Gli effetti delle Scie Chimiche sui prodotti ortofrutticoli biologici

Ho prelevato alcuni campioni di ortaggi dal mio orto e dal giardino di casa. Quindi, ho preso contatti con l’A.R.T.A. affinché verificasse se in essi vi fossero tracce di metalli. Sia l’Alluminio che il Bario sono risultati contaminare i prodotti.
Pubblichiamo una ricerca della gentilissima Luigina Marchese, già autrice di un dossier sulle scie chimiche, pubblicato dalla rivista X Times: i risultati delle analisi sono eloquenti. I soliti negazionisti asseriranno che non è possibile dimostrare un collegamento tra il Bario e l’Alluminio rintracciati nei prodotti biologici e le scie chimiche nei cieli. Il nesso, invece, esiste, come è stato dimostrato da Clifford Carnicom e da altri insigni scienziati.
Ecco cosa dice Luigina Marchese:…

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Nelle Marche il primo passo verso un ecovillaggio sostenibile e autosufficiente

di Elena Risi 
Un ecovillaggio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico ed economico situato nello splendido contesto delle colline marchigiane, tra mare e montagna. Nasce dall’impresa sociale Montefauno, azienda agricola di prodotti biologici, il progetto dell’ecovillaggio “La Magione”, un esempio concreto di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta.
L’impresa sociale Monte Fauno è un’azienda agricola marchigiana che produce prodotti biologici certificati, “con l’intento di racchiudere in un vasetto” si legge sul sito, “tutti gli odori e i sapori della migliore cucina italiana”. Nata su iniziativa di Luigi Quarato, la Montefauno è il primo passo per un progetto molto più ampio che sta poco a poco prendendo vita, quello di costruire…

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Mangiare bio riduce l’intossicazione del corpo

Mangiare bio riduce l'intossicazione del corpo

di Beatrice Salvemini
Cosa succede ai membri di una famiglia, che solitamente non mangia biologico, quando comincia a mangiarne? È la domanda a cui ha risposto uno studio di Coop Svezia. Guardate i risultati.

Coop Svezia è stata così colpita dai risultati dello studio commissionato, che ha deciso di realizzare addirittura un video che ha come protagonista la famiglia che ha accettato di sottoporsi alla ricerca.

Cosa è accaduto? «Volevamo sapere cosa succede nell’organismo umano quando si passa dal cibo convenzionale a quello biologico – dicono i responsabili di Coop Svezia­ – e i risultati sono stati così interessanti, che abbiamo deciso di realizzare un filmato da divulgare.

Lo studio è stato condotto in collaborazione con lo Swedish Environmental Research…

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Agricoltura 100% biologica: in Italia è pura utopia?

Bhutan - Vallata

di Roberta Ragni
Agricoltura 100% biologica: in Italia è pura utopia?

Il Bhutan, piccolo regno situato sulla catena montuosa dell’Himalaya – famoso per aver introdotto come parametro di sviluppo, la felicità della popolazione – ha deciso di diventare la prima nazione al mondo biologica al 100%, entro il 2020. Verranno dunque aboliti tutti i pesticidi e i diserbanti, mentre il Ministero dell’Agricoltura si adopererà per rendere il passaggio graduale nel tempo, ma completo.

Così, dopo la delusione della Pac e mentre – tra l’altro – anche la Francia dichiara di voler raddoppiare…

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La Danimarca potrebbe diventare il primo Paese del mondo 100% bio

danimarca biologico

di Marta Albè
L’8% di tutti i prodotti venduti in Danimarca è bio. Una percentuale che è già diventata la più alta in Europa. Inoltre, le esportazioni del biologico danese sono salite del 200% dal 2007 ad oggi.

Secondo Organic Denmark, un’associazione di imprese, agricoltori e cittadini, i consumatori danesi sono anche i più attenti alla scelta bio negli acquisti quotidiani.

Il Governo danese si sta impegnando ad aumentare sempre più l’offerta bio. Lo scorso anno il ministro dell’alimentazione, dell’agricoltura e della pesca, ha pubblicato un piano molto ambizioso…

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Torneremo tutti agricoltori, e potrebbe essere la nostra salvezza

Ragazzo agricoltore

Pochi se ne sono accorti in questi anni, ma l’agricoltura è una delle poche vere eccellenze che sono rimaste a questo paese. Torneremo tutti agricoltori?
Negli anni ’50 eravamo una terra di agricoltori diventati operai. Nel giro di vent’anni gli operai sono diventati impiegati. Il problema sono i figli degli impiegati, cui era stata promessa la luna di un lavoro creativo, senza cravatte, gerarchie, noia. E che, complice la crisi economica, si sono ritrovati, molto più prosaicamente, senza un lavoro. Molti di loro ancora non si sono rassegnati, a cercare il loro personale eldorado nella giungla del terziario avanzato. Altri, invece, sono tornati al punto di partenza, ai campi e alla terra.
Pauperismo, anti-capitalista? Decrescita felice? Niente di tutto questo. Al contrario, in questi ultimi anni, mentre il PIL italiano cadeva, il valore aggiunto dell’agricoltura italiana è cresciuto, compreso l’export, il quale è decaduto in altri settori. Questa crescita agricola ha avuto effetti benefici anche sull’occupazione, ma non è riuscita ad influire più di tanto su quella generale del paese, determinata da un forte calo in tutti gli altri settori…

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