Rivoluzione Eco-illogica

di Massimiliano Cioffi
In nome dell’assurda lotta alla CO2 si preparano tetri scenari per i cittadini.
Nessuno può negare che ci sia un cambiamento climatico in atto. C’è, ed è sotto gli occhi di tutti. Ma è la causa di questo cambiamento climatico che fa la differenza, almeno nella sua gestione e negli impatti che ne derivano.
Alla luce di diversi studi di scienziati come il prof. Nicola Scafetta, docente di oceanografia e fisica dell’atmosfera presso l’Università Federico II di Napoli, o la prof.ssa Valentina Zharkhova, che insegna alla Northumbria University di Newcastle, appare evidente che il cambiamento climatico sia dovuto a cause naturali di cui l’uomo può soltanto prendere atto. Secondo quanto elaborato separatamente da questi scienziati, infatti, il riscaldamento climatico sarebbe dovuto ai cicli del Sole e non all’azione umana…

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Togliere il Velo… dal Cielo

di Nogeoingegeria
Così come i volti coperti sono diventati di recente la nuova normalità, anche i cieli velati sono diventati rapidamente una nuova realtà a livello globale, e da diversi anni. È ora di togliere i veli.
Il 17 giugno è stata la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, e ancora nessuno parla di una realtà che dovrebbe essere sulla bocca di tutti da almeno 20 anni, da quando i nostri cieli sono cambiati e si sono moltiplicati eventi estremi e anomalie, tra cui alluvioni da un lato e siccità catastrofiche dall’altro.
Ciò che viene praticato da decenni, ossia la modificazione locale del tempo, non è più un argomento mainstream. Ha trovato una certa considerazione fino agli anni Settanta, poi i veli sono scesi anche qui. La manipolazione delle condizioni meteorologiche è geoingegneria su scala minore.
Ebbene, il pubblico non conosce la geoingegneria, né su piccola né su grande scala. Ogni tanto salta fuori un articolo, come quello recente sul sito dell’ENI, e in un contesto accuratamente coltivato: Bisogna salvare il pianeta

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Chi comanda il Clima del Pianeta?

di Marco Cedolin
I Cambiamenti climatici sono una conseguenza della manipolazione artificiale del clima.
Durante tutta la lunga storia dell’umanità, i fenomeni atmosferici e le catastrofi naturali hanno sempre rappresentato un qualcosa d’ineluttabile, totalmente disancorato da qualsivoglia attività antropica venisse svolta sul pianeta. Alluvioni, siccità, ondate di gelo o di caldo, così come terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti, uragani o trombe d’aria potevano forse venire attribuiti all’ira degli dei o alla volontà divina, ma la responsabilità degli uomini nell’ambito di tali catastrofi, non è mai andata oltre alla recriminazione per non essere riusciti a ingraziarsi adeguatamente il “Padreterno”.
Solamente nel corso dell’ultimo secolo, si è iniziato ad avere la percezione (o la presunzione) che l’attività degli esseri umani potesse in qualche misura condizionare il clima terrestre e i grandi eventi naturali che tormentano il nostro pianeta. Intorno alla metà del secolo scorso, vennero compiuti i primi esperimenti di “bombardamento” delle nubi temporalesche per evitare il rischio di grandine e di irrorazione delle nuvole con cristalli di sale per favorire la formazione della pioggia. Mentre negli anni ottanta l’allarme causato dal tristemente noto “buco nell’ozono”, mise per la prima volta l’attività antropica sul banco degli imputati di un potenziale disastro a livello globale…

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