali i cui contenuti sono ritenuti ‘sgraditi’ (e successo sino a ieri, ad un canale filo-palestinese).
Quello che sta dietro il tentativo di estorsione a danno di Durov, è altro. Sulla base di una legge dell’UE, infatti, si pretende che Telegram – le cui cui comunicazioni sono tutte criptate, quindi inaccessibili se non agli utenti, ed esclusivamente per la parte che li riguarda – fornisca una backdoor, ovvero un accesso privilegiato alle polizie ed ai servizi segreti, che consenta di decriptare tutte le comunicazioni. In pratica, la scomparsa della riservatezza…