“Passaporto Vaccinale”, Ryanair dice no: “Sui nostri Voli non sarà richiesto”

di Ilaria Paoletti

L’idea del “Green Pass”, il passaporto vaccinale, per  poter viaggiare non piace alla “Ryanair” che mette le cose in chiaro: “Per viaggiare con noi non sarà richiesto”.

Ryanair fuori dal coro:

Green pass… no di Ryanair: “Non serve”. Sui voli Ryanair non sarà richiesto un passaporto vaccinale, perché riteniamo che sotto il libero movimento che è garantito in Europa non dovrebbero esserci questi limiti”, spiega il direttore commerciale di Ryanair, Jason Mc Guinness, a proposito del progetto Ue “green pass”.

Non solo, il manager ha ribadito, durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove rotte per l’estate dagli scali pugliesi di Bari e Brindisi, la scelta di occupare tutti i posti sui voli, poiché la sicurezza sarà garantita ai passeggeri “che indosseranno la mascherina come da disposizioni” in “aeromobili che hanno filtri che garantiscono ogni 3 minuti il ricambio dell’aria, con una qualità paragonabile a una sala operatoria”.

L’Unione Europea ha avviato l’iniziativa del Green Pass Europeo ma col caso Ryanair (che potrebbe essere seguita a ruota da molteplici linee low cost che hanno subito un vero tracollo a causa del Covid) – è evidente che non è un’ipotesi che entusiasma tutti i cittadini dell’Europa, tantomeno le aziende.

Bella inversione di rotta per Ryanair che a dicembre 2020 per promuovere l’acquisto di biglietti aerei a prezzi davvero bassi, invece pubblicava un claim di questo tipo: “Prenota la tua estate, vaccini in arrivo. Una ‘punturina’ e prendi il volo. Tanti posti a soli 19,99 euro“.

Covid, Ryanair: una punturina per partire, scatta la polemica

L’offerta, valida per viaggiare dal 1° aprile fino al 31 ottobre, era stata pubblicata proprio nel giorno in cui i vaccini sono arrivati all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani. (https://www.quilondra.com/notizie-londra/covid-ryanair-una-punturina-per-partire-scatta-la-polemica.html)

Evidentemente hanno capito che era meglio puntare su un approccio diverso!

Articolo di Ilaria Paoletti

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/green-pass-ryanair-dice-no-196158/

31 COINCIDENZE SUL CORONAVIRUS E SULLA NUOVA GUERRA FREDDA USA/CINA

di Francesco Amodeo

31 Coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova Guerra Fredda USA/Cina

di Francesco Amodeo

La prima inchiesta giornalistica sulla pandemia da Covid19: Chi vorrebbe colpire la Cina lasciando al tempo stesso le ingestibili conseguenze di un lockdown nelle mani di Trump a ridosso delle elezioni presidenziali? Chi vorrebbe punirebbe i paesi disobbedienti? Chi ha interessi nel settore dei vaccini? E chi potrebbe creare un virus in laboratorio? Cosa renderebbe indispensabili misure di orwelliana memoria per il controllo della popolazione e delle nazioni? Cosa potrebbe congelare i processi democratici e creare un terreno di shock, utile a portare avanti misure altrimenti improponibili?

Se 3 coincidenze formano una prova; 31 dovrebbero quanto meno stimolare un dibattito.

Dalla quarta di copertina

La guerra tra le due superpotenze che rappresentano le più importanti economie del pianeta, Usa e Cina, è già in atto da tempo, nel silenzio generale. È una nuova guerra fredda, in chiave moderna. Un conflitto tecnologico.

Chi vince questa battaglia dirigerà il futuro. Gli americani l’hanno capito. Ma sanno anche che la stanno perdendo.

Per questo hanno lanciato moniti pesantissimi agli alleati, e non solo. Hanno fatto sapere che gli accordi con la Cina su materie come il 5G mettono in discussione la Nato e i rapporti di collaborazione tra i servizi di intelligence. Raccomandazioni a cui nessuno ha ubbidito. I più leali hanno fatto il doppiogioco. Altri credono di essere saltati sul carro vincente dell’imperialismo cinese.

Trump ha risposto con una guerra commerciale. Ma a qualcuno, quella risposta, non basta. La posta in gioco è troppo alta. C’è chi auspica un intervento radicale, estremo, immediato, paralizzante che possa fermare la Cina, disarcionare Trump e condurre ad un nuovo secolo di dominio americano.

Questo scenario ci riporta ai tempi della prima guerra fredda Usa/Urss e ci ricorda che quando gli Stati Uniti vengono minacciati, entrano in gioco forze e organizzazioni fuori da ogni controllo e pronte a tutto, anche a quello che scrivono nei loro documenti ufficiali: “si potrebbe trasformare la guerra biologica dal regno del terrore ad uno strumento politicamente utile.”

L’autore, partendo da questa folle ma radicata ideologia, analizza la pandemia come conseguenza di un deliberato attacco biologico. Gli scenari che documenta in questa inchiesta risultano tremendamente coerenti con quanto sta accadendo nel mondo anche se analizzati da due diverse prospettive che solo alla fine sembrano fondersi.

La domanda a cui prova a rispondere l’autore è Cui Prodest? A chi giova? Chi vorrebbe colpire la Cina lasciando al tempo stesso le ingestibili conseguenze di un lockdown nelle mani di Trump a ridosso delle elezioni presidenziali? Chi vorrebbe punirebbe i paesi disobbedienti? Chi ha interessi nel settore dei vaccini? E chi potrebbe creare un virus in laboratorio? Cosa renderebbe indispensabili misure di orwelliana memoria per il controllo della popolazione e delle nazioni? Cosa potrebbe congelare i processi democratici e creare un terreno di shock, utile a portare avanti misure altrimenti improponibili?

In questa inchiesta non si danno né sentenze né certezze ma si analizzano scenari e fatti che nessuno potrà smentire e che vi faranno vedere il Covid19 con occhi diversi. E se 3 coincidenze formerebbero una prova; 31 dovrebbero quanto meno stimolare un dibattito.

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