Come la produzione di cacao sta distruggendo le foreste africane, senza neppure portare ricchezza
La storia del cacao in Africa è una di quelle che non trova spazio sulle colonne dei giornali, eppure è una storia importante che, nella sua tragicità, è utile conoscere. È una storia che ci riguarda tutti, perché si nasconde dietro le tavolette di cioccolata che compriamo al supermercato.
Una storia che come troppo spesso accade ci racconta di multinazionali senza scrupoli, di enormi quantità di denaro, di interessi di persone lontane e di un senso di onnipotenza che ha portato a distruzione in larga scala. Chi l’avrebbe mai detto che in nome delle piantagioni di cacao intere foreste tropicali sono state sacrificate in Africa occidentale?
La deforestazione, illegale, va avanti da tanto tempo, anche nei parchi nazionali, lasciando dietro paesaggi irriconoscibili. Un po’ come avviene per l’olio di palma in Indonesia. La Costa d’Avorio e il Ghana producono il 60% del cacao mondiale, con 2.6 milioni di tonnellate l’anno.
Il dieci percento delle foreste del Ghana è stato sostituito nel corso degli anni da monocoltura di cacao. La Costa d’Avorio un tempo ricca di biodiversità perde il suo complesso patrimonio arboreo per lo stesso motivo. Delle sue ventitré aree protette, sette sono scomparse e ingoiate da piantagioni di cacao…