Scuole dell’Infanzia: i Nuovi (folli) Parametri per Psichiatrizzare la Crescita

di Agata Iacono 

Si sono riaperte le scuole e devo confessare che sono stata troppo ottimista in passato. Mi ero illusa che quel processo di emarginazione, omologazione, colpevolizzazione individuale, appiattimento, accelerato dalla gestione disumana della pandemia, potesse lentamente regredire.

Criticavo la Dad, il bonus psicologico per psichiatrizzare il disagio, evidenziavo la crescita esponenziale dei tentativi di suicidio dei giovanissimi, (denunciata dal Bambin Gesù e confermata da Telefono Amico, ultimamente, in occasione della Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio). Ma ero stata troppo ottimista.

Ho due nipotine che frequentano le scuole dell’infanzia. I genitori della maggior parte degli alunni in questa tenera età, a Roma, sono già stato invitati ad effettuare una visita presso la neuropsichiatra infantile, che, tra l’altro, vanta liste d’attesa tali che i genitori sono costretti a rivolgersi al privato prima che il figlio diventi già maggiorenne quando verrà il suo turno.

Questa altissima incidenza mi ha incuriosita e preoccupata. Improvvisamente i nostri bambini hanno sviluppato gravi problemi di natura psichiatrica? Le “novità” sono i parametri, i protocolli. Non solo protocolli sanitari, quindi…

Mi spiego meglio: ad ogni bambino dovrebbe essere riconosciuto l’inalienabile diritto al rispetto del proprio tempo di crescita: fino a pochi anni fa, prima della aziendalizzazione scolastica, non era considerato un disadattato disabile un bambino che non rispettava gli standard convenzionali, stabiliti in Svezia o negli USA.

Quando negli Stati Uniti un bambino vivace veniva bollato come iperattivo e riempito di farmaci, in Italia, (patria indegna di Basaglia), si criticava la psichiatrizzazione del disagio, (disagio degli adulti, dei genitori e degli insegnanti, sia chiaro).

Imperava, certo, la scuola che privilegiava la terapia familiare in presenza di un grido d’aiuto del minore. La società ne usciva comunque assolta. Ma ci si fermava lì. Ora non più.

I parametri per stabilire se un bambino è a-normale sono costruiti su rigidi criteri che individuano ritardi (Sic: “ritardi”) del linguaggio o della psicomotricità, secondo tabelle equiparabili a quelle di un allevamento intensivo di polli da batteria.

Tutti uguali, conformi, omologati, tutti standardizzati. Così devono essere. Tutti bisognosi di insegnanti di sostegno, di logopedisti, di esperti di psicomotricità in palestre pagate profumatamente.Tutti in possesso di un certificato lasciapassare della neuropsichiatra infantile, che rimarrà il marchio per il futuro, a scuola e fuori dalla scuola.

Il bambino fin dai due anni deve convincersi di non essere adeguato, di essere in ritardo sulla tabella di marcia, di non poter essere accettato se non raggiungerà il traguardo prestabilito per tutti.

La propria identità non ha valore, il proprio carattere deve essere vissuto come un ostacolo. E qui non c’entra l’inclusione scolastica a favore dei bambini affetti davvero di disturbi della mobilità o cognitivi. Anzi, saranno anche i bambini che hanno veramente bisogno di sostegno a farne le spese, perché l’attenzione è altrove.

Il bambino, l’adolescente, non devono sviluppare senso critico, identità, capacità di crescere attraverso quel rito arcaico che Freud chiamava “uccisione del padre”.

Oggi si parla di punizione con il 7 in condotta per bullismo, di riabilitazione attraverso i servizi sociali, addirittura di carcere per i minori che “mancano di rispetto agli insegnanti”. Si interviene, malissimo, solo sulle conseguenze. Mai sulle cause.

Ma il “dulcis in fundo” è rappresentato da una novità passata dolosamente in sordina sui media generalisti. Si tratta della modifica del codice deontologico dell’Ordine Nazionale degli Psicologi. Una riforma che rappresenta un obbrobrio degno, questo sì, di un regime dittatoriale, e che non scandalizza nessuno, destra o sinistra, maggioranza o opposizione.

Gli psicologi stanno infatti discutendo, proprio in questi giorni, sulla riforma che attribuisce allo psicologo il potere di segnalare i bambini per un trattamento psicologico obbligatorio. Gli psicologi diProgetto Medusa e il Comitato Madri Unite sono tra le voci che, in queste ore, stanno sollevando dubbi sulle modifiche proposte. In particolare, per quanto riguarda l’articolo 31, le associazioni temono che gli interventi previsti possano ledere il libero arbitrio del paziente o delle figure genitoriali. Per queste associazioni c’è il rischio, soprattutto in ambito peritale, che “i Consulenti tecnici d’ufficio (Ctu) avranno il potere di imporre qualsiasi trattamento psicologico ai bambini senza il consenso dei genitori. 

