Sindaco Pd cerca casa per 6 nigeriani: “Non siate razzisti”. Ecco come le rispondono…

di Davide Ventola

Sindaco Pd, Sabrina Doni, cerca casa per 6 nigeriani: “Agli italiani dice… non siate razzisti”.

Sabrina Doni, sindaco del comune padovano di Rubano (rigorosamente con l’accento sulla a) ha lanciato un accorato appello su Facebook: “C’è una famiglia nigeriana, mamma papà e 4 figli, tutti minori, tra i 10 anni e i 4 mesi di età, che per ragioni che non posso spiegarvi qua, prima di Natale dovrà lasciare l’appartamento dove vive, qui a Rubano. Non hanno sfratto per morosità, sia chiaro. Il capofamiglia ha un lavoro regolare e anche uno stipendio buono, che gli consente sia di mantenere la famiglia, sia di pagare un affitto. Nonostante questo, risulta praticamente impossibile trovare casa. Vi chiedete come mai? Il problema è che hanno la pelle nera. Ecco, questa è la verità”.

Il sindaco di Rubano sommerso di critiche

Il sindaco Doni, che è sfacciatamente di sinistra, uno degli ultimi sindaci rossi della provincia di Padova, è stato però pubblicamente sconfessato su Facebook, dai suoi stessi concittadini. “Mi permetto di farLe notare quanto segue, dato che da 15 anni lavoro nel settore immobiliare”, replica sulla sua bacheca un agente immobiliare. “Una famiglia che presenta le caratteristiche da Lei esposte (monoreddito, extra UE, 4 figli minori a carico) non è ritenuta finanziabile da nessun istituto di credito, in quanto il rischio di insolvenza dettato da una simile situazione è molto elevato, se non certo. Dunque io mi chiedo: se un rischio simile non se lo vuole assumere una banca (che ha pure le spalle coperte dallo Stato), perché mai dovrebbe assumerlo un comune cittadino, che verosimilmente deve poter contare sugli introiti di quell’immobile per campare?”.

Da qui la controproposta: “Non so se sia fattibile a livello burocratico, ma credo che una soluzione potrebbe essere quella di avere la garanzia del Comune di Rubano sul contratto di affitto. In tal caso, mi offro personalmente per risolvere la situazione”. Insomma, se proprio il sindaco vuole, deve garantire per la famiglia nigeriana.

“Non è razzismo. Se non pagano l’affitto chi ci garantisce?”

Sulla pagina Facebook di Padova Oggi, sono invece fioccati i commenti inferociti. Mia madre – scrive una lettrice – ha chiesto aiuto al comune e agli assistenti sociali per avere una casa: percepisce la pensione minima, vive sola con un affitto di 500 e passa euro, che sono più o meno la pensione, per soppravvivere fa le pulizie più baby sitter, ma a 73 anni non ce la fa più, nessuno l’aiuta perché già prende la pensione”. Ma, evidentemente, aiutare gli anziani italiani non fa guadagnare clic su Facebook.

Un altro lettore spiega alla Doni perché i nigeriani non trovano casa: Per forza! Se non pagano l’affitto poi non li butti più fuori. Poi dillo all’agenzia delle entrate che non ti pagano. Come mi è già successo. E e i 10 mila euro di danni che mi hanno lasciato? Le tasse su l’affitto le paghi lo stesso”. E contro l’accusa di razzismo, una lettrice osserva: “Vi risulta che a Padova non esistano appartamenti affittati a africani, cinesi e altro? Mi pare di no”. Sulla pagina Facebook del quotidiano padovano, i commenti sono improntati anche a una logica contabile. “Chi si porta in casa una famiglia di 6 persone mantenuta da un solo stipendio? Quattro figli, cresciuti in maniera dignitosa, non sono contemplabili con un’entrata sola. E smettetela di tirare in ballo il razzismo sempre e comunque“.

“Fai il sindaco e non l’agente immobiliare”

Un coro di critiche contro la Doni, anche politiche. “Che i sindaci imparino ad amministrare bene i propri cittadini mi pare giusto! Ma che si mettano a fare agenzia immobiliare solo perché uno ha la pelle diversamente bianca. Mi sembra patetico!”. Ed è ancora più categorico un altro lettore: “La signora Doni faccia il sindaco, se ne è capace, e aiuti la famiglia attivando gli uffici comunali competenti. Strano che una cosa del genere – ironizza l’autore del post – succeda proprio all’interno di una delle poche macchiette rosse rimaste in provincia”.

Articolo di Davide Ventola

Fonte: http://www.secoloditalia.it/2018/11/sindaco-pd-cerca-casa-per-6-nigeriani-non-siate-razzisti-ecco-come-le-rispondono/

IL LATO OSCURO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE
Banche che creano denaro dal nulla, l'assassinio di Kennedy e di Testa, l'11 settembre, il fondo monetario internazionale, gli OGM, pedofilia, sette sataniche, medicina, mass media, giustizia... tutti strumenti per l'oppressione e la disinformazione
di Marcello Pamio

Il Lato Oscuro del Nuovo Ordine Mondiale

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di Marcello Pamio

Prendendo spunto dall'analisi dei maggiori organismi di politica ed economia internazionali (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l'ONU, l'Organizzazione per il Commercio, ecc.) e di quelli che sono, in realtà, i compiti da questi svolti, Marcello Pamio ci introduce in un mondo di corruzione e cospirazione, di massoneria e sette segrete, di personaggi che lavorano dietro le quinte per mantenere il potere nelle mani di poche famiglie, "i burattinai". 

Osservando come operano e da chi sono gestite le grosse multinazionali, le banche e le organizzazioni internazionali, l'autore porta alla luce una rete di collegamenti tra uomini politici di tutto il mondo e un piccolo gruppo di famiglie, per lo più di banchieri, il cui obiettivo è di mantenere il controllo totale sul mondo e sugli individui.

Un libro completo e chiaro, che fa nomi e cognomi dei personaggi implicati. Un testo di controinformazione che tutti dovrebbero leggere prima di fare la spesa, ascoltare un telegiornale o dare il proprio voto!

Ma Marcello Pamio non si ferma a questa semplice analisi del mondo in cui viviamo: egli spiega che "il lato oscuro" è la famosa ombra straordinariamente descritta dal grande psicanalista Carl Gustav Jung e presente in ognuno di noi.

In particolari ed estreme condizioni essa arriva a controllare e manipolare la persona stessa e di conseguenza le masse. L’Ordine Mondiale altro non è che un’unica grande ombra, unione di tante ombre… È molto importante sapere non solo che ognuno di noi ha al suo interno un lato divino (luce) e un lato demoniaco (ombra, oscurità) ma che quest’ultimo, se lasciato andare e nutrito, è in grado di controllare le nostre vite.

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