di DB (Weltanschauungitalia)
Il sistema è un tritacarne, dove non solo si può morire fisicamente, ma soprattutto spiritualmente e psicologicamente…
Per essere competitivi nella giungla del “libero” mercato bisogna sfruttare, spremere e poi buttare persone, per poi sostituirle con altre.
Sopra al “caporale” che schiavizza c’è tutto un sistema che ha come vetrina gli scaffali luccicanti dei supermercati, dove i prodotti, agricoli e non, vengono proposti a prezzi quasi decuplicati rispetto a quello riconosciuto ai produttori.
È il Capitalismo, quello che si poggia sull’illusione che ogni individuo possa diventare ricco, sul benessere di una stretta cerchia di ricconi e abbienti fatta di banchieri, finanzieri, speculatori, imprenditori e via via fino ad arrivare alle masse di impiegati, operai e agricoltori che si ritrovano a sopravvivere a stento in un sistema che è un tritacarne, dove non solo si può morire fisicamente, ma soprattutto spiritualmente e psicologicamente, inducendo tutti a rincorrere la sopravvivenza tra bollette, spesa e tasse varie senza nemmeno realizzarsi.
Il tutto con la collaborazione di amministratori che nemmeno più si possono definire politici che non solo mantengono lo status quo, ma fanno peggiorare sempre di più le cose.
Produci, consuma e crepa…
Articolo di DB
Fonte: https://t.me/weltanschauungitaliaofficial