“Dichiarazione di Balfour” e Stato-Nazione Ebraico

di Cristina Amoroso
Nel giorno dei morti nel calendario gregoriano (2 novembre), si celebra a Londra la data infausta dell’anniversario della “Dichiarazione di Balfour”, considerata dai palestinesi come preludio all’occupazione israeliana della loro patria nel 1948.
Le celebrazioni rappresentano uno schiaffo al mondo arabo, sempre più ridotto a ruolo B dal regime israeliano, in violazione con la stessa Dichiarazione di Balfour. “Una nazione, solennemente promessa a una seconda nazione, il Paese di un terzo”. Così uno scrittore famoso ha descritto la Dichiarazione di Balfour – la dichiarazione del ministro degli Esteri britannico Arthur Balfour, inviata il 2 novembre 1917 al leader del Sionismo in Inghilterra, Lord Walter Rothschild in cui dichiarava che: “Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di una casa nazionale per il popolo ebraico”

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Gli Uomini Palestinesi non sono “Terroristi in Divenire”

di Daniele Bianchi
Si ignora l’uccisione degli uomini palestinesi. La loro umanità viene cancellata e vengono ritratti collettivamente come “pericolosi uomini marroni” e “potenziali terroristi”. Ciò, a sua volta, ne consente l’uccisione da parte di Israele.
In poco meno di tre mesi, più di 21.000 persone sono state uccise a Gaza, e molte altre corrono il rischio di malattie e morte a causa dei continui bombardamenti indiscriminati, dell’invasione di terra e dell’assedio da parte di Israele. C’è stato anche un aumento significativo della violenza dei coloni e del numero di omicidi da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania occupata.
Nella copertura mediatica e nei resoconti delle organizzazioni per i diritti umani, delle istituzioni internazionali e delle ONG, soprattutto in Occidente, l’attenzione è stata attirata principalmente sugli attacchi di Israele contro donne e bambini palestinesi. Gli esempi includono la cifra spesso citata di oltre 8.000 bambini uccisi e le notizie di molti bambini sottoposti ad amputazioni senza anestesia.
Anche i governi alleati di Israele hanno espresso preoccupazione per il numero sempre crescente di donne e bambini palestinesi morti. Il presidente francese Emmanuel Macron, ad esempio, ha dichiarato: “Questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Quindi non c’è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità”. Sebbene tali affermazioni denigrino giustamente l’uccisione di donne e bambini in Palestina, ignorano l’uccisione degli uomini…

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