di Valentina Leone
La situazione in ospedali e case di riposo rischia di complicarsi per le possibili sospensioni dal lavoro di centinaia di professionisti che rifiutano il vaccino.
Si avvicina sempre di più la sospensione per i sanitari non vaccinati in servizio nelle strutture sanitarie dell’Alto Adige. La settimana scorsa sono partite le prime lettere per chi non si è presentato all’appuntamento fissato dall’Azienda sanitaria per la somministrazione: si parla di circa 330 dipendenti, che saranno quindi obbligati a stare a casa e senza stipendio fino a fine anno o spostati ad altra mansione.
Sanitari non vaccinati, centinaia di lettere in partenza
Venticinque lettere sono già in fase di notifica e altre 300 seguiranno nei prossimi giorni. Secondo le stime dell’azienda sanitaria sono circa 900, in totale, i dipendenti non vaccinati. La situazione, in provincia, è variegata: per alcune strutture si tratta di casi sporadici, mentre in altre resiste uno zoccolo duro di “scettici”.
Intanto i colleghi vaccinati temono che l’ondata di sospensioni abbia inevitabili ripercussioni su ferie e riposi. Ma si rischiano gravi conseguenze per le prestazioni sanitarie in interi reparti, specie negli ospedali periferici.
“Il crimine non paga”… e quando si troveranno senza personale sufficiente, saranno obbligati a reintegrare i sanitari non vaccinati!
Articolo di Valentina Leone
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: www.rainews.it
Questi dell’ASL andrebbero non solo processati ma fatti passare in piazza e la gente attenderli non con un mazzo di fiori. Indovinate con cosa.