Presidenziali USA del 2024: Dopo Hillary c’è Michelle!

I Dem Usa vedono la vittoria di Michelle Obama, Biden è fuori dai giochi presidenziali.

Molti media americani, vicini o controllati dai DEM, hanno accettato la sfida. American Thinker rivela il piano del Partito Democratico degli Stati Uniti: a novembre Biden lascia la corsa presidenziale e  Michelle, la moglie di Obama, si candiderà invece per i Democratici.

Tutti sostanzialmente sono d’accordo: Biden non è un candidato presidenziale valido per il 2024. I commentatori sottolineano anche che Biden non si sta certo comportando da candidato. Non ha quartier generale e non fa campagna. Perché Biden ha trascorso quasi il 40% della presidenza in vacanza? L’intera presidenza di Biden sembra che sia un favore a qualcuno. 

Tutto fa pensare al vecchio capo di Biden, Barack Obama. Certamente Biden sa di essere solo un prestanome che sta spingendo l’agenda di Obama, aprendo la strada alla presidenza di Michelle.

Novembre è un mese chiave: vedremo Biden abbandonare formalmente per motivi di salute e Michelle si candiderà alla presidenza. Gestisce il progetto When We All Vote finanziato da Soros. Ha quasi 100 milioni di follower sui social media.

Con l’avvento di Michelle, i media mainstream possono usare due delle loro armi preferite contro i dissidenti: la razza e il genere (anche se quest’ultimo è “incerto”… NDR). 

Anche Money conferma la notizia: “Solo Michelle Obama può battere Trump: i dem pensano a lei per le elezioni Usa 2024. Michelle Obama potrebbe candidarsi alle elezioni Usa in caso di un passo indietro di Joe Biden. Per i Democratici l’ex first lady potrebbe battere Donald Trump nel 2024“.

Fonte: https://www.sovranitapopolare.org/2023/08/21/biden-e-in-vacanza-da-lungo-tempo/

L'ALTRA STORIA D'ITALIA. VOLUME 1: 1802-1947
Volume 1
di Lamberto Rimondini

L'Altra Storia d'Italia. Volume 1: 1802-1947

Volume 1

di Lamberto Rimondini

Chi ha voluto e finanziato l'Unità d'Italia? Chi ha controllato finanziariamente e politicamente il Regno d'Italia?

Le risposte sono racchiuse tutte in ragioni geografiche, anzi, geopolitiche, che ci rendono una nazione molto appetibile da controllare e manipolare, fin dalla nostra nascita.

La storia d'Italia è complessa, in quanto il nostro Paese è, geograficamente, al centro del Mediterraneo e, di conseguenza, è geopoliticamente rilevante quale confine naturale tra Africa, Europa dell'est, e quindi Asia, Medio Oriente e nord Europa. Per questa ragione, l'Italia è sempre stata controllata da chi ha avuto ed ha mire di dominio sul Mar Mediterraneo.

Questa nuova edizione è una versione aggiornata e ampliata con nuovi paragrafi e appendici su: Garibaldi, Cavour, Ippolito Nievo, la Fabian Society, il Sud Italia e molto altro.

Seguito da "L'Altra Storia d'Italia. Volume 2: 1948-2022", in questo primo volume Lamberto Rimondini si dedica a indagare le vicende storiche che vanno dal 1802 al 1947, riportando documenti desegretati e inediti, fonti ignorate dalla narrazione ufficiale e interviste, e analizzando gli eventi da un'altra ottica, dimostrando come un'élite, attraverso i suoi uomini infiltrati nelle istituzioni e supportata dei media (che controlla), abbia deciso la vera storia d'Italia.

  • Chi sono e da dove prevengono le migliaia di uomini che (con Garibaldi) hanno distrutto il Regno di Napoli?
  • Perché è stato distrutto il Regno delle Due Sicilie?
  • Chi ha voluto e finanziato il fascismo?
  • Da chi è stato voluto l'assassinio dell'Onorevole Giacomo Matteotti?
  • Chi ha deciso la morte di Mussolini e chi l'ha ucciso?
  • Chi ha finanziato la Resistenza in Italia?
  • Chi ha vinto il referendum del 1946?
  • Perché il trattato di pace di Parigi del 1947 ha allegati segreti?

Con questa visione geostrategica, l'élite ha scritto e continua a scrivere la vera storia d'Italia. Dal 1802 (anno di insediamento di re Vittorio Emanuele I di Savoia) al 2022, interi capitoli della nostra storia ufficiale dovrebbero essere riscritti.

"Il libro che il lettore stringe tra le mani è uno di quelli che non fanno pace con il mondo. È un testo che un tempo, prima che il capitale divorasse anche la critica, si sarebbe detto "critico": lo è a partire dalla dedica, che si rivolge, in sostanza, a quanti sentono che anche nel tempo dell'end of history qualcosa, dopo tutto, continua a mancare.

… lo scritto di Rimondini – secondo soluzioni originali e, a volte, davvero ardite – tenta di pensare altrimenti l'accadere storico e il pensiero unico storiograficamente corretto, il "si dice" di heideggeriana memoria applicato al piano della storiografia. La sua narrazione è, sotto questo profilo, un coraggioso tentativo di rovesciamento della prospettiva egemonica: che è sempre quella dei dominanti. Essa è, in altri termini, il dominio dei dominanti visto come schema narrativo, come sistema di idee dominanti".

Diego Fusaro

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