Il mito del ferro e della carne

“Niente carne, poco ferro nel sangue!” Si sente spesso dire che i vegetariani, e ancor di più i vegani, rischiano la carenza di ferro perché nelle loro diete non compare la carne. Ma le cose non stanno esattamente così.
Come prevenire una carenza di ferro o porvi rimedio? La soluzione che viene più spesso proposta è quella di mangiare carne rossa. Tutto deriva dal fatto che ci sono due tipi di ferro:
– quello eme, presente nei prodotti animali;
– quello non eme, che si trova nei vegetali.
Si ritiene che il primo sia più facilmente assimilabile del secondo e quindi preferibile per evitare il rischio di anemia (che, per altro, può interessare anche i carnivori)…

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Carne rossa, altra stroncatura dal “British Medical Journal”

carne rossa

di Fabio Di Todaro
Sarà un altro boccone duro da digerire, per gli amanti della fiorentina. Suona un nuovo campanello d’allarme per la carne rossa.
Secondo uno studio statunitense pubblicato sul «British Medical Journal», consumi eccessivi risulterebbero collegati a un tasso di mortalità complessivamente più elevato, le cui cause andrebbero ricercate innanzitutto in nove condizioni: tumori, malattie cardiache e respiratorie, ictus, diabete, infezioni, demenza di Alzheimer, patologie renali ed epatiche croniche.
Le conclusioni non sono nuove, dopo quelle diffuse un anno e mezzo fa dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro e a seguire dall’Associazione Italiana di Epidemiologia. Ma vista l’ampia ricaduta sui consumatori, è lecito attendersi un fuoco di fila di repliche: con nutrizionisti e produttori pronti a prendere le difese delle carni italiane…

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