Pulizia Etnica di Gaza: Ecco il Piano Originale!

di Massimo Mazzucco
Nei giorni scorsi Franco Fracassi ha diffuso la notizia del documento del Ministero dell’Intelligence israeliano nel quale si pianifica la pulizia etnica di Gaza, con relativo trasferimento di tutti i suoi abitanti in Egitto.
Ne ha parlato anche il blog di Pepe Escobar (grazie a Komax per la segnalazione). Fracassi ha fatto una traduzione italiana del documento originale (Franco conosce un pò di ebraico, e si è aiutato con Google). La traduzione quindi potrebbe non essere precisa al 100%, ma il senso del documento traspare chiaramente. Eccolo:
13 ottobre 2023 – UN PIANO PER IL REINSEDIAMENTO E LA RIABILITAZIONE DEFINITIVA IN EGITTO DELL’INTERA POPOLAZIONE DI GAZA: ASPETTI ECONOMICI
Attualmente esiste un’opportunità unica e rara per evacuare l’intera Striscia di Gaza, in coordinamento con il governo egiziano. Questo documento presenterà un piano sostenibile con un’elevata fattibilità economica, che ben si allinea con gli interessi economici e geopolitici dello Stato di Israele, dell’Egitto, degli Stati Uniti e dell’Arabia Saudita. Una sintesi di un piano immediato, realistico e sostenibile per il reinsediamento umanitario e riabilitazione della popolazione araba della Striscia di Gaza…

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Gli Utili Idioti

di Massimo Mazzucco
Mi ha sinceramente stupito il vedere, nelle ultime settimane, i maggiori esponenti della stampa di destra strillare all’unisono come galline spennate contro “il terrorismo di Hamas”.
Come se fosse genuino. Forse i vari Belpietro, Capezzone, Porro e Sallusti non sanno che Hamas è una creazione di Netanyahu, il quale ne ha voluto la nascita, e l’ha poi foraggiata in tutti i modi – politicamente ed economicamente – in modo da poterla utilizzare al momento giusto per perseguire la propria agenda personale.
Se queste cose le dicessi io, lascerebbero il tempo che trovano. Ma le dice “Haaretz”, una delle più importanti testate giornalistiche israeliane.
Dall’articolo intitolato “Breve storia dell’alleanza fra Netanyahu e Hamas” leggiamo: “Molto inchiostro è stato versato per descrivere la relazione duratura – anzi, l’alleanza – fra Benjamin Netanyahu e Hamas. Eppure, il fatto stesso che ci sia stata una stretta collaborazione fra il primo ministro israeliano (con il supporto di molti della destra) e questa organizzazione fondamentalista, è improvvisamente scomparso dalle analisi più recenti: tutti parlano di ‘fallimenti’, ‘errori’ e ‘contzeptzioti (idee fisse). Detto questo, non solo è necessario rivedere la storia di questa collaborazione, ma dobbiamo anche concludere in modo inequivoco che il pogrom del 7 ottobre 2023 aiuta Netanyahu, e non per la prima volta, a preservare il suo potere, almeno in tempi brevi”

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