Quando hai un Ministro alla Transizione Ecologica che vuole dimezzare gli Abitanti…

di Augusto Grandi

Non bastava Sua Divinità Mario Draghi. Che, negli ultimi giorni ha scelto il basso profilo. D’altronde è estremamente basso il livello degli interventi previsti per il rilancio dell’Italia. E parte dei soldi, una fetta cospicua, saranno destinati alla transizione ecologica, ossia alle iniziative del ministero guidato da Cingolani/Saingoleni (meglio pronunciarlo come lo yankee che sogna di essere).

Nulla di male, la salvaguardia dell’ambiente non è solo un obiettivo bensì una necessità. Nulla di male se non ci fosse Saingoleni che, in un intervento di alcuni mesi orsono, ha reso noto che la Terra “è stata progettata per 3 miliardi di persone”.

Fantastico! Il Padreterno – sì, quello sconosciuto a monsu Bergoglio – quando stava progettando il Pianeta ha telefonato a Cingolani e gli ha detto: Guavda cavo, pensavo di fave questa Tevva ma non ci voglio più di 3 miliavdi di pevsone. Se no a Capalbio si cvea un fastidioso assembvamento e la Civinnà si avvabbia”. Ovviamente il Padreterno di Saingoleni parla come Gianni Agnelli. Dunque si rischia che il ministro, grande amico di Dio, per accontentarlo si impegni ad eliminare il fastidioso surplus di popolazione. E vuoi andare contro il progetto divino? Certo che no!

Si può cominciare dall’Italia… (Quando si dice la fortuna!). Rendendo gli italiani sempre più poveri, costringendoli ad ingurgitare cibo spazzatura… così crepano prima. Obbligandoli a lavorare sempre più a lungo, in modo da aumentare i morti sul lavoro. E poi favorendo l’immigrazione selvaggia e concentrando gli abitanti in zone come la Val Padana che ha già livelli record di inquinamento. Vietatissimo lo smartworking che può portare i sudditi a vivere in luoghi ameni e con aria pulita. No, bisogna obbligare tutti a vivere in megalopoli dove si possa morire rapidamente, dove l’inquinamento penalizza la fertilità, dove la sanità che funziona è solo quella a pagamento, così i poveri non possono curarsi.

Dura lex sed lex. E questa è programmazione divina. Saingoleni si impegna, ma non considera che in Italia gli abitanti sono 60 milioni. Non basta, dunque, eliminare i poveri. Si dovranno anche spazzare via i ricchi. E poi i francesi, i tedeschi, i russi, gli americani, gli africani. Perché India e Cina, da sole, sfiorano ormai i 3 miliardi di abitanti. E questo è il secolo asiatico.

Cingolani non si era accorto che, alla fine della telefonata, il Padreterno si era dimenticato di spegnere il cellulare e si era messo a ridere dicendo, in mandarino, qualcosa che tradotto suonava più o meno così: “Les italiens, toujours les italiens!” E via con una risata cosmica.

Articolo di Augusto Grandi

Fonte: https://electomagazine.it/quando-hai-un-ministro-alla-transizione-ecologica-che-vuole-dimezzare-gli-abitanti/

VACCINI: VERITà, BUGIE E CONTROVERSIE
II edizione
di Peter C. Gotzsche

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Questo libro è un aiuto a orientarsi nella sconcertante e spesso contraddittoria massa di informazioni sui vaccini. Le informazioni non sostituiscono i consulti medici, ma potrebbero darvi la possibilità di partecipare a discussioni significative e informate.

Alcuni vaccini sono così importanti che tutti dovremmo farli, mentre altri non dovrebbero essere utilizzati se non in circostanze particolari. Alcuni sono così controversi che molti medici, anche se ufficialmente raccomandati, non li somministrano nemmeno a se stessi, come per esempio i vaccini antinfluenzali.

Dobbiamo valutare attentamente ogni vaccino, uno per uno, valutando il rapporto tra rischi e benefici, proprio come facciamo per altri farmaci, e quindi farci un’opinione su quando pensiamo che il vaccino valga la pena di essere somministrato o raccomandato ad altre persone.

Le questioni chiave sono queste: qual è il rischio di infettarsi e qual è il rischio di subire gravi danni o di morire a causa dell’infezione? Qual è la possibilità di evitare un’infezione vaccinandosi e qual è invece il rischio di subire gravi danni o di morire a causa della vaccinazione?

Come per altre misure di prevenzione, può essere difficile fornire indicazioni basate su prove di efficacia sulle vaccinazioni e che siano universalmente applicabili, poiché la prevalenza della malattia è importante per il processo decisionale.

Tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali, e se il rischio di contrarre un’infezione è molto basso, potrebbe non essere consigliabile correre il rischio di essere seriamente danneggiati da un vaccino anche se la percentuale di rischio è comunque molto ridotta. In altri casi, i benefici di un vaccino sono così evidenti comparati agli effetti collaterali che sono pochissime le persone che non dovrebbero essere vaccinate, ad esempio se soffrono di una grave immunodeficienza e viene utilizzato un vaccino vivo attenuato o se sono allergici ad alcuni dei suoi componenti.

Questi concetti sono molto semplici e non suscettibili di controversia, ma uno dei motivi per cui la questione dei vaccini confonde le persone è che è diventata un’arena dove combattono ideologie e interessi economici spesso non rivelati.

Con alcune osservazioni sulla pandemia di coronavirus del 2019.

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