Dott. Massimo Pandiani
Negli Stati Uniti, un bambino su 166 è autistico. Un giornalista ha deciso di analizzare la percentuale di bambini autistici presso le comunità Amish, per ricavare indizi eziologici sulla malattia.
L’autismo è una patologia difficile da gestire, poiché è caratterizzato da uno sviluppo anomalo o alterato dell’interazione e comunicazione sociale, e da una notevole limitazione delle attività e degli interessi del soggetto. E mentre l’ambiente scientifico afferma che la prevalenza dell’autismo sia rimasta generalmente la stessa per millenni, ora, negli Stati Uniti, siamo arrivati ad una percentuale di un caso ogni 166 bambini nati.
Con questa devastante statistica in mente, un giornalista ha pensato di analizzare la percentuale di autistici presenti nelle comunità Amish, perché forse questa ricerca avrebbe potuto rivelare vari indizi eziologici dell’autismo. Essendo stati per centinaia di anni non a contatto con la cultura americana e col progresso scientifico, gli Amish avrebbero potuto avere meno contatti con qualche nuovo fattore in grado di stimolare lo sviluppo dell’autismo nel resto della popolazione. E la causa più probabile sarebbero i vaccini.
Viaggiando nel cuore della comunità olandese della Pensylvania, alla ricerca di bambini Amish autistici, il giornalista – basandosi sulle statistiche nazionali – avrebbe dovuto trovare almeno 200 bambini autistici nella comunità, ma al contrario, ne ha trovati soltanto tre, con un’età massima di 9-10 anni:
- La prima era una ragazzina giunta in adozione dalla Cina, (la Cina, l’India e l’Indonesia, sono fra i paesi che si stanno attivando più in fretta per i programmi di vaccinazione di massa).
- Il secondo bambino Amish autistico, era stato sottoposto sicuramente a vaccinazione, sviluppando subito dopo autismo.
- Il giornalista non ha potuto stabilire lo stato delle vaccinazioni del terzo bambino.
Effetti pericolosi del Thimerosal
In alcuni vaccini, si utilizza un preservante a base di mercurio, denominato thimerosal, che serve a impedire che le fiale con dosi multiple vengano contaminate dalle ripetute perforazioni dell’ago. Quando i funzionari sanitari Usa si sono resi conto della quantità di mercurio che neonati e bambini erano costretti ad assorbire attraverso i vaccini, la tossina è stata eliminata dai vaccini, a cominciare dal 1999.
Tuttavia, per problemi di errori nelle etichette e altri, il thimerosal è ancora presente nei vaccini e sempre più bambini stanno soffrendo a causa di ciò. C’è ancora qualcuno che ha bisogno di ulteriori prove del nesso fra vaccini e autismo?
Evidentemente, quanto descritto precedentemente non è una prova scientifica controllata in doppio cieco e con placebo, ma un’analisi basata sull’evidenza dei fatti che, per quanto mi riguarda, fornisce un collegamento irrefutabile tra vaccini contenenti mercurio e autismo.
Non è necessario essere medico, avere una specialità in epidemiologia o insegnare genetica molecolare per capire questo collegamento. Quanto ovvio deve essere di più? Il collegamento fra l’autismo e i vaccini non è certamente una idea nuova. Infatti, l’informazione parla di questa questione da almeno sei anni. L’anno scorso uno studio ha rivisto i dati dei Centers for Disease Control and Prevention’s (CDC) Vaccine Data Link, concludendo che i bambini che ricevono vaccinazioni contenenti thimerosal, hanno 27 volte più probabilità di sviluppare autismo, rispetto ai bambini che non hanno subito questa prassi. Ciò significa un aumento di rischio del 2.700 per cento. I numeri non mentono.
È impressionante come il giornalista abbia trovato solo tre bambini con autismo fra gli Amish. Uno era adottato e vaccinato precedentemente, un altro era uno dei pochi bambini Amish vaccinati ed il terzo ha avuto una storia poco chiara di vaccinazioni. Quindi, tutt’al più, solo un bambino autistico rispetto ai 200 previsti (stando alle statistiche nazionali americane). Le probabilità che queste siano pure coincidenze è praticamente impossibile.
A causa della loro credenze religiose, la Comunità Amish non somministra ai propri bambini nessun vaccino. Naturalmente, molti di voi non possono scegliere un metodo così radicale. Tuttavia, se doveste scegliere un vaccino, vi consiglierei di guardare le numerose informazioni sul vaccino dell’epatite B.
La versione multidose di questo vaccino, che è somministrato tipicamente ai neonati prima che lascino l’ospedale, contiene, infatti, ancora il thimerosal. Ciò è la massima espressione di negligenza e irresponsabilità, poiché il sistema nervoso centrale immaturo di questi neonati indifesi, è particolarmente suscettibile agli insulti tossici del thimerosal.
Se siete giovani genitori che valutano i pro e contro dei vaccini, vi invito vivamente a informarvi circa la tossicità del thimerosal, che è purtroppo ancora presente nei vaccini multidose per l’epatite B e in quasi tutti i vaccini antinfluenzali (!!!) per bambini.
Articolo del Dott. Massimo Pandiani
Fonte: http://www.massimopandiani.it/?p=272
Non sono d’accordo con chi sostiene che i bambini non devono essere vaccinati. I Vaccini sono importanti e sicuri per tutti.
Come si chiama il giornalista che ha condotto l’indagine? Dove si possono trovare le sue pubblicazioni originali in merito? Grazie.
Dan Olmsted, un saluto, Mauro