“Si tratterebbe di un vero e proprio Tso (scrive in un post su facebook Progetto Medusa) e gli individui perderebbero la facoltà di decidere se o meno sottoporsi a psicoterapia o percorsi, perdendo anche il diritto di decidere per i propri figli”.

Resettare, riprogrammare, il robot transumano del futuro, questo il compito. O renderlo innocuo, sostituirlo, se “non si comporta bene”

Il 4 ottobre il Senato all’unanimità, con 147 sì e due astenuti, ha approvato tre disegni di legge “riguardanti la tragedia delle Foibe, riuniti nel ddl riguardante le iniziative per la promozione della conoscenza tra le giovani generazioni”. Ecco, in cambio del reset, i nostri ragazzi potranno usufruire di una gita revisionista alle Foibe…

Articolo di Agata Iacono – Sociologa e antropologa

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-scuole_dellinfanzia_i_nuovi_folli_parametri_per_psichiatrizzare_la_crescita/39130_51111/

VENTUNO GIORNI PER RINASCERE
Il percorso che ringiovanisce corpo e mente
di Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani

Ventuno Giorni per Rinascere

Il percorso che ringiovanisce corpo e mente

di Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani

Il libro "Ventuno Giorni per Rinascere" è frutto di uno studio approfondito, condotto da tre illustri professionisti: Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani.

I tre esperti hanno lavorato a stretto contatto per realizzare un vero e proprio manuale, nel quale vi sono suggerimenti di ogni genere che promuovono un comportamento mirato verso scelte consapevoli, col fine ultimo di condurre una vita di benessere, per giungere alla terza età in piena salute.

Spesso le credenze popolari ci portano a pensare che invecchiare "bene" è solo una questione di fortuna ma, in realtà, assumere sin da giovani buone abitudini, oltre a permettere di condurre una vigorosa gioventù, ci spiana la strada verso una vecchiaia serena e vitale.

I consigli più importanti degli autori sono:

  • nutrirsi in maniera corretta, preferendo alimenti biologici,
  • fare esercizio fisico,
  • coltivare la spiritualità, poiché essa è in grado di influenzare il nostro quotidiano, ma anche il nostro DNA.

In soli 21 giorni, con l'appoggio degli esperti, è possibile acquisire la giusta consapevolezza che ci spinge ad assumere comportamenti responsabili e a cambiare, qualora fosse necessario, alcune cattive abitudini che a lungo andare provocano problemi alla nostra salute (fisica e psichica).

In questo nuovo libro il dottor Franco Berrino, infatti, propone un vero e proprio percorso pratico per calare nella nostra vita quotidiana i principi della Grande Via: alimentazione, movimento e meditazione. Un programma di tre settimane da cui uscire rinnovati nel corpo e nello spirito. A questo scopo sarà affiancato da due esperti di primo piano nelle rispettive discipline:

Daniel Lumera, considerato un riferimento internazionale nella pratica della meditazione; e David Mariani, allenatore con 40 anni di esperienza nel campo del fitness.

Il percorso pratico in 21 giorni per conquistare una longevità in salute.

Esiste un cammino di tre settimane capace di renderci più giovani, più sani, più longevi, più gioiosi. Lo ha studiato Franco Berrino, noto medico ed esperto di alimentazione, assieme a Daniel Lumera, riferimento internazionale nella pratica della meditazione, e a David Mariani, allenatore specializzato nella riattivazione dei sedentari. È un percorso pratico e quotidiano fatto di ricette, esercizi fisici e spirituali. Ma anche di conoscenza, illuminazione, consapevolezza.

Se ne esce rinnovati nel corpo e nello spirito. E tre settimane, secondo studi scientifici e antiche sapienze, sono il tempo necessario per prendere un'abitudine, cambiare stile di vita. E garantirci una longevità in salute. "Arrivare in età avanzata in piena salute non è, per lo più, una fortuna dettata dal caso, ma una possibilità alla portata di tutti, che si costruisce sulle scelte quotidiane e sull'esperienza di vita dettata dalla consapevolezza. Mantenerci in salute è una scelta di giustizia: non abbiamo il diritto di far pesare le nostre malattie sugli altri, di togliere anni di vita e di felicità ai nostri figli costringendoli a occuparsi della nostra invalidità o demenza senile.

