Pandemia autoritaria Globale

La pandemia Covid-19 ha innescato una deriva politica autoritaria in tutto il mondo.

Cosa abbiamo imparato dalla pandemia per il futuro dell'assistenza - Fnopi L'infermiere

Una deriva politica autoritaria, non solo nei regimi già considerati disciplinari o tirannici, ma anche nelle democrazie liberali, consolidate con sistemi di garanzia costituzionale dei diritti fondamentali.

Questa deriva autoritaria dei governi in nome dell’emergenza sanitaria è caratterizzata, nel contesto attuale, da diverse combinazioni di abuso governativo ed amministrativo, dall’adozione di misure di emergenza eccessive e sproporzionate, dall’annullamento delle libertà civili e delle libertà fondamentali, dall’incapacità di impegnarsi in un processo decisionale trasparente e dalla centralizzazione di tale processo decisionale, fino alla sospensione di un efficace controllo democratico.

In sintesi, la pandemia è stata utilizzata come giustificazione per una deriva autoritaria – processo secondo il quale le autorità statali ‘minano gradualmente i vincoli istituzionali all’esercizio del potere’, attraverso varie combinazioni di quanto elencato sopra – a cui le popolazioni (purtroppo) hanno per la maggior parte risposto con l’obbedienza.

Fonte originale: https://academic.oup.com/jlb/advance-article/doi/10.1093/jlb/lsaa064/5912724

Fonte: https://www.nogeoingegneria.com

AZADI
Libertà, fascismo, fiction all'epoca del Coronavirus
di Arundhati Roy

Azadi

Libertà, fascismo, fiction all'epoca del Coronavirus

di Arundhati Roy

Una raccolta di saggi, scritti da Arundhati Roy tra il 2018 e il 2020, due anni che in India sono sembrati 200.

Azadi è la parola urdu per libertà: un inno, una preghiera. Ma anche un grido che ha invaso le strade del Kashmir – contro quella che è considerata l'occupazione indiana – e che poi ha trovato eco per le strade dell'India nella voce degli oppositori al nazionalismo indù.

Nel momento in cui Arundhati Roy ha iniziato a chiedersi se ci fosse un collegamento tra queste due richieste di libertà, le strade e le piazze di tutto il mondo si sono zittite di fronte a un nemico invisibile e potentissimo, il Covid-19, che ha fermato l'intero pianeta come niente altro prima, rivelandone le ingiustizie e le contraddizioni.

Tuttavia, sostiene l'autrice, ogni pandemia è un portale verso una realtà alternativa, un'occasione per ripensare il presente che ci siamo costruiti.

Possiamo decidere di attraversarlo portandoci dietro le nostre guerre, i pregiudizi, gli odi, i fiumi e le foreste agonizzanti, nel desiderio di tornare alla normalità. Oppure possiamo attraversarlo alleggeriti, pronti a mettere in dubbio i valori che abbiamo seguito fino a oggi.

In questo nuovo libro, Arundhati Roy ci spinge a riflettere sul significato della parola libertà all'interno di società sempre più autoritarie e a immaginare un mondo nuovo. Un libro che, insieme a noi, ha attraversato il portale della pandemia.

Dicono del libro

«Una delle più grandi scrittrici del nostro tempo»
Naomi Klein

«La polemica di Arundhati Roy è importante e necessaria... dobbiamo esserle grati per il suo coraggio e il suo talento»
Salman Rushdie

 

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