Lavorare meno percependo lo stesso stipendio. Se per la maggior parte dei lavoratori è solo un sogno, inSvezia è già realtà.
Da febbraio i dirigenti di una casa di riposo di Göteborg, hanno ridotto l’orario di lavoro dei propri dipendenti da otto a sei ore, con notevoli risultati in termini di benessere psico-fisico e performance professionali. La remunerazione è rimasta la medesima, mentre il monte ore settimanale di questi lavoratori è diminuito di dieci ore, con risultati inattesi. «Dal 1990 abbiamo avuto più lavoro e meno personale – ha dichiarato il capo del personale della casa di riposo Ann-Charlotte Dahlbom Larrson – e tra i dipendenti si sono verificati molti casi di malattie e di depressione, a causa dell’esaurimento. La mancanza di equilibrio tra lavoro e vita non è un bene per nessuno».
L’esperimento, avviato lo scorso anno dall’amninistrazione della città, è stato testato prima su un gruppo di dipendenti comunali, che ha ridotto di due ore al giorno la propria giornata lavorativa. Un test avviato con successo già nel 2002 negli stabilimenti della Toyota di Göteborg, dove i dipendenti ruotano su due turni di sei ore e hanno aumentato la loro produttività.
I vantaggi del nuovo orario lavorativo sono molteplici, come conferma l’amministratore delegato dell’azienda automobilistica: «Lo staff si sente meglio, c’è un turnover basso ed è più facile reclutare nuove persone. C’è un uso più efficiente delle macchine e i costi di capitale sono più bassi. Tutti sono soddisfatti». Senza contare che i profitti sono aumentati del 25%.