Come le Multinazionali hanno imposto l’Estinzione del Pomodoro “San Marzano”

di Gianpaolo Usai
“Per fare l’albero ci vuole il seme”, recitava una filastrocca delle scuole elementari.
Peccato che questo mondo bucolico e incantato sia stato stravolto e monopolizzato dalle cosiddette multinazionali dei semi brevettati e omologati, ovvero le 4 grandi aziende al mondo che hanno attuato negli ultimi sessant’anni un vero e proprio scippo del patrimonio agricolo di molti territori del mondo, Italia inclusa, e oggi detengono più del 70% del mercato globale delle sementi commerciali: Monsanto-Bayer, Dupont, Singenta e Kraft-Heinz.
La prime tre dell’elenco producono anche i pesticidi, da usare poi nei campi dove vengono piantati i loro semi, che tutti i consorzi agrari al mondo acquistano ogni anno e rivendono agli agricoltori. Pacchetto completo insomma per un fatturato da capogiro. La Kraft-Heinz è l’unica delle 4 a limitare il proprio business, comunque miliardario, alla produzione e commercio dei semi ibridi. Ma comincerò il mio racconto proprio da questa multinazionale americana leader del settore nella produzione di pomodoro, salse e non solo…

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Probabilmente… cancerogeno!

di Gioia Locati
Ci sono anche i genitori di Jake, 12 anni, affetto da linfoma, fra i querelanti della Monsanto, l’azienda produttrice di pesticidi acquisita dalla Bayer un anno fa.
Negli ultimi mesi, in California, quattro malati di linfoma non Hodgkin hanno chiesto e ottenuto risarcimenti milionari. In tutti gli Stati americani si calcola che siano più di 11mila gli agricoltori che hanno fatto causa al colosso tedesco per danni alla salute. Qui.
Ma lui, Jake Bellah, è il primo bambino a sperare nella giustizia di una corte americana. Già. Se è vero che non ci si rivolge a un giudice quando un figlio sta male, è altrettanto vero che lo si fa quando ci si sente ingannati. Ad esempio, dopo aver usato per anni un prodotto chimico (l’erbicida Roundup contenente glifosato), ignorandone la “possibile cancerogenicità”, come indicato dallo studio triennale apparso su Lancet Oncology nel 2015…

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Bayer-Monsanto alla conquista della Cannabis

Bayer e Monsanto, che ormai sono la stessa azienda visto che la seconda è stata acquistata dalla multinazionale tedesca per 63 miliardi di dollari, sono ormai entrate da tempo nel mercato della Cannabis.
In alcuni casi in modo diretto e in altri con triangolazioni ed acquisti tramite società controllate. È un processo iniziato nel 2016, quando Scotts Miracle-Gro, azienda strettamente legata a Monsanto, ha iniziato ad acquistare aziende che storicamente operavano nel business internazionale e italiano della cannabis.
Che Monsanto e Scotts Miracle Gro siano legate da anni da una profonda partnership, lo spiega la multinazionale direttamente dal proprio sito: un rapporto che dura da oltre 20 anni, visto che dal 1999 Scotts è distributore esclusivo di Roundup (l’erbicida killer che contiene il glifosato), e che è stato rinnovato di recente per quanto riguarda il diserbante ed esteso anche ad altri prodotti…

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Bayer-Monsanto passa alla Modificazione Genica di frutta ed altro

di F. William Engdahl
Non a caso, la Monsanto, che oggi si nasconde dietro il logo Bayer, da leader mondiale delle sementi OGM brevettate e dell’erbicida a base di glifosato (probabilmente cancerogeno) “Roundup”, sta tentando di brevettare, senza dare nell’occhio, varietà geneticamente modificate (o OGM) di frutta, utilizzando la controversa modalità della modificazione genica (gene editing).
La “bellezza” della cosa per Monsanto-Bayer è che negli USA, secondo una recente sentenza del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, l’agricoltura geneticamente modificata non ha bisogno di test speciali e indipendenti. Questi sviluppi non sono certamente buoni per la salute o per la sicurezza umana, né faranno alcunché per dare al mondo un modo migliore di nutrirsi.
Il colosso agrochimico e OGM Monsanto, che oggi cerca di mantenere un basso profilo all’interno della Bayer, il gigante tedesco per prodotti chimici ad uso agricolo ed OGM, si sta orientando in direzione dell’assai controverso settore della modificazione genica di nuove varietà di colture. Nel 2018, mentre la società veniva inondata di cause legali contro l’uso del probabilmente cancerogeno Roundup, la Monsanto aveva investito 125 milioni di dollari in una piccola azienda specializzata in modificazioni geniche, denominata Pairwise. Il collegamento è tutt’altro che casuale…

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La Bayer taglia 12.000 posti di lavoro e affronta 10.000 cause legali contro l’erbicida Roundup della Monsanto

Il gigante chimico tedesco, Bayer, è diventata la nuova Monsanto, acquistando la società nel 2018, per $ 62,5 miliardi. Ma con questa acquisizione è arrivata una carrellata di cause pendenti, così costose che Bayer dovrà licenziare circa 12.000 dei suoi dipendenti in tutto il mondo.
Come originariamente riportato dal Financial Times, la Bayer sta licenziando questo enorme numero di dipendenti, nel disperato tentativo di “riconquistare la fiducia degli investitori” per la Monsanto. Il duro colpo per la società, è stata inflitto dalla recente decisione del giudice della Corte Suprema di San Francisco, Suzanna Bolanos, che si sarebbe schierata a fovore di un uomo che ha sviluppato un linfoma a causa dell’esposizione al glifosato, il principio attivo principale dell’erbicida “Roundup” della Monsanto…

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