Ogni Giorno Spariscono dai Centri di Accoglienza 50 Bambini!

Oltre cinquanta bambini e ragazzi ogni giorno risultano dispersi dai centri di accoglienza per minori stranieri soli in Europa, con un totale di almeno 51.439 nel corso di tre anni. Lo riporta l’agenzia ANSA.
Si tratta di migranti bambini giunti nel continente senza la presenza di adulti di riferimento. In Italia, solamente, sono stati segnalati circa 23.000 casi di sparizione.
I dati sono stati raccolti dal gruppo di giornalisti “Lost in Europe” nel periodo 2021-2023 in 30 Paesi, tra cui 27 membri dell’Unione Europea, il Regno Unito, la Svizzera e la Norvegia.
L’Italia si colloca al primo posto con 22.899 casi di allontanamento registrati in tre anni, di cui 10.100 solo nel 2023. Segue l’Austria con oltre 20.000 minori scomparsi complessivamente. Le nazionalità più rappresentate tra i minori dispersi sono quelle provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco….

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Agente della CIA Confessa sul Letto di Morte: “Ho Ucciso Bob Marley”

di Baxter Dmitrij
Bill Oxley, un ex agente della CIA, ha affermato di essere stato spesso utilizzato come sicario per assassinare individui che potevano rappresentare una minaccia per gli obiettivi dell’agenzia.
Un ufficiale in pensione di 79 anni della CIA, Bill Oxley, circa un anno fa fece una serie di confessioni sorprendenti dopo che fu ricoverato presso il Mercy Hospital nel Maine e gli fu detto che gli restavano ancora poche settimane di vita. Affermò di aver commesso 17 omicidi per conto del governo americano tra il 1974 e il 1985, incluso quello dell’icona della musica, Bob Marley.
Il signor Oxley, che ha lavorato per la CIA per 29 anni come agente con autorizzazioni di sicurezza di alto livello, affermò di essere stato spesso utilizzato come sicario…

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Attacco Hamas: Cia e Mossad Non si Sono Accorti di Nulla?

di Massimo Viglione
Hamas non ha fatto un blitz improvviso, ha compiuto un’azione di guerra degna di Pearl Harbour… E voi pensate che per mesi e mesi il Mossad non si sia accorto di nulla? E che la CIA non sapesse nulla? E che l’insuperabile Intelligence britannica fosse distratta?

La gran parte di coloro che normalmente mi leggono, condividono le mie (come di tanti altri) denunce sul sempre più ossessivo controllo da remoto del “grande fratello” (chiamiamolo così, “all’antica”); sul potere sempre più incontrollabile che ha su di noi; sul fatto che siamo spiati h 24 in ogni modo, dai cellulari alle telecamere ormai diffuse ovunque, dai satelliti ai droni, da internet stesso alle carte di credito, ecc. ecc.
Insomma, i signori del mondo odierno sanno tutto di tutti. E il prossimo e definitivo passo di controllo assoluto sarà il microchip nel corpo.
Un’altra certezza assoluta, sta nella consapevolezza comune che i primi a sapere tutto di tutti sono i servizi segreti, specie quelli più potenti a agguerriti al mondo, cui nulla sfugge, nemmeno una frase fuori luogo di qualcuno (vi ricordate di Echelon o ve lo siete dimenticato?)…

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La CIA si traveste da “USAID”

