Lega: Il Consiglio d’Europa insulta l’Italia, accusandola di mafia, razzismo, comportamenti anti umanitari e persino anti ziganismo.
Nonostante alcuni risultati ottenuti nel garantire migliori condizioni abitative a Rom, Sinti e Caminanti in alcuni comuni, e i progressi fatti nella scolarizzazione dei minori appartenenti a queste comunità, le informazioni fornite dal precedente Governo nel febbraio 2018, non permettono di concludere che le violazioni riscontrate nel 2005 e 2010 siano state risolte.
L’ha stabilito il comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, nella valutazione di quanto fatto dall’Italia per rimediare alle violazioni alla “Carta sociale europea” per quanto riguarda il diritto all’alloggio, a non essere marginalizzati e esclusi socialmente, ad essere protetti dall’odio.
Il comitato scrive che “le informazioni fornite non sono sufficienti a concludere che c’è stato un generale miglioramento per quanto riguarda le condizioni di vita nei campi e che la maggior parte delle misure descritte dalle autorità, per l’accesso all’alloggio, sono ad uno stadio iniziale e quindi non è possibile stabilire il loro impatto”.
Il comitato chiede alle autorità italiane di fornire dati aggiornati sulle richieste di accesso alle case sociali di questi gruppi, e il numero di domande accettate. Inoltre, il comitato chiede informazioni aggiornate sull’aumento o diminuzione del numero di sgomberi e sulle garanzie applicate. Infine, vuole chiarimenti sulle misure prese per contrastare “in particolare la propaganda razzista e ingannevole contro Rom e Sinti, indirettamente permessa o direttamente pronunciata dalle autorità”. L’Italia è tenuta ad inviare queste in formazioni entro ottobre 2019.
La risposta della Lega: Il Consiglio d’Europa insulta l’Italia, accusandola di mafia, razzismo, comportamenti anti umanitari e perfino anti ziganismo. Che senso ha per l’Italia restare in questo Organismo?
È scandaloso e inaccettabile che nella risoluzione in discussione al Consiglio d’Europa, sul monitoraggio dell’Italia – dove si scrive che il Governo è formato da un movimento di estrema destra, la Lega, e da uno anti sistema, i Cinque Stelle – si accusi il nostro Paese di una serie di gravi comportamenti razzisti, xenofobi e anti umanitari.
Non possiamo accettare che nella relazione sull’Italia il relatore scriva, in tema di politiche migratorie, di “essere seriamente preoccupato” perché le politiche del Governo ostacolano il lavoro delle ONG, mettendo a rischio vite umane e violando norme umanitarie fondamentali ed esprima preoccupazione per la recrudescenza di atteggiamenti razzisti, della xenofobia e di incitamenti all’odio da parte di responsabili politici. Infine, giusto per non farsi mancare nulla, il relatore esprime la sua preoccupazione per la presenza in Italia della criminalità organizzata e delle mafie, che a suo dire esercitano “una forte presa sulla politica italiana”.
Questo è un atto d’accusa all’Italia da parte di un organismo che non ha fatto nulla in questi anni in materia migratoria e adesso punta l’indice contro il nostro Paese, con una relazione sprezzante e fuori dalla realtà, in cui addirittura si accusa l’Italia di anti ziganismo e si chiede alle autorità italiane di prestare maggiore attenzione alle questioni dei ROM, definiti vittime di pregiudizi e stigmatizzazioni.
Per cui l’Italia è uno Stato di razzisti e mafiosi. E ancora più inaccettabile e scandaloso, è il fatto che tutti gli emendamenti per correggere o cancellare questi passaggi, emendamenti presentati da tutti i parlamentari italiani presenti nella delegazione al consiglio d’Europa, siano stati respinti dal relatore.
Non lo possiamo accettare e a questo punto ci domandiamo che senso abbia la presenza della delegazione italiana in questo organismo e che senso abbia lo stesso Consiglio d’Europa. Lo affermano i parlamentari della Lega nella delegazione italiana al Consiglio d’Europa, On. Paolo Grimoldi, On. Alberto Ribolla e On. Manuel Vescovi.