È uno dei libri più misteriosi del mondo, un manoscritto medievale scritto in una lingua sconosciuta o in un codice che nessuno ha ancora decifrato.
Gli studiosi cercano da tempo di decifrare il manoscritto di Voynich, il cui intrigante mix di scrittura elegante e disegni di strane piante e donne nude, ha fatto credere a qualcuno che abbia poteri magici.
L’usurato libro è oggi al sicuro nella Biblioteca Beinecke di libri rari e manoscritti dell’Università di Yale (Stati Uniti) e usato solo raramente. Ora però, dopo 10 anni di richieste, la Siloe, una piccola casa editrice spagnola, si è assicurata i diritti per riprodurre il documento.
«Toccare il Voynich è un’esperienza», dice Juan José Garcia, il direttore della Siloe, «È un libro con una tale aura di mistero che quando lo vedi per la prima volta… ti riempe con un’emozione molto difficile da descrivere». Siloe, società specializzata nelle riproduzioni di antichi manoscritti, ha comprato i diritti per fare 898 repliche esatte del Voynich – così fedeli che saranno riprodotti ogni macchia, buco o strappo nella pergamena.
Solo 898 copie
La compagnia pubblica sempre 898 repliche di ciascuna opera che riproduce – un numero palindromo – dopo il successo del suo primo duplicato del quale fece 696 copie. La casa editrice pianifica di vendere le riproduzioni tra i 7,000 e gli 8,000 euro per copia. Quasi 300 persone hanno già effettuato un pre-ordine. Raymond Clemens, curatore della Libreria Beinecke, dice che Yale ha deciso di accettare la proposta perché troppe persone vogliono consultare il fragile manoscritto.
«Abbiamo pensato che un duplicato potrà fornire l’aspetto e la sensazione dell’originale, per chi è interessato», ha detto. «Permette anche alle biblioteche e ai musei di avere una copia per scopi informativi, e useremo noi stessi il facsimile per mostrare il manoscritto fuori dalla biblioteca agli studenti o a chi altro possa essere interessato».
Il manoscritto prende il nome dell’antiquario Wilfrid Voynich, che lo acquistò nel 1912 dal collegio gesuita di Villa Mondragone, nei pressi di Frascati, e lo fece poi conoscere al pubblico.
Teorie non confermate
Sul significato e sugli autori le teorie abbondano. A lungo, si è creduto essere il lavoro del frate francescano del XIII secolo, Ruggero Bacone, il cui interesse per l’alchimia e la magia lo portarono in prigione. Ma quella teoria è stata scartata quando il manoscritto è stato datato al radiocarbonio, e scoperto essere stato fatto tra il 1404 e il 1438. Altri hanno invece proposto un giovane Leonardo da Vinci, qualcuno che scriveva in codice per sfuggire all’Inquisizione, uno scherzo molto elaborato o persino un alieno che si dimenticò il libro quando partì dalla Terra.
Le piante disegnate non sono mai state identificate, le tabelle astronomiche non rivelano molto e anche le donne offrono pochi spunti. In molti hanno provato a decodificare il Voynich, inclusi degli esperti crittografi come William Friedman, che aiutò a decifrare il “purple code” giapponese durante la seconda guerra mondiale. L’unica persona ad aver fatto dei progressi è Indiana Jones. Il fittizio archeologo riesce a decifrarlo in un romanzo.
Narrativa a parte, la Biblioteca di Beinecke riceve migliaia di e-mail ogni mese da persone che dicono di averlo decifrato, dice Rene Zandbergen, ingegnere spaziale che tiene un noto blog sul manoscritto, che lui ha potuto consultare più volte. «Oltre il 90% degli accessi alla loro biblioteca digitale sono solo per il Manoscritto di Voynich», dice.
Riproduzioni fedeli
Il libro contiene più di 200 pagine, incluse diverse pagine apribili. Siloe impiegherà circa 18 mesi per fare le prime copie. Il minuzioso processo è cominciato quando un fotografo ha cominciato a prendere delle dettagliate foto dell’originale a Yale. I lavoratori della Siloe stanno producendo dei modelli prima di cominciare a stampare delle copie fedeli. La carta che useranno – un impasto sviluppato dalla compagnia – verrà trattata in modo da assomigliare alla vera pergamena. Una volta stampate, le pagine saranno messe insieme e il loro aspetto sarà reso antico.
Tutte le imperfezioni sono ricreate usando degli speciali strumenti tenuti segreti da Garcia, che nel tempo libero si interessa lui stesso di crittologia. «La chiamiamo la sfida di Voynich», dice. «Il mio socio d’affari dice che l’autore del Voynich potrebbe anche essere stato un sadico, dato che ci ha coinvolti tutti in questo mistero».
Fonte originale: https://www.theguardian.com/world/2016/aug/21/tiny-spanish-publisher-wins-rights-voynich-manuscript-book-no-one-can-read
Fonte: https://ilfattostorico.com