 Cos’è l’USAID? L’USAID (United States Agency for International Development) è una delle principali organizzazioni cosiddette “umanitarie” e di sviluppo internazionale del mondo. Ad essa è affidata la maggioranza dei fondi destinati dal Congresso agli aiuti internazionali, che USAID utilizza per le proprie “missioni”.
L’OMS continua a investire nel sistema di sorveglianza a livello di comunità per il COVID-19 e le malattie a rischio epidemico con il sostegno dell’USAID.
La richiesta di bilancio del Presidente per l’anno fiscale (FY) 2023 per il Dipartimento di Stato e l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) è di 60,4 miliardi di dollari.
Le Molteplici Funzioni dell’USAID, la Mega-Agenzia “umanitaria” della CIA
L’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) è stata creata nel 1961 con l’intento di estendere il “Piano Marshal” ai Paesi strategici del mondo, incanalando le sue politiche per: 1) impedire che le forze comuniste – rafforzate dalla sconfitta del fascismo nella Seconda Guerra Mondiale – prendessero il potere; 2) aprire nuovi mercati alle imprese statunitensi.
Il legame tra l’USAID e l’Ufficio di Pubblica Sicurezza, allora guidato dall’agente della CIA (Central Intelligence Agency) Byron Engle, di anno in anno si è rinnovato: nel 2015 Barack Obama ha nominato il direttore del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Gayle Smith, come direttore dell’agenzia…

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Bob Dylan, il Golpe Covid e le Origini del Male: l’Omicidio Kennedy

di Giorgio Cattaneo
“Riesumate quel corpo: nel cranio troverete le tracce del mercurio di cui era imbottito il proiettile che gli sparai, a Dallas, il 22 novembre 1963”.
In teoria, sarebbe una prova regina: tale almeno da accreditare il racconto del presunto killer reo confesso, quello vero. Si chiama James Files, ed è ancora vivo.
Era un uomo di fiducia della mafia di Chicago: fu proprio lui, ammise, a metter fine alla vita di John Fitzgerald Kennedy. Da quel drammatico giorno, in cui si dice che l’America avrebbe “perso la sua innocenza” (ammesso che l’avesse mai avuta), sono trascorsi quasi sessant’anni: ma il caso giudiziario non è mai stato riaperto. E se i resti di Jfk contenessero davvero il mercurio della pallottola citata da Files?
A Dallas, la sera prima della mattanza, erano presenti i vertici della Cia e dell’Fbi, notoriamente ostili ai Kennedy, insieme a tre futuri presidenti: Bush senior, Nixon e il vicepresidente Johnson. A Dallas c’erano anche un bel po’ di mafiosi: come Chuck Nicoletti, l’uomo che avrebbe sparato per primo a Kennedy, colpendolo alla schiena. C’era James Files, con il suo fucile Fireball, appostato sulla collinetta erbosa affacciata sui viali della Dealey Plaza. E c’era anche Lee Harvey Oswald, il colpevole designato: non sparò mai, raccontò Files, ma lo aiutò a esercitarsi al tiro al bersaglio, nei giorni precedenti. In città era presente lo stesso Jack Ruby, l’uomo che avrebbe prontamente assassinato Oswald prima che potesse parlare…

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I Files di Twitter: “Ogni Teoria del Complotto si è avverata!”

di Milosz Matuschek
I files Twitter di Elon Musk dimostrano la manipolazione inaudita dell’opinione pubblica. È l’inizio della fine del potere del mainstream?
Censura è una brutta parola, soprattutto nelle democrazie. In realtà non dovrebbe esistere. Censura significa manipolare la formazione del pensiero sopprimendo determinate informazioni.
Negli ultimi tre anni di Corona, milioni di post sulle piattaforme sociali sono stati oscurati, rifiutati, cancellati. I file di Twitter dimostrano ora che ciò avveniva spesso per iniziativa di agenzie statali come la CIA e l’FBI, il governo degli Stati Uniti e il produttore di vaccini Pfizer. Chiunque disponeva di un potere sufficiente poteva calibrare i social media a proprio favore e controllare così il corso del dibattito pubblico.
Una libera competizione di opinioni: nessuna possibilità. Tappeto rosso, invece, per la narrazione ufficiale del governo. Durante la pandemia, il mainstream mediatico era comunque in linea con il governo e un completo fallimento…

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Menomale che ci sono gli Americani…