In questo libro troveremo le indicazioni per consentire al nostro organismo di sviluppare la massima capacità di autocura, e impareremo a ristabilire, quando necessario, il perduto equilibrio. Favoriremo il recupero della vitalità, intraprenderemo un viaggio di riequilibrio e armonia fisiologico e mentale che può apportare cambiamenti grandiosi nella vita di ogni giorno."

Dall'esperienza de "La Grande Via", un percorso pratico con ricette ed esercizi fisici e spirituali per ringiovanire il corpo e lo spirito e garantirci una longevità in salute.

Ventuno giorni per cambiare stile di vita e ritrovare l'equilibrio, la salute, la vitalità e la gioia.

Dalla prefazione:

"Circa la salute non c'è nulla da imparare. Serve ricordare."
FRANCO BERRINO

"Siamo condannati alla felicità. Stiamo solo resistendo."
DANIEL LUMERA

"Tratta bene il tuo organismo: è lui che ti accompagnerà per tutta la vita."
DAVID MARIANI

L'idea di questo libro nasce in un luogo unico al mondo, la Sardegna, dove archetipi millenari e una natura originaria guidano l'essere umano nel riscoprire la sua identità perduta.

Nel giugno 2017, Enrica Bortolazzi, cofondatrice dell'associazione "La Grande Via" insieme a Franco Berrino, e Daniel Lumera, uno degli autori del presente volume, si incontrarono in Ogliastra, nella magica Sardegna, per effettuare un sopralluogo in vista di un successivo seminario estivo dell'associazione sulla prevenzione e la longevità attraverso lo stile di vita.

Chi conosce la potente terra sarda sa che qui il paesaggio di una storia arcaica si fa luogo dell'anima. I monumenti sacri dell'antica civiltà nuragica guidano i visitatori a un ritmo di vita più salutare, a una dimensione più sobria di essere umano. I pozzi e le tombe dei giganti evocano una ritualità che si perde nel tempo, i cui principi sono ancora attivi dentro di noi quali chiavi di accesso a frammenti di identità dimenticati."

Attraverso l'indice (che troverai qui sotto) è possibile notare quanto sia necessario che il cammino verso la consapevolezza debba avvenire con un approccio graduale. Infatti, nella fase iniziale vi è un avvicinamento soft al cambiamento, nel quale bisogna chiarirsi bene le idee sugli obiettivi da raggiungere e su quali siano i mezzi migliori da utilizzare. Ciò non richiede sacrifici enormi o sforzi di volontà, ma semplicemente costanza e, prima di ogni altra cosa, conoscenza.

Sapere quali sono i benefici riscontrabili nel breve e nel lungo periodo, permette di cominciare il percorso di "rinascita" con più convinzione ed energia.

  1. Il primo passo da compiere è la purificazione del corpo, della mente e dello spirito.
  2. In seguito, è importante comprendere quanto il cibo faccia la differenza nella salute delle persone.
    Esso nutre il corpo. Quindi grazie al cibo, a seconda di ciò che decidiamo di mangiare, possiamo apportare all'organismo benefici o problemi.
    Per questo è importante scegliere solo alimenti sani, biologici e di stagione, come quelli tipici della cucina macrobiotica, prediligendo il consumo di vegetali e senza eccedere con le proteine. Anche i metodi di cottura devono essere volti a preservare le sostanze nutritive dei cibi, senza comprometterne i sapori.
  3. Evitare distrazioni durante i pasti è una buona abitudine da assumere, poiché aiuta ad assaporare di più il cibo; mangiare lentamente è importante per favorire la digestione e per sentirsi sazi ingerendo anche minori quantità di alimenti; imparare a mangiare prevalentemente di giorno e di meno la sera favorisce il riposo notturno del corpo e della mente e la conseguente rigenerazione delle cellule.
  4. È buona abitudine digiunare di tanto in tanto per un breve periodo, per depurare il corpo.
  5. Dormire bene e a sufficienza è una delle cose fondamentali per rinvigorirsi.
  6. L'attività fisica e il risveglio muscolare fanno sì che il corpo non si atrofizzi e non invecchi prima del tempo, assumendo così forza e freschezza.
  7. L'essere umano è fatto anche di spirito, per questo non bisogna mai tralasciare l'importanza della meditazione.
  8. Persino il respiro deve essere compiuto come un atto consapevole per rigenerare il proprio corpo, nutrendosi di aria nuova.

Queste ed altre abitudini conducono al raggiungimento del perfetto equilibrio psicofisico e a preservarsi dall'invecchiamento e dalle malattie.

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