I migliori 9 oli vegetali da usare in cucina: caratteristiche e benefici

Molto utilizzati in cucina per varie preparazioni, di oli vegetali ne esistono di tanti tipi ed ognuno ha caratteristiche peculiari. Scopriamo quali sono i migliori oli da usare in cucina, le loro proprietà nutrizionali e i migliori utilizzi.
Negli ultimi anni si è avuto un aumento dei tipi di olio in vendita nei supermercato, e scegliere il più adatto per l’alimentazione diventa abbastanza complicato. Noi cercheremo di mettere a confronto quelli più utilizzati e di capire le differenze tra di loro. Gli oli vegetali possono essere benefici o, al contrario, nocivi a seconda di quanto ne consumiamo e dell’uso che ne facciamo.
Gli oli vegetali non sono altro che grassi liquidi a temperatura ambiente. 
Essi si ricavano attraverso spremitura o pressione a freddo o tramite estrazione con solvente, dai frutti o dai semi delle piante. Un olio di qualità è stato ricavato per spremitura a freddo, in quanto questo metodo di estrazione non altera le caratteristiche nutrizionali dell’olio. Quindi rimangono intatti gli acidi grassi, le vitamine e gli antiossidanti come i polifenoli, che hanno azione antinfiammatoria…

Vai all’articolo

7 Strategie (+1) per Mangiare Sano

di Paolo Panatta
Mangiare sano può essere un viaggio lungo, gustoso e senza fine. È alla base della nostra salute e influenza la qualità delle nostre vite.
Non è una privazione, ma un premio continuo per mente, corpo e anima. Impara come nutrirti adeguatamente ed ottenere il meglio dalla tua alimentazione. Mangiare sano è un investimento sicuro sulla propria salute a breve e lungo termine. Il cibo è la nostra fonte principale di energia: alimenta il nostro metabolismo, ci ricarica, ci permette di migliorare il nostro corpo e sentirci meglio. È uno dei tre pilastri per avere una salute d’acciaio; gli altri due sono attività fisica e un buon riposo.
Mangiare sano però non è facile per una precisa condizione presente nelle nostre vite: la mancanza di tempo. Non avendo tempo non possiamo: informarci, scegliere alimenti migliori, cucinarli come vorremmo, portarli con noi…

Vai all’articolo

Perché ci piace così tanto lo Zucchero

Lo zucchero è la prima sostanza che assaggiamo quando veniamo al mondo. Il latte della mamma, infatti, infonde un’ondata zuccherina nel neonato, donandogli un senso di appagamento e di pienezza.
La dolcezza degli alimenti è da sempre collegata ad un senso di piacere e di benessere interiore. Perfino i primitivi erano sempre alla ricerca di alimenti dal gusto zuccherino, perché probabailmente davano loro l’idea di fare il pieno di energia e vitalità.
In molti la casi la “la voglia di qualcosa di dolce” fa riferimento ad un bisogno di affetto, tuttavia, generalizzare così è riduttivo. Ci sono soggetti appagati dal punto di vista affettivo, che manifestano un desiderio irrefrenabile di dolci, allo stesso modo, tale comportamento può manifestarsi in persone magre e grasse, in persone depresse e felici. È difficile trovare un denominatore comune per tutti…

Vai all’articolo

Il mito del ferro e della carne

“Niente carne, poco ferro nel sangue!” Si sente spesso dire che i vegetariani, e ancor di più i vegani, rischiano la carenza di ferro perché nelle loro diete non compare la carne. Ma le cose non stanno esattamente così.
Come prevenire una carenza di ferro o porvi rimedio? La soluzione che viene più spesso proposta è quella di mangiare carne rossa. Tutto deriva dal fatto che ci sono due tipi di ferro:
– quello eme, presente nei prodotti animali;
– quello non eme, che si trova nei vegetali.
Si ritiene che il primo sia più facilmente assimilabile del secondo e quindi preferibile per evitare il rischio di anemia (che, per altro, può interessare anche i carnivori)…

Vai all’articolo

Più consumi latte e più calcio perdi nelle ossa: parola del “British Medical Journal”

Al mondo non esiste alimento migliore del latte. Sì… ma quello della propria specie!
Questo importante alimento che il piccolo prende dalla madre è raccomandato da medici e nutrizionisti per il fabbisogno proteico e in particolar modo per l’apporto di calcio, fondamentale per la crescita ed il mantenimento della struttura ossea. Ma quello che in molti ancora non sanno, o non vogliono sapere, è che quel latte raccomadato è il latte della propria specie, non quello di altre…
Questo importante alimento che il piccolo prende dalla madre è raccomandato da medici e nutrizionisti per il fabbisogno proteico e in particolar modo per l’apporto di calcio, fondamentale per la crescita ed il mantenimento della struttura ossea. Ma quello che in molti ancora non sanno, o non vogliono sapere, è che quel latte raccomadato è il latte della propria specie, non quello di altre…
In questo caso si parla del tanto amato latte vaccino, alimento predisposto esclusivamente per la crescita dei vitellini. La premessa fatta è d’obbligo, perché ancora oggi c’è chi crede che questo tipo di latte faccia bene all’uomo. Questa confusione e questa informazione ingannevole sui benefici del latte vaccino, è naturalmente deleteria, a dir poco, per la salute umana, ma purtroppo ormai impressa nell’inconscio collettivo, per la gioia e i guadagni delle lobby alimentari e farmaceutiche…

Vai all’articolo

Etichette: obbligo di indicare l’Origine di tutti gli Alimenti

È stato approvato dalle Commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato, l’emendamento che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.
Ad oggi in Italia l’obbligo di indicazione d’origine riguarda solo pelati e concentrati di pomodoro, latte e derivati, riso, grano della pasta e pollo. A livello Ue, l’obbligo è invece esteso anche ai derivati del pollo, carne bovina, frutta e verdura fresche, uova, miele, olio extravergine di oliva e pesce.
Con l’emendamento appena approvato viene data la possibilità di estendere l’obbligo anche ad altri alimenti. Per ora, in attesa del decreto necessario, restano ancora senza l’etichetta d’origine i salumi, la carne di coniglio, la carne trasformata, le marmellate e i succhi di frutta, i legumi in scatola, la frutta e la verdura essiccata, il pane, le insalate in busta e i sottolio…

Vai all’articolo

Il Pane che mangiamo ci sta facendo ammalare

Il pane che consumiamo oggi, non assomiglia minimamente come valore nutritivo, a quello che è stato per tanto tempo il simbolo per eccellenza della nostra alimentazione.
Il pane prodotto oggi, infatti, è una combinazione di sostanze chimiche che sono utili solo per chi lo vende e che danneggiano, invece, chi lo consuma. Ci hanno sempre raccontato che anticamente si sopravviveva a volte mangiando solo pane e cipolla, ma chi pretendesse di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida. Eliminare il germe e la crusca, vuol dire far perder al pane quasi tutte le sue proteine, i grassi, le vitamine e i minerali.
Il pane che oggi portiamo sulle nostre tavole, è amido che non nutre e che, anzi, ci sovraccarica di calorie vuote e ci porta all’obesità e alla perdita di minerali. Chi non è a conoscenza che il pane bianco produce stitichezza? Quello che invece non tutti sanno, è che produce molte altre malattie tra le quali: obesità, cancro al colon, mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.), emorroidi, colesterolo, diverticoli…

Vai all’articolo

Che cosa mangia chi sceglie di evolvere?

di Debora Cantarutti
Amo mangiare. Amo definirmi un’artista del cibo, e quando combino tra loro i vari ingredienti è come se stessi dipingendo un quadro.
Il cibo è pura energia. Se noi scomponessimo in unità molecolari sempre più piccole ciò che consumiamo quotidianamente, si individuerebbe un profilo di nutrienti (proteine, fibre, acidi grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali, composti nutraceutici, antiossidanti, acqua, ecc.) e ad un certo punto si arriverebbe a definire l’esatta struttura atomica di cui è costituito quel singolo alimento.
Ad esempio, ogni singola proteina, nello suo stato elementare è costituita dalla perfetta combinazione di unità strutturali definite aminoacidi, che a loro volta non sono altro che combinazioni di atomi di carbonio, di ossigeno, di azoto, di idrogeno uniti tra loro, a cui è legato un “radicale” che cambia di volta in volta. Questi stessi atomi (che sono ancora misurabili per densità, peso, e sono quindi “fisici”), nella loro componente fondamentale, non sono più materia ma pura energia…

Vai all’articolo

La cottura distrugge la Vitalità dei cibi e il nostro organismo ne risente!

La cottura distrugge la vitalità dei cibi. I prodotti industriali, imbustati, inscatolati, surgelati, decongelati, imbottigliati sono privi di vita.
Chiediamoci come fanno a mantenersi per anni negli scaffali. Questi cibi non hanno alcun nutrimento e ci impoveriscono sempre più.
Il cibo vivo, la frutta e la verdura cruda, possiedono una vibrazione energetica elevatissima. Per questo chi si alimenta di questi cibi ha molta più energia rispetto a chi non le mangia. Provare per credere…
Se ci guardiamo attorno, notiamo molte persone non in salute e sempre più malati. Il cancro colpisce addirittura persone giovanissime. Gente che muore a 40 anni. Dicono che la scienza ha fatto passi da gigante, eppure ci ritroviamo con più malati, più morti e sempre nuove malattie…

Vai all’articolo

Forno a microonde: tutte le malattie collegate

Durante la seconda guerra mondiale, due scienziati hanno inventato un tubo a microonde chiamato “magnetron”.
Con l’uso del magnetron dal sistema radar britannico, le microonde hanno contribuito a trovare gli aerei nazisti. Per caso poi, anni più tardi, Percy LeBaron Spencer della compagnia Raytheon scoprì che le microonde cucinavano il cibo: le onde radar avevano sciolto la barra di cioccolato che aveva in tasca.
Il primo forno a microonde in vendita sul mercato, chiamato “Radar Range”, era grande e pesante come un frigorifero. Nel tempo l’apparecchio si è evoluto molto in apparenza ma la tecnologia usata è ancora la stessa: microonde per riscaldare, cuocere e cucinare cibo. Il problema, però, è che le microonde non dovrebbero essere usate negli alimenti e nei tessuti vegetali o animali…

Vai all’articolo