Altro cavallo di battaglia dell’AGW (Antropic Global Warming) smentito: gli orsi polari svaniscono dai media… mentre la loro popolazione esplode
di Leslie Eastman
Le storie di orsi polari che morivano di fame erano presenti regolarmente nelle “relazioni” ambientali e scientifiche degli anni passati. I pallidi musi tristi degli orsi smagriti erano le icone preferite per la crociata contro il Riscaldamento globale. Tuttavia, oggi sono ormai assenti dalle recenti discussioni sul “cambiamento climatico”. Come mai?
Ciò potrebbe essere dovuto al rapido aumento del numero di orsi polari, un fatto che neutralizza tutte le asserzioni di doom-and-gloom fatte da supposti esperti. La popolazione di Ursus maritimus si sta rapidamente espandendo. Le stime demografiche del 2016 sono comprese tra 22.633 e 32.257 orsi, in aumento netto dal 2015 quando erano tra 22.000 e 31.000. Alla fine degli anni ’60 si contavano tra gli 8.000 e i 10.000 orsi.
Un nuovo libro “La catastrofe dell’orso polare che non è mai accaduto” dalla Dr.ssa Susan Crockford usa gli ultimi dati e rivede i valori discutibili usati nelle stime ufficiali. La Crockford conclude che la popolazione degli orsi polari è in realtà fiorente. Anthony Watts di “Watts Up with That” scrive: “La catastrofe dell’orso polare non è mai accaduta, il catastrofico declino del numero di orsi polari che ci era stato promesso nel 2007 non si è mai, per fortuna, concretizzto. E ciò spiega l’ascesa e poi la caduta dell’orso polare come icona del movimento del riscaldamento globale”…