Ma come viviamo?
Come viviamo? Quali sono le nostre angosce, le velleità, le motivazioni delle nostre scelte? Come spendiamo il nostro tempo quotidiano? Ad inseguire quale bandiera? Quanto siamo affezionati e vincolati dalle nostre nevrosi, personali e collettive? Quanta importanza diamo al denaro, alla presunta logica, alla sedicente razionalità?
Interrogativi di fondo del nostro vivere (sopravvivere ormai) cosiddetto civile, massificato, prevedibile, scontato. Una vita contemporanea senza angosce è solo possibile con l’assunzione di droghe, legali od illegali che siano. Il nostro Io interiore si rifiuta infatti di accettare la mole di compromessi e rinunce proprie dell’agire contemporaneo…