Torneremo tutti agricoltori, e potrebbe essere la nostra salvezza
Pochi se ne sono accorti in questi anni, ma l’agricoltura è una delle poche vere eccellenze che sono rimaste a questo paese. Torneremo tutti agricoltori?
Negli anni ’50 eravamo una terra di agricoltori diventati operai. Nel giro di vent’anni gli operai sono diventati impiegati. Il problema sono i figli degli impiegati, cui era stata promessa la luna di un lavoro creativo, senza cravatte, gerarchie, noia. E che, complice la crisi economica, si sono ritrovati, molto più prosaicamente, senza un lavoro. Molti di loro ancora non si sono rassegnati, a cercare il loro personale eldorado nella giungla del terziario avanzato. Altri, invece, sono tornati al punto di partenza, ai campi e alla terra.
Pauperismo, anti-capitalista? Decrescita felice? Niente di tutto questo. Al contrario, in questi ultimi anni, mentre il PIL italiano cadeva, il valore aggiunto dell’agricoltura italiana è cresciuto, compreso l’export, il quale è decaduto in altri settori. Questa crescita agricola ha avuto effetti benefici anche sull’occupazione, ma non è riuscita ad influire più di tanto su quella generale del paese, determinata da un forte calo in tutti gli altri settori…