Ricapitolando…
1) il 27 gennaio 2022 il Vice Segretario di Stato americano Victoria Nuland, ha dichiarato che se la Russia avesse invaso l’Ucraina, in un modo o nell’altro, il Nord Stream 2 non sarebbe andato avanti.
2) il 7 febbraio 2022 il presidente americano Biden ribadisce che se la Russia avesse attacato l’Ucraina il Nord Stream 2 non sarebbe più esistito perché (gli USA) lo avrebbero tolto di mezzo per sempre.
3) In un articolo di giugno su Sea Power gli americani si vantavano di esperimenti nel campo dei droni subacquei e di aver allestito le relative esercitazioni proprio nell’area dell’isola di Bronholm, ovvero vicino i punti dove si sono verificati gli “incidenti” ai gasdotti.
4) Due settimane fa la CIA (intelligence USA) aveva avvisato la Germania, in consueto stile mafioso, del rischio di possibili attacchi ai gasdotti del Baltico…

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Il Tenente Generale in pensione McInerney rivela cos’è il “Kraken” e che “Trump sapeva cosa sarebbe successo…”

di Elena Berberana
Il “kraken” è il soprannome del 305° Battaglione dell’Intelligence militare dell’Esercito degli Stati Uniti.
Il tenente generale in pensione Thomas McInerney è un esperto di guerra informatica e affema che negli Stati Uniti sono state rilasciate dichiarazioni che sono una vera bomba informativa. Anche se pochi media hanno fatto eco alle rivelazioni che i militari hanno fatto, nel programma del presentatore Brannon Howse di World View Weekend.
Il generale McInerney ha spiegato di  sapere in dettaglio come si è sviluppata la frode elettorale: “Trump  sapeva già cosa sarebbe successo e aveva un piano”, ha risposto. Ma prima di arrivare al nocciolo della questione, il militare ha voluto mettere in chiaro la sua esperienza di analista nell’esercito degli Stati Uniti per 16 anni. Inoltre, ha ricordato di essere uno specialista in tecnologia e armi cibernetiche e ha aggiunto di essere il numero tre del personale aereo dell’Air Force americana e che, attualmente, “il suo lavoro è strettamente legato alla tecnologia militare e di intelligence”

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Russiagate, Trump incastra i democratici: “La Clinton orchestrò un piano contro di lui”

di Eugenio Palazzini
Ricordate il Russiagate? Un presunto scandalo che due anni fa rischiò di travolgere Donald Trump? I democratici americani accusarono poi il presidente degli Stati Uniti di abuso di potere e ostruzione del Congresso, provando a giocarsi la carta dell’impeachment.
Peccato che adesso l’inchiesta sui presunti legami (mai realmente provati) fra Trump e Putin, potrebbe diventare una brutta tegola per i dem. Il numero uno dell’intelligence Usa, John Ratcliffe, Director of National Intelligence (Dni), ha infatti declassificato un memo inviato nel 2016 dalla Cia a James Comey, allora direttore dell’Fbi. Ebbene, dai documenti si evincerebbe che Hillary Clinton, candidata alla presidenza Usa, avrebbe orchestrato un piano per collegare la campagna dello sfidante Trump all’hackeraggio del Democratic National Committe. In pratica, la Clinton avrebbe tramato per collegare l’allora candidato repubblicano alla Russia e lo avrebbe fatto “per distrarre il pubblico” dallo scandalo Emailgate…

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K. Clinesmith: Il primo cedimento della “Diga” Obamagate?

di Guido da Landriano
Chi è Kevin Clinesmith e perchè il fatto che stia parlando dopo un accordo con la Procura generale americana può essere l’elemento che fa partire una valanga di rivelazioni legate all’Obamagate e, magari, far partire finalmente la fase penale dello scandalo da molti tanto attesa.
Kevin Clinesmith è un funzionario della CIA, un personaggio di per sé secondario, ma che ha avuto una sua piccola funzione nella creazione del famoso dossier russo, alla base delle indagini del procuratore Mueller e dell’Obamagate. Clinesmith aveva risposto ad una domanda specifica dell’FBI che aveva permesso di mettere sotto indagine un cittadino americano, Carter Page, che era anche un consigliere per la politica estera dell’allora candidato Donald Trum…

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