Santa Rus’

Nel 2008 prima della destabilizzazione voluta dall’occidente una folla festante festeggiava i 1020 anni della Santa Rus’. Ossia da quando le popolazioni slave che formavano la Rus’ aderirono al cristianesimo di rito bizantino.

Nella piazza Maidan piena di centinaia di migliaia di fedeli, si possono vedere le bandiere russe, ucraine e bielorusse. Perché come dice Kirill, che ancora non era il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, la Santa Rus’ è stata battezzata per rendere il popolo felice. Quello che ora è il popolo di Russia, Ucraina e Bielorussia è stato battezzato nelle acque del fiume Dnepr. È questa la Santa Rus’.

Pensate come sono riusciti a distruggere quello che era un solo popolo, con l’immissione di idee di odio, con milioni di dollari che sono andati a finanziare organizzazioni che seminavano odio. Finanziando gli ucraini occidentali, che sono un altro popolo, sono polacchi, hanno addirittura un’altra fede. Sono “uniati”, cioè cattolici di rito orientale.

Capite perché vengono perseguitati i monaci, picchiati i sacerdoti e bruciate le chiese? Hanno paura che raccontino che la pace è ancora possibile e che è l’unica strada percorribile… non bisogna ascoltare le sirene occidentali e dei seguaci di Bandera che diffondono odio, ma le parole della chiesa che diffondono pace.

Di queste parole, chi ha puntato tutto sulla guerra contro la Russia fino all’ultimo ucraino, ha fortemente paura. Proprio per questo è iniziata la persecuzione della chiesa e si è provato a sostituire la vera chiesa con una chiesa scissionista. La “chiesa scissionista Ucraina” è un progetto dei servizi segreti inglesi. In Ucraina con disprezzo viene chiamata la “chiesa di Poroshenko”.

In questo video un popolo unito e festante festeggiava insieme ed era felice. A cosa ha portato ascoltare le sirene occidentali? Guerra, morte e povertà e… la fine dello stato ucraino.

Vai al video: https://t.me/terzaroma/3477

Fonte: https://t.me/terzaroma

QUANDO IL SOFFIO SI RIVELA
Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita
di Chantal Dejean

Quando il Soffio si Rivela

Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita

di Chantal Dejean

Un prezioso libro per ritrovare la connessione con il sacro, con il divino, riconoscendoci così come anime eterne.

La Vita è talmente immensa che ogni giorno mostra di sé un volto nuovo e noi possiamo solo cogliere una parte di Lei, sapendo sempre che è Infinità.

Dal regno degli esseri della Natura, al mondo dei defunti, dalle anime dei suoi figli prima che nascessero, alle Luci che ci fanno da Guide, Chantal Dejean allena il suo essere alla raffinatezza e alla bellezza necessarie per poter entrare in risonanza con i mondi sottili ed in questo modo poterli vivere.

La nascita e la morte condividono lo stesso percorso

In questo libro Chantal Dejean, attraverso il racconto delle proprie esperienze a contatto con i mondi dell’aldilà, narra del viaggio che un’anima intraprende verso quello che è oggi la nostra vita sulla terra.

Il mistero che avvolge il senso dell’esistenza, il luogo da cui veniamo e ciò che siamo venuti a fare, crea grandi lacune nel nostro vivere e nelle fasi successive del Dopo vita.

Questo libro vuole essere una guida, un illuminatore di quel viaggio che tutti stiamo già affrontando.

Con conoscenze che provengono da una visione medianica e chiaroveggente l’autrice descrive e accompagna tappa dopo tappa il lettore in tutte le fasi che l’anima affronta prima e dopo la vita terrena.

Dal proprio vissuto, a consigli pratici, dall’incarnazione alla dipartita, alle fasi pre-morte e post-mortem questo scritto diventa una mappa pratica per meglio saper vivere e morire.

"Ed è così che mi sono lasciato catturare dal Romanzo di una vita ma, allo stesso tempo, da un Manuale e da una Guida che garbatamente aprono dei varchi sulla dimensione dell'aldilà e dell'aldiquà, riuscendo a fornire le chiavi di due Portali in costante contatto tra loro." – Raymond Moody

"L’essersi definita “una goccia d’acqua nel vasto oceano”, la caratterizza poeticamente protesa al compimento del bene verso l’intera umanità sofferente, in ammirevole semplicità." – Nicola Cutolo

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