Quello che ci manca

di José Ortega y Gasset

L’uomo non può vivere pienamente se non ha qualcosa tanto capace di riempire il suo spirito fino al punto di desiderare di morire per essa.

Riflessioni di Anna : "Into the wild": i grandi valori

Chi non scopre dentro di sé l’evidenza di un tale paradosso? Ciò che ci incita a morire ci eccita a vivere. Entrambi i risultati, in apparenza contradditori sono, in realtà, le due facce dello stesso stato di spirito.

Ci spinge irresistibilmente alla vita soltanto ciò che riempie interamente il nostro bacino interiore. Rinunciare ad esso sarebbe una morte maggiore che con esso trapassare. Per questa ragione io non ho mai sentito verso i martiri tanto ammirazione, quanto invidia. È più facile “morire pieno di fede” che senza di essa trascinarsi per la vita.

La morte euforica è il sintomo di una cultura vivace e completa, in cui le idee hanno tale efficacia da strappare i cuori. Invece oggi stiamo circondati di ideali esangui e come distanti, mancanti di aderenza sopra la nostra individualità.

Le verità sono verità di cattedra, di gazzetta, di protocollo, dotate di una vigenza solo ufficiale, mentre i nostri giorni, le nostre ore, i nostri minuti camminano per altra via carichi di desideri, di speranze, di occupazioni sopra le quali non è accaduta consacrazione. Ciò che ci hanno insegnato a stimare di più non ci interessa abbastanza.

Un pensiero profondo di José Ortega y Gasset

Fonte: www.maurizioblondet.it

NON È COLPA TUA!
Supera i traumi familiari ereditati che ti rovinano la vita
di Mark Wolynn

Non È Colpa Tua!

Supera i traumi familiari ereditati che ti rovinano la vita

di Mark Wolynn

Un metodo rivoluzionario per superare depressione, ansia, fobie, malattie croniche e pensieri ossessivi.

L’esperienza traumatica può essere tramandata da una generazione all'altra come è ormai comprovato, anche dalle più recenti ricerche scientifiche. Le origini dei nostri problemi, sia psichici che fisici, potrebbero infatti risiedere non solo nella nostra esperienza di vita ma anche in quella dei nostri genitori, nonni o perfino bisnonni.

Anche se la persona che ha subito il trauma originario è deceduta, o se la storia è stata dimenticata o messa a tacere, i ricordi e le emozioni connesse possono sopravvivere e rivestire un ruolo rilevante nella nostra salute emotiva e fisica.

Mark Wolynn, pioniere in questo campo ed esperto terapeuta, ci presenta il suo rivoluzionario metodo, per superare i traumi familiari ereditati che condizionano pesantemente la nostra vita.

L’autore ha messo a punto una serie di esercizi di auto-diagnosi che ci consentono di portare allo scoperto le paure e le ansie sopite in noi e di superarle per ritrovare il benessere psicofisico grazie alla sua esperienza personale, che lo ha condotto a risalire e a superare i suoi traumi legati alla vita familiare.

Esercizi di visualizzazione e tecniche per sviluppare un genogramma, o albero genealogico familiare, ci permettono di trovare soluzioni a difficoltà di lunga data che in molti casi la psicoterapia tradizionale, i farmaci o altri tipi di intervento non sono stati in grado di risolvere